Il secondo Novecento e gli anni Duemila – L'opera: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana verifica delle conoscenze L’OPERA: QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE VIA MERULANA Indica se le seguenti affermazioni sul commissario Ingravallo sono vere (V) o false (F). Il suo soprannome è don Ciccio. 1          V         F È il commissario capo della polizia di Roma. 2          V         F Ha origine campane. 3          V         F È infatuato della contessa Menegazzi. 4          V         F È il primo a recarsi sul luogo dove è stato commesso l’omicidio. 5          V         F È lui a ritrovare i gioielli rubati. 6          V         F Uno dei suoi collaboratori è Pompeo detto “lo Sgranfia”. 7          V         F Scegli l’alternativa corretta fra quelle proposte. Ingravallo e Liliana 8  non si conoscono.       A  sono amici.      B   sono amanti.      C   sono parenti.      D  Per certi versi, l’omicidio di Liliana rappresenta 9  un incidente fortuito.       A  un tentativo di furto andato male.      B   un matricidio.      C   una vendetta.      D  Rispetto alla prima edizione in rivista, il romanesco usato nella versione finale è 10  sostanzialmente identico.       A  legato più alla tradizione letteraria (specie dei sonetti di Belli) che al parlato reale.      B   più vicino al parlato reale del popolo che frutto di prestiti dalla tradizione letteraria.      C   caratterizzato da più contaminazioni con gli altri dialetti, soprattutto meridionali.      D  Una delle tecniche narrative più tipiche del è 11 Pasticciaccio  il flusso di coscienza.       A  il discorso diretto.      B   l’analessi.      C   la moltiplicazione dei punti di vista.      D  All’interno dell’opera, la digressione rappresenta 12  una necessità conoscitiva, che riesce a dare conto dei dettagli che la realtà presenta.       A  una pausa narrativa, in grado di dare respiro alla storia.      B   uno stratagemma per presentare le caratteristiche dei personaggi e degli ambienti.      C   l’incapacità dello scrittore di portare a conclusione la storia.      D  Il concetto di “pasticcio” ha a che fare 13  con la costruzione sintattica che, nella sua articolazione complessa e barocca, rende difficile la lettura e l’interpretazione.       A  con la dimensione linguistica, in quanto mette insieme elementi della tradizione alta con altri derivanti dai linguaggi specialistici e dalla tradizione dialettale.      B   con la dimensione sociale, ovvero con l’impossibilità di comunicare tra classi sociali differenti.      C   con l’idea di composizione pittorica astratta, che sta alla base della tecnica di scrittura di Gadda.      D  Il termine 14 gnommero  significa gomitolo in senso letterale.       A  indica una situazione di grande turbamento psicologico.      B   rimanda alla via Merulana del titolo, nota a Roma come “via Gnommero”.      C   allude alla situazione politica italiana nell’immediato dopoguerra.      D  Quesiti a risposta aperta. Riassumi in poche righe la trama e i temi principali del romanzo. 15 Nell’opera trova espressione un preciso pensiero filosofico: esponilo in sintesi facendo riferimento ai testi antologizzati. 16 Che ruolo svolge il dialetto all’interno del romanzo? 17 Con opportuni esempi tratti dai brani letti, illustra le principali tecniche narrative utilizzate da Gadda. 18