IL DADAISMO UN’ARTE IRRIVERENTE La più giocosa delle Avanguardie del Primo Novecento prende il nome di Dadaismo. Nasce negli anni attorno alla Prima guerra mondiale come ribellione degli artisti di varie parti d’Europa della società borghese, ritenuta colpevole di aver soffocato la libertà con le sue leggi opprimenti. Essere dadaista significa dare libero sfogo alla casualità, alla licenza di considerare arte qualunque cosa. Il nome stesso è un gioco: secondo quanto affermano i membri del movimento, la parola “dada” è stata scelta... perché non significa niente! Quest’opera di azzeramento della tradizione annulla le differenze tra pittura, scultura, poesia, cinema, teatro; il fondatore del movimento è un poeta, il rumeno Tristan Tzara. Tra i principali artisti dada ci sono (p. 369), (Filadelfia 1890-Parigi 1976), (Parigi 1879-1953) e Hans Arp. contro ogni regola precostituita Marcel Duchamp Man Ray Francis Picabia UN REGALO... INUTILE L’artista americano Man Ray ha applicato dei chiodi a un ferro da stiro, rendendone così ancora riconoscibile la natura ma contraddicendone la funzione originaria. Si tratta di un’operazione provocatoria, e implica il fatto che l’opera d’arte non è più un pezzo unico ma può essere . Di questo ferro da stiro Man Ray realizzò infatti successivamente 5000 esemplari. replicata idealmente all’infinito Man Ray, (prima realizzazione 1921), ferro da stiro con chiodi, 17x10x10,5 cm. Parigi, Musée National d’Art Moderne, Centre Pompidou. Regalo OPERA A PIÙ MANI Quest’opera fu realizzata da Francis Picabia a partire da un occhio ( in francese) che gli faceva male e dal nome di una sostanza chimica. L’artista dipinse un occhio al centro, poi invitò gli amici che lo andavano a trovare ad aggiungere qualcosa alla tela: foto, scritte, firme, cartoline. Il risultato è quest’ . oeil opera collettiva Francis Picabia, (1921), olio e collage su tela, 148,6x117,4 cm. Parigi, Musée National d’Art Moderne, Centre Pompidou. L’occhio cacodilato