la sintesi Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto Il romanzo europeo flusso di coscienza incomunicabilità epifania del primo Novecento monologo interiore Nel primo Novecento il romanzo conosce un grande successo popolare, grazie al diffondersi dell alfabetizzazione e alle migliorate condizioni economiche. Ma non si sviluppa solo come mezzo d intrattenimento, bensì diventa il luogo della ricerca e della sperimentazione letteraria. Il romanzo novecentesco ha caratteristiche nuove: l eroe diventa antieroe, portatore di un disagio che lo isola dal contesto sociale; i valori morali appaiono più sfumati, grazie a Freud e alla sua scoperta dei meccanismi inconsci che guidano le azioni umane; viene meno la fiducia ottocentesca nella ragione che mette ordine nel caos e regnano la disarmonia, il caso, l imprevisto, l assurdo; per l influenza di Bergson, al tempo cronologico subentra il tempo della coscienza individuale e lo spazio diventa orizzonte interiore; l autore, non più onnisciente, non fornisce una rappresentazione oggettiva della realtà, ma è portatore di domande senza risposta, e sotto questo profilo si identifica spesso con il protagonista, che diventa un suo alter ego. Le novità stilistiche sono: la frammentazione sintattica e l affollarsi in primo piano dei particolari; l espansione del discorso indiretto libero, del monologo interiore, o pensiero diretto libero, e del flusso di coscienza; la frequenza dei flash back, utili a recuperare il passato; la mescolanza di narrazione e saggismo filosofico e letterario. JAMES JOYCE (Dublino 1882 - Zurigo 1941). Nei racconti Gente di Dublino (1904-1907), la scrittura è tradizionale, ma si avvertono i primi spunti sperimentali, come la poetica dell epifania , basata sull improvvisa rivelazione del senso profondo delle cose, che si può manifestare in un frammento di dialogo, in un oggetto o in un semplice, anche insignificante particolare. Con l Ulisse, pubblicato a Parigi nel 1922 e solo nel 1936 in Inghilterra, Joyce rompe ogni legame con la tradizione e rifonda il genere del romanzo, ponendo al centro la complessa dinamica della vita psichica, delle percezioni sensoriali e delle emozioni dell individuo. Il mondo psichico viene reso con il monologo interiore, mediante il quale il lettore viene introdotto direttamente nel meccanismo mentale dei personaggi. VIRGINIA WOOLF (Londra 1882-1941). In romanzi come La signora Dalloway (1925) e Gita al faro (1927), la Woolf pone al centro dell azione gli effetti che la realtà esteriore determina sulla coscienza dei personaggi; influenzata dalle idee di Bergson, l autrice sviluppa una propria concezione di tempo soggettivo: nei suoi romanzi espande o comprime i lassi temporali in base ai significati che essi hanno per i personaggi e per la loro coscienza individuale. Il suo monologo interiore è lirico e duttile, aperto a cogliere le diverse sfumature dei fenomeni e delle realtà oggetto di narrazione. memoria FRANZ KAFKA (Praga 1883 - Vienna 1924). Nel 1916 esce il racconto più celebre, La metamorfosi, in una vicenda simile a un incubo in cui il protagonista si risveglia una mattina trasformato in insetto. Nei tre grandi romanzi pubblicato postumi, Il processo (1925), Il castello (1926) e America (1927), domina il tema dell incomunicabilità e i protagonisti si trovano ad affrontare una realtà misteriosa, complessa e irrazionale, che non riusciranno mai a decifrare. THOMAS MANN (Lubecca 1875 - Zurigo 1955). Nel romanzo I Buddenbrook ricostruisce la storia di una ricca famiglia di Lubecca e della sua decadenza nell arco di quattro generazioni. Il tema dell incomunicabilità e del dissidio fra artista e vita reale è ampliato nei romanzi successivi come Tonio Kr ger e nel racconto lungo Morte a Venezia (1912). Nel romanzo La montagna incantata (1924) emerge il ritratto di una società malata e in declino. Tra i romanzi successivi ricordiamo Giuseppe e i suoi fratelli (1933-1943), Doctor Faustus (1947) e infine Le confessioni del cavaliere d industria Felix Krull (1954, in cui Mann riprende il motivo della decadenza della borghesia). La scrittura rivisita spesso la tradizione classica, talora come parodia dei suoi modelli. ROBERT MUSIL (Klagenfurt 1880 - Ginevra 1942). Dopo I turbamenti del giovane T rless (1906), romanzo di formazione sul passaggio dall adolescenza all età adulta in un collegio militare, dal 1898 fino alla morte Musil si dedica al grande romanzo incompiuto L uomo senza qualità: privo di centro e di conclusione, si propone di rappresentare tutta la realtà nel suo mutevole divenire e il caos della vita che rifiuta di essere ordinata dal pensiero e dalla scrittura. MARCEL PROUST (Auteuil 1871 - Parigi 1922). Il ciclo Alla ricerca del tempo perduto (composto da 7 romanzi pubblicati fra il 1913 e il 1927) è ancora oggi una delle opere novecentesche più amate dai lettori, nonostante la sua ampiezza e la sua oggettiva difficoltà. La sua grandezza assoluta risiede nella capacità di ricostruire l esistenza attraverso la memoria e il ricordo: i frammenti di vita sottratti all oblio, l esplorazione dell interiorità dell individuo, l analisi dei processi mentali, le associazioni di idee da cui affiora il passato sono i principali aspetti di un grande affresco che illustra la ricchezza della vita umana, anche di fronte alla distruzione della civiltà, alla guerra e alla morte. La Ricerca è anche un romanzo di formazione: Marcel, il protagonista (insieme al suo alter ego, cioè Charles Swann), è un uomo immerso nel proprio tempo, affascinato dalle arti e dalla cultura, che si pone incessanti domande sulle vicende della propria esistenza e sulla Storia. 113