Analisi d'opera attiva >> DAL NOVECENTO A OGGI UN MURO VEGETALE Il Musée du Quai Branly di Parigi, inaugurato nel 2006, ospita una delle collezioni etnografiche di arti primitive più importanti del mondo, e la sua sede offre anche un esempio attualissimo di come l'uomo possa stabilire un rapporto vitale tra natura e architettura. Si tratta di un geniale, immenso "giardino verticale": 800 metri quadrati rivestiti da quindicimila piante di centocinquanta specie diverse, provenienti dal Giappone, dalla Cina, dall'Europa e dagli Stati Uniti, nutrite dal retro da un complesso reticolo di irrigazione e di concimatura. Questo prato, creato dal botanico francese Patrick Blanc, riveste una grande parete, che apparentemente ha la funzione di facciata del museo ma in realtà è distaccata dall'ingresso vero e proprio, come si può notare guardando l'edificio di lato. Il cielo che si rispecchia negli enormi finestroni è anch'esso quasi un'opera d'arte, e il visitatore che si reca al museo rimane piacevolmente spiazzato da questa oasi verde. Una serie di pannelli fotovoltaici (che sfruttano il calore del Sole) e di sonde geotermiche (che sfruttano il calore della Terra) permettono inoltre di ottenere energia "pulita" per la climatizzazione: è questa, forse, una delle strade più felici e auspicabili per il futuro dell'architettura ecosostenibile (cioè che non ha un impatto negativo sull'ambiente). Anche l'edificio del museo nel suo complesso è di per sé un gioiello, ideato dall'architetto francese Jean Nouvel (1945) secondo i principi più avanzati della museografia, la scienza che studia come "costruire" e organizzare il museo perché il pubblico possa osservare le esposizioni nel modo migliore: allestimento delle opere secondo un percorso culturale coerente, vetrine che lasciano osservare le opere senza fastidiosi riflessi, sia dal retro sia davanti nel caso di sculture o statuette, illuminate da una luce che non le rovini. Inoltre, percorsi multimediali, servizi didattici interattivi, tunnel scuri e sonori che fanno immergere il visitatore nella realtà, in questo caso, delle popolazioni primitive di cui vede i manufatti.  Veduta di una sala con le collezioni etnografiche. AUTORE TITOLO DATA JEAN NOUVEL Musée du Quai Branly di Parigi 2006  Il retro del giardino verticale con le strutture tecnologiche di sostegno e nutrimento delle piante. Il giardino verticale davanti alla facciata del museo.  OSSERVA  Perché un'opera d'arte come i giardini verticali, cioè le pareti con un rivestimento verde, è tanto apprezzata ai nostri giorni?   Sapresti spiegare con parole tue che cosa significa architettura "ecosostenibile"?   Ti piacerebbe andare a scuola la mattina entrando da una facciata come quella del Quai Branly? Perché? Osserva l'opera e rispondi alle domande.  1     2     3     English Corner "giardino verticale"  green wall  architettura sostenibile  sustainable architecture museografia  museology  facciata  facade