L'OPERA SIMBOLO: Il Sarcofago degli sposi Gli oggetti e le pitture ritrovati nelle tombe ci parlano di un popolo con una grande gioia di vivere. OGGETTI DAL MONDO DEI MORTI La maggior parte delle opere d’arte etrusche che conosciamo è costituita da reperti provenienti dalle necropoli: si tratta in genere di oggetti preziosi che costituivano il corredo del defunto e che dovevano accompagnarlo nella sua vita ultraterrena. Abbiamo così un’immagine incompleta di questa civiltà e della sua arte, perché limitata a un solo aspetto: il rapporto degli Etruschi con la morte. Ciò nonostante dalle tombe, costruite sul modello delle case terrene e affrescate spesso con scene di vita quotidiana, possiamo ricavare molti indizi sulla cultura di questo straordinario popolo. (520-510 a.C.), terracotta policroma, h 179 cm. Parigi, Museo del Louvre. Sarcofago degli sposi Questo sarcofago in terracotta conteneva le ceneri dei defunti, moglie e marito, rappresentati nella scultura sul coperchio. OGGETTI DAL MONDO DEI MORTI L’INFLUENZA DELL’ARTE GRECA I corredi delle tombe contengono oggetti importati da altre culture, in particolare numerosissimi vasi di origine greca. Le loro raffigurazioni influenzano molto l’arte etrusca: un esempio è il tema del banchetto, che compare spesso sui vasi, e che viene ripreso dalle classi aristocratiche etrusche per indicare il loro legame con la cultura e con i valori dei Greci. La coppia di defunti è raffigurata semisdraiata sul tipico letto dove, alla maniera dei Greci, si consumavano i pasti durante il banchetto. L’influenza dell’arte greca è evidente anche nella resa dei due personaggi: l’acconciatura a trecce della donna e la barba dell’uomo sono rigidi e geometrici; i volti allungati, il sorriso, gli occhi “a mandorla” e la rappresentazione schematica della posizione del corpo, fatta per una visione frontale, si ispirano ai e alle della scultura greca arcaica. L’INFLUENZA DELL’ARTE GRECA koùroi kòrai