Il Decadentismo 1 Le definizioni di Decadentismo L origine francese del movimento Il termine Decadentismo viene coniato inizialmente per catalogare, con un implicito giudizio negativo, una produzione letteraria ritenuta deteriore rispetto a quella della grande tradizione romantica. Il vocabolo nasce in Francia per indicare la poetica di un gruppo di artisti dalla vita sregolata e dissipata, detti poeti maledetti f, i quali ostentano, nei loro comportamenti e negli stili di vita, un forte anticonformismo, che li contrappone al moralismo borghese. Il precursore di tale atteggiamento, ma anche colui che lo ha più compiutamente trasposto nell esercizio poetico, è Charles Baudelaire: è con la sua opera I fiori del male, infatti, che l individualismo romantico si confronta con il contrasto lacerante tra bene e male, tra estasi e disgusto della vita, tra attrazione per la folla e senso di solitudine, tra appagamento e frustrazione. Tale dualismo porta il poeta a rifiutare ogni rapporto con la società, a sfidarne scandalosamente il perbenismo, a vivere fino in fondo la crisi del ruolo sociale dell artista, sprofondando nell abulia e nella mancanza di ideali. Poco dopo Baudelaire, poeti come Paul Verlaine e Arthur Rimbaud accettano di sottolineare la propria diversità, anzi rivendicano il disordine della loro vita trasgressiva: così nel 1886 esce addirittura una rivista dal nome Le Décadent , che afferma la mescolanza di arte e vita, di peccato e poesia, in un esasperata polemica con un mondo percepito come avviato a un inesorabile tramonto. la parola La connotazione negativa del termine La contemporaneità con Naturalismo e Verismo Poeti maledetti La denominazione viene coniata da Paul Verlaine e usata come titolo della sua opera critica, I poeti maledetti (Les poètes maudits, 1884). L immagine però viene ricavata da una poesia di Baudelaire (Benedizione, in I fiori del male), nella quale una madre maledice la sorte del figlio poeta, disadattato ed emarginato dalla società. Per poeti maledetti Verlaine intende i veri creatori, gli artisti assoluti, condannati a essere incompresi dal proprio tempo e a scontare in vita il proprio conflittuale antagonismo rispetto ai valori e ai miti professati dalla società borghese. Il Decadentismo si caratterizza quindi per una forte componente di irrazionalismo ed è perciò considerato da alcuni studiosi anche un approdo delle più profonde istanze romantiche. Questa sensibilità radicata nell irrazionale viene però sviluppata dai Decadenti anche e soprattutto in contrapposizione all oggettività e all impersonalità ricercate dal Positivismo e dal Naturalismo che caratterizzano profondamente la società, la cultura e il senso comune imperanti. Da tale punto di vista è curiosa, ma al tempo stesso rivelatrice, la coincidenza che vede nello stesso anno, il 1857, la pubblicazione di Madame Bovary, il romanzo di Gustave Flaubert che costituisce una sorta di manifesto del realismo segnando una tappa cruciale nella storia della narrativa ottocentesca europea, e quella dei Fiori del male, di Baudelaire. Anche nei decenni successivi questa convivenza tra Decadenti e Naturalisti prosegue: mentre escono i testi di Verlaine, Rimbaud e Stéphane Mallarmé, che rappresentano la realtà in modo angosciato e visionario con un linguaggio poetico liberato dalla razionalità e dai nessi logico-sintattici, vengono pubblicati anche i romanzi di autori quali Zola e Maupassant, che descrivono la società del proprio tempo con minuzia documentaria e leggendola attraverso l esperienza, la scienza e la ragione. 311