Il primo Novecento 5 I testi Temi e motivi dei brani antologizzati T6 Un giardino in una tazza di tè La strada di Swann il meccanismo della memoria involontaria T7 Le scarpette rosse della duchessa I Guermantes la vacuità dell aristocrazia l aberrante scala di valori della nobiltà Un giardino in una tazza di tè T6 La strada di Swann, cap. 1 il brano più famoso di tutto il ciclo romanzesco. In un momento imprecisato della sua vita, ma ormai giunto alla maturità, Marcel, il narratore, crede di aver perso per sempre i ricordi della sua infanzia. Un occasione fortuita è invece in grado di restituirgli, intatta, la memoria del passato; ma si tratta di una memoria involontaria, non razionale: i precedenti tentativi di rievocare gli anni lontani sono stati vani. Basta invece il sapore di un dolce inzuppato nel tè a provocare nella sua mente un fenomeno particolare. la sensazione provata più volte quando era bambino che riporta con sé un intera serie di ricordi; questo scatto di memoria indotto dai sensi ha il potere di un interruttore che accende all improvviso la luce in una stanza semibuia. L incanto del passato che torna 5 10 15 20 Così per molto tempo, quando, stando sveglio di notte, ripensavo a Combray,1 non ne rividi mai se non quella specie di lembo luminoso, che si stagliava in mezzo a tenebre indistinte, simili a quelle che la vampa di un fuoco di bengala2 o qualche proiettore elettrico illuminano e sezionano in un edificio, di cui le altre parti restano immerse nel buio; alla base, piuttosto larga, il salottino, la sala da pranzo, il richiamo dell oscuro viale da dove sarebbe giunto Swann,l inconsapevole autore delle mie tristezze,3 il vestibolo4 per cui mi incamminavo verso il primo gradino della scala, che mi era tanto duro da salire, e che costituiva da sola il tronco assai stretto di quella piramide irregolare; e in cima, la mia camera da letto con il piccolo corridoio dalla porta a vetri per cui entrava la mamma; in una parola, sempre visto alla stessa ora, isolato da ogni cosa che potesse esservi intorno, stagliandosi solo nell oscurità, lo scenario strettamente indispensabile (come quello che si vede indicato a capo delle vecchie commedie per le rappresentazioni in provincia) al dramma dello spogliarmi, come se Combray non fosse consistita che in due piani riuniti da un angusta5 scala, e come se là non fossero mai state che le sette di sera. A dire il vero, a chi mi avesse interrogato avrei potuto rispondere che Combray racchiudeva anche altre cose ed esisteva in altre ore. Ma, poiché quel che avrei ricordato mi sarebbe stato offerto solo dalla memoria volontaria, la memoria dell intelligenza, e poiché le informazioni che essa dà sul passato non mi serbano nulla, non avrei mai avuto voglia di pensare a quel resto di Combray. Tutto questo, in verità, era morto per me. Morto per sempre? Forse. Il caso ha una grande parte in tutte queste cose, e un secondo caso, quello della nostra morte, spesso non ci consente di attendere a lungo i favori del primo. 1 Combray: il paese immaginario dove Mar- cel trascorre le vacanze estive. in realtà la cittadina di Illiers, a sud di Parigi, che oggi, in onore di Proust, ha acquisito il doppio nome di Illiers-Combray. 2 bengala: dispositivo illuminante lanciato 102 dai militari per fare luce su una zona completamente buia. 3 Swann tristezze: è uno dei personaggi della Ricerca, Charles Swann. Amico dei genitori del narratore, in estate fa loro visita a Combray. così definito per- ché quando le sue visite erano serali la madre del protagonista bambino non raggiungeva quest ultimo per dargli il bacio della buonanotte. 4 vestibolo: pianerottolo. 5 angusta: stretta.