L'OPERA SIMBOLO: Il Gioco del toro Gli affreschi minoici e micenei illustrano con vivacità temi legati alla natura. Sia i palazzi minoici sia le regge delle città fortificate micenee conservano frammenti di pareti interne decorate con grandi pitture colorate, che dimostrano l’importanza di questi edifici e del principe-sovrano che li abitava. (XVI secolo a.C.), affresco. Heraklion (Creta), Museo Archeologico. Gioco del toro LA NATURA E IL MOVIMENTO La natura domina sia nelle pitture minoiche sia in quelle micenee. I paesaggi sono raffigurati con attenzione alle diverse specie di fiori e piante e sono popolati di animali; negli affreschi cretesi sono frequenti anche le rappresentazioni del mare pieno di pesci e delfini. La figura umana, maschile e femminile, compare come uno degli elementi del grande quadro della natura. L’uso di colori vivaci, la mancanza di profondità spaziale e il disinteresse per le reali dimensioni dei soggetti rendono questo mondo naturale poco realistico, quasi fiabesco e incantato. Le scene dipinte rappresentano anche momenti della vita quotidiana: la lotta, la caccia, la danza o le cerimonie. Nella pittura micenea, in particolare, i temi preferiti sono quelli della caccia e della guerra, che mostrano le attività eroiche del re. Le scene comunicano vitalità e movimento: si può dire che prevale una visione “dinamica” della figura umana e animale. In questa pittura cretese è rappresentato il rituale gioco con il toro, animale simbolo del mondo minoico: un giovane volteggia in modo acrobatico sulla groppa dell’animale, mentre ai due lati sono riconoscibili, perché dipinte di bianco, due figure femminili. Il toro, raffigurato al centro, è protagonista della scena e viene reso con efficacia mentre si muove in corsa. Nell’affresco sono raffigurati i tre momenti del gioco, come nella sequenza di un film: a partire da sinistra, prima si afferra il toro per le corna, poi si esegue un salto mortale sulla groppa, infine si ricade a terra in piedi. LA NATURA E IL MOVIMENTO