Il Futurismo Le serate futuriste Assai efficaci si rivelano, infine, le serate futuriste , veri e propri happening, forme d arte-spettacolo basate sull improvvisazione e sul coinvolgimento del pubblico. Dalle scene teatrali i Futuristi declamano poesie, recitano manifesti, presentano quadri e provocano gli spettatori ricoprendoli di improperi e insultandoli ai primi segni di disapprovazione. Ne scaturisce inevitabilmente una chiassosa gazzarra con zuffe e lanci di uova, ortaggi e oggetti. Il clamore e la pubblicità gratuita su tutti i giornali sono così assicurati. 3 La rivoluzione letteraria Per rappresentare la vita convulsa dell umanità moderna, i Futuristi sentono l esigenza di una tecnica estetica inedita. Il lessico e le regole grammaticali e sintattiche tradizionali, inadeguati a cogliere la realtà, devono essere sostituiti da soluzioni espressive diverse, che comportino una modernizzazione della lingua parallela e coerente alle dinamiche sociali e alle innovazioni tecniche con le quali il progresso si afferma e si esprime. I procedimenti stilistici Dopo aver promosso l uso del verso libero, Marinetti insiste in un primo momento soprattutto sulla necessità di individuare contenuti e temi adatti ai tempi: le «grandi folle agitate dal lavoro , il «vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche , le «stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano , le «officine , i «piroscafi , le «locomotive e gli «aeroplani cantati nel Manifesto di fondazione. In un secondo momento, invece, avverte l esigenza di far esplodere i rapporti sintattici della normale discorsività, impiegando uno stile capace di dar conto di tutte le sensazioni dell individuo contemporaneo. Con il Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912) egli tenta di fornire le indicazioni concrete per disporre «parole in libertà , restituendo a esse vitalità e spontaneità ed emancipandole dalla «prigione del periodo (principali, coordinate, subordinate). L «immaginazione senza fili Nel paroliberismo rigettate le parti qualificative del discorso, come gli aggettivi e gli avverbi, che rallentano e complicano la comunicazione bisogna disporre «i sostantivi a caso, come nascono , senza alcun legame grammaticale e sintattico. In tal modo è possibile ottenere quella «simultaneità di stati d animo già teorizzata da pittori futuristi quali Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Gino Severini e Giacomo Balla. L abolizione della punteggiatura, l uso del verbo all infinito, l ortografia libera costituiscono tutti elementi di purificazione del linguaggio che secondo la teoria futurista permettono all immaginazione di snodarsi «senza fili o condizionamenti logici, dando sfogo all intuizione e all impressione immediata anche grazie all uso dell analogia, la quale «non è altro che l amore profondo che collega le cose distanti, apparentemente diverse ed ostili . Analogia ed essenzialità Per creare l analogia basta accostare un sostantivo a un altro (per esempio «uomo-torpediniera ): non serve usare altri connettivi così , come , simile a perché l acuita sensibilità dell uomo moderno coglie immediatamente i collegamenti tra le cose. Allo stesso tempo, al posto dei segni d interpunzione si raccomanda l uso di segni matematici e indicazioni ritmiche, quali +, , x, : , =, >, <, che possono rendere il movimento e la quantità e consentono di operare la sintesi e, quindi, di velocizzare la comunicazione. Ne scaturisce l ideale di un arte essenziale, dominata dai suoni ricorrente è l uso dell onomatopea, come si vede anche dal titolo della più significativa composizione paroliberista di Marinetti, Zang Tumb Tumb e movimentata dall aspetto visivo: una vera e propria rivoluzione tipografica investe le pagine futuriste grazie all impiego di caratteri e corpi diversi per indicare l aspetto emozionale sviluppato dai vocaboli. 375