L'OPERA SIMBOLO: La creazione degli animali L’arte assume un valore decorativo e didattico: scompaiono le sculture a tutto tondo mentre si diffondono bassorilievi figurati che ornano le chiese illustrando i testi sacri. DECORARE LE ARCHITETTURE Gli edifici religiosi diventano il centro della vita cittadina. Sono capolavori di abilità architettonica in cui si utilizzano le tecniche costruttive dell’arte classica per costruire nuove tipologie di edifici, che presentano ricche decorazioni figurate. Spesso infatti gli elementi architettonici principali, come i capitelli, i portali, alcune parti della facciata, sono decorate con bassorilievi. Accanto al maestro responsabile dell’architettura lavorano squadre di scultori e scalpellini, che spesso si spostano da un cantiere all’altro, diffondendo così tecniche e stili in luoghi anche molto distanti Nicholaus, (1139), pietra. Verona, Basilica di San Zeno. La creazione degli animali La fa parte di una serie di bassorilievi che decorano la facciata della Basilica di San Zeno a Verona, a destra del portale. DECORARE LE ARCHITETTURE Creazione degli animali RACCONTARE LE STORIE SACRE I rilievi propongono soprattutto soggetti sacri: episodi della Bibbia, storie di Cristo e della Vergine e dei santi a cui sono dedicati gli edifici. A questi si aggiungono anche rappresentazioni simboliche, con gli animali come protagonisti, talvolta tratte dalle favole antiche reinterpretate in senso cristiano. Queste immagini hanno un compito molto importante: narrano le vicende sacre a un popolo che difficilmente è capace di leggere e scrivere e tantomeno conosce il latino, e educano i fedeli secondo i princìpi del Cristianesimo. Le scene sono spesso incorniciate da “girali”, decorazioni a motivi vegetali e animali caratterizzate da grande libertà e creatività. Lo scultore, Nicholaus, raffigura qui un episodio della Genesi: il momento in cui Dio crea gli animali. Intorno alla scena corrono intrecci vegetali popolati di piccole figure. RACCONTARE LE STORIE SACRE UN LINGUAGGIO SEMPLICE E CHIARO Le immagini scolpite devono costituire un messaggio chiaro e semplice in grado di far comprendere immediatamente il tema sacro, senza ambiguità. Nella raffigurazione dei corpi si recupera uno stile “classico”, vicino a quello dell’arte romana, mentre i volti, le mani, alcuni gesti e movimenti diventano molto espressivi: tutto deve concorrere ad attrarre l’attenzione dell’osservatore e a ricordargli i pericoli del peccato o la grazia divina che premia una buona condotta. I corpi – in questo caso quello di Dio – sono solidi e massicci; più vivaci sono invece gli animali, nella cui raffigurazione spesso si confondono esseri reali e mostruosi. UN LINGUAGGIO SEMPLICE E CHIARO