IL QUATTROCENTO Il Quattrocento è un secolo di grandi cambiamenti politici, scientifici e tecnici che si accompagnano a trasformazioni nel modo di pensare, ben visibili nelle arti e nella letteratura. IL CONTESTO: Le città delle corti e dei mercanti Il miglioramento delle condizioni economiche dopo la crisi del secolo precedente – segnato da epidemie, rivolte e carestie – dà origine a una nuova fiducia nelle capacità umane. L’uomo colloca ora se stesso al centro del mondo in cui vive: questo movimento culturale, che nasce in Italia e si diffonde rapidamente in Europa, sarà chiamato . Umanesimo LA CORTE Nelle città italiane si afferma un nuovo tipo di organizzazione politica: la . Ogni città è come un piccolo Stato guidato da un “signore” e dalla sua “famiglia” allargata, la corte: i Medici a Firenze, gli Estensi a Ferrara, i Gonzaga a Mantova, gli Sforza a Milano, il papa a Roma, gli Aragonesi a Napoli e così via. I rappresentanti di queste famiglie sono spesso ritratti dagli artisti che lavorano al loro servizio. Signoria Andrea Mantegna, (1465-1474), particolare, affresco. Mantova, Palazzo Ducale. In questo affresco Ludovico Gonzaga, marchese di Mantova (seduto a sinistra con l’abito rosso), è ritratto con la sua corte dal pittore Andrea Mantegna. Camera degli sposi IL MERCANTE Il Quattrocento è un periodo di per quasi tutte le Signorie italiane, che si arricchiscono con commerci e traffici nel Mediterraneo e in Europa. Una nuova classe composta da mercanti, commercianti, artigiani cresce di importanza e si affianca alla nobiltà e alla Chiesa nel commissionare opere d’arte. crescita economica Cristoforo De Predis (attribuito), , particolare, dal trattato (seconda metà del XV secolo), miniatura. Modena, Biblioteca Estense Universitaria. Il banco di un cambiatore De Sphaera La figura del mercante – come quella di tutti gli altri mestieri legati al commercio, ai traffici, alla banca – si diffonde in tutta Europa e diviene al tempo stesso committente e oggetto di raffigurazione pittorica. LA CULTURA UMANISTICA Nel Quattrocento gli studi e l’educazione hanno un grande impulso. Dal tradizionale ambito delle corti e dei monasteri si diffondono nelle scuole e nelle università. La figura dello studioso acquista prestigio e influenza. L’ , ritenuta modello di bellezza e di equilibrio estetico, viene studiata da storici, filosofi e letterati: gli umanisti, che mettono al centro dell’attenzione l’uomo e la sua cultura. Inoltre personaggi come Giulio Cesare o Cicerone vengono considerati esempi di saggezza nelle scelte politiche, di valore umano, di applicazione negli studi: l’antichità diviene anche modello morale e civile. antichità greco-romana Vincenzo Foppa, (1464), affresco. Londra, Wallace Collection. Fanciullo che legge Cicerone L’invenzione della stampa, avvenuta in Germania nel 1455, moltiplica la produzione dei libri, che precedentemente erano copiati a mano, e rende più facile la circolazione e la diffusione delle idee. LE ESPLORAZIONI Scienza e tecnica fanno progressi in ogni campo. In particolare le innovazioni ingegneristiche nella costruzione delle navi facilitano i traffici e le esplorazioni. Nel XV secolo i iniziano a solcare gli oceani grazie a imbarcazioni robuste ma piccole e facili da manovrare, come la caravella, e alla diffusione della bussola, soprattutto in paesi come l’Italia, la Spagna, il Portogallo. grandi navigatori Sandro Botticelli, (1482 ca.), particolare di Pallade e il centauro, tempera su tela. Firenze, Galleria degli Uffizi. Nave alla fonda Nel 1492 Cristoforo Colombo approda con tre caravelle in America, aprendo la strada a una lunga serie di scoperte geografiche che daranno nuovo impulso ai commerci e agli scambi tra popoli diversi.