Masaccio è considerato il primo artefice del cambiamento che nel Quattrocento inaugura l’uscita della pittura dal Gotico internazionale – decorativo e fiabesco – e avvia il Rinascimento. Con le sue figure dalle forme solide e naturali, ambientate in uno spazio costruito secondo le regole della prospettiva, crea scene di grande realismo, eliminando ogni inutile ornamento. Arriva a Firenze dalla campagna all’età di circa diciassette anni, ma riesce in breve a imporsi come artista. Taciturno e solitario, incurante del proprio modo di vestire, viene chiamato Masaccio proprio per la sua aria sempre disordinata. Con Masolino, pittore più anziano di lui, dipinge nella Cappella Brancacci della Chiesa del Carmine Storie della Bibbia e Storie di san Pietro, affreschi considerati fondamentali fra tutte le opere che in quel periodo caratterizzano l’arte fiorentina: un modello assoluto di innovazione nella . Il suo modello è Giotto, il pittore che per primo, cento e più anni prima, aveva fondato la sua arte sulla rappresentazione di scene di vita reale, popolate di personaggi dalle forme molto solide. rappresentazione naturalistica delle figure e degli ambienti UNA FINTA CAPPELLA La scena raffigurata in questo affresco è ambientata in una cappella classicheggiante, costruita secondo regole prospettiche che danno un’impressione di . In primo piano il Cristo sulla Croce, retta da Dio Padre; ai lati la Madonna e san Giovanni; in ginocchio, la coppia per la quale l’opera viene eseguita. profondità spaziale Occhio al dettaglio Il soffitto, voltato a botte, è dipinto con una fuga di riquadri (detti “lacunari”) che dà l’illusione di guardare una cappella vera, aperta nella parete della chiesa. (1427), affresco. Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella. Trinità IL DRAMMA DELLA COLPA In questo affresco Adamo ed Eva sono raffigurati, nella loro nudità, mentre vengono costretti a lasciare il Paradiso terrestre, nel quale erano vissuti felici fino al momento del peccato originale. Le espressioni dei volti e dei corpi manifestano dolore e senso di colpa; l'uso del accentua la drammaticità della scena. chiaroscuro (1424-1428 ca.), affresco. Firenze, Chiesa del Carmine, Cappella Brancacci. Cacciata dal Paradiso Terrestre Confronta (1424-1428 ca.), affresco. Firenze, Chiesa del Carmine, Cappella Brancacci. Cacciata dal Paradiso Terrestre Masolino, (1424-1425), affresco. Firenze, Chiesa del Carmine, Cappella Brancacci. La tentazione di Adamo ed Eva Sul lato opposto della cappella rispetto alla Cacciata, si trova la scena in cui il maestro più anziano, Masolino, ritrae Adamo ed Eva in uno stile più antiquato se confrontato a quello di Masaccio: le due figure sembrano qui meno reali, prive di espressione e immerse in uno spazio astratto.