L'OPERA SIMBOLO: La Primavera Nel Quattrocento pittura, scultura e architettura vivono una stagione di eccezionale rinnovamento, una vera e propria rinascita: inizia il Rinascimento. Nel XV secolo la situazione economica generale migliora rispetto al secolo precedente: riprendono i commerci e la produzione di manufatti. La crescita del ceto mercantile, la ricchezza delle città e delle corti favoriscono lo sviluppo delle arti. Il fenomeno si verifica a livello europeo, ma è soprattutto in Italia che si manifesta con più evidenza. Sandro Botticelli, (1483 ca.), tempera su tavola, 203x314 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi. La Primavera LA FIGURA UMANA La nuova attenzione per l’essere umano si traduce nello studio e nella rappresentazione della figura umana nella sua naturalezza, senza più le schematizzazioni con cui veniva raffigurata in epoca romanica e gotica. Si porta così a compimento un percorso, iniziato da Giotto fra Duecento e Trecento, volto a rappresentare uomini e donne così come appaiono e nell’ambiente in cui vivono. La donna al centro del dipinto sembra muoversi con naturalezza e le sue forme sono quelle di un vero essere umano, rese tridimensionali attraverso l’uso delle luci e delle ombre. LA FIGURA UMANA IL REALISMO Anche nella rappresentazione della natura si cerca di realizzare immagini che presentino la massima somiglianza con la realtà (si parla di “realismo” o anche di “naturalismo”). Il realismo Il tappeto erboso e il boschetto di aranci sullo sfondo sono rappresentati con grande realismo: i fiori e le piante non sono immaginari ma quelli di un giardino reale; probabilmente il pittore li aveva studiati dal vivo. IL REALISMO L'ANTICHITÀ CLASSICA In questo periodo vengono riscoperte e valorizzate la scultura e l’architettura dell’epoca greco-romana. Da una parte, si guarda al tempio greco o alla basilica romana come a edifici meravigliosamente decorati, ma anche ben costruiti e con un’efficace distribuzione degli ambienti. Dall’altra, i personaggi della mitologia greco-romana si prestano perfettamente a rappresentare gli ideali che gli umanisti del Quattrocento vorrebbero far rivivere: convivenza armoniosa di bellezza e cultura, amore per l’arte e la letteratura, aspirazione alla giustizia e alla civiltà. La protagonista della rappresentazione è identificata con Venere, dea dell’amore e della bellezza, ripresa dalla mitologia greco-romana. L’opera rappresenta quindi la dea dell’amore al centro del suo giardino in un giorno di primavera, al tempo stesso simbolo di bellezza ideale e armonia. L’ANTICHITÀ CLASSICA