Il Primo Ottocento Guerre e trasformazioni politiche e sociali segnano in modo indelebile il secolo. Nuovi ideali di libertà attraversano la società, ponendo le basi per i cambiamenti della seconda metà del secolo. IL CONTESTO: Tra restaurazione e rivoluzione All’inizio dell’Ottocento le conquiste della Rivoluzione francese sono frenate dall’affermazione del potere assoluto di Napoleone. Questa dinamica caratterizza tutta la prima metà del secolo, e si traduce nello scontro tra il potere delle monarchie europee e le nuove aspirazioni alla libertà dei popoli. IL MITO DI NAPOLEONE Da semplice soldato dell’esercito francese, a generale della Francia rivoluzionaria, accentra nelle sue mani un potere sempre maggiore: diviene prima console della Repubblica francese nel 1799, poi nel 1804 è incoronato nei fasti della cattedrale parigina di Notre-Dame. Nel giro di un decennio, una vittoria dopo l’altra, arriva a governare la maggior parte dell’Europa, fino alla sconfitta definitiva a Waterloo nel 1815. Napoleone imperatore Jacques-Louis David, (1806-1807), particolare, olio su tela. Parigi, Museo del Louvre. L’incoronazione di Napoleone Napoleone ha sempre mostrato una particolare attenzione ai propri ritratti e all’immagine di sé diffusa attraverso queste rappresentazioni, pienamente consapevole del “potere delle immagini”. In quest’opera è celebrato con grande sfarzo il momento della sua incoronazione a imperatore. VERSO LA LIBERTÀ DEI POPOLI Dopo la caduta di Napoleone, l’Europa trova nuovi equilibri politici. Le potenze che lo hanno sconfitto – Gran Bretagna, Austria, Prussia e Russia –, riunite a Vienna, riportano sul trono i vecchi sovrani: è la . Poco prima della metà del secolo torna però centrale il dibattito sui diritti dei cittadini e quasi ovunque si sviluppano movimenti rivoluzionari. Questi movimenti rivendicano il diritto dei popoli ad affermare la propria , a liberarsi cioè dal controllo straniero e a fondare un proprio stato nazionale. Gli artisti del Romanticismo, che si afferma come tendenza culturale in tutto il continente, si fanno portavoce dei nuovi ideali di libertà e giustizia. Restaurazione identità nazionale Eugène Delacroix, , olio su tela, 260x352 cm. Parigi, Museo del Louvre. La Libertà che guida il popolo (1830) La Rivoluzione francese ha mostrato il potere delle masse popolari; anche i più umili sono diventati così protagonisti della storia. La pittura può essere un grande poema epico, ovvero celebrare le azioni eroiche dei grandi personaggi, ma anche immortalare il desiderio di libertà e uguaglianza che anima il popolo. OGNUNO PROTAGONISTA DEL SUO TEMPO Sullo sfondo di questi avvenimenti politici i letterati e gli artisti manifestano un notevole nel tentativo di creare una società migliore. I pensatori di quest’epoca partecipano agli eventi del loro tempo esprimendo sentimenti di solidarietà verso il popolo e valori patriottici. Secondo gli artisti romantici, i sentimenti e le passioni, insieme alla ragione, sono aspetti dell’animo umano che devono essere valorizzati nella cultura e nell’arte, perché spingono gli individui a compiere azioni straordinarie: chiunque può avere un ruolo importante nella storia, anche solo con la forza delle proprie idee. impegno civile e morale Francesco Hayez, (1840), olio su tela, 117x91 cm. Milano, Pinacoteca di Brera. Ritratto di Alessandro Manzoni Un notevole realismo caratterizza i ritratti, arricchiti da una particolare attenzione per gli aspetti psicologici dei personaggi. Qui è raffigurato Alessandro Manzoni, grande letterato italiano: il pittore evidenzia il suo carattere di intellettuale pienamente inserito nel proprio tempo e non isolato in una dimensione aristocratica della cultura, distante dalla società e dai suoi problemi.