la sintesi società Il romanzo in Europa classe operaia straniamento e in Italia realtà patriottismo grottesco memorialistica CHARLES DICKENS La vita di Dickens (1812-1870) è segnata dalla celebrità e dalla fortuna economica che le sue opere gli procurano. La produzione narrativa comprende circa 15 romanzi (tra i quali Oliver Twist, David Copperfield e Il nostro comune amico) e altrettante raccolte di racconti ed è improntata sulla descrizione della società inglese a lui contemporanea, che vive in quegli anni le contraddizioni della Rivoluzione industriale e gli effetti negativi sulla classe operaia. Con i suoi romanzi Dickens denuncia le ingiustizie, attraverso il realismo, l ironia e la satira. UNA NUOVA POETICA Nel XIX secolo il genere romanzo evolve in una rappresentazione della realtà contemporanea, basata sulla descrizione oggettiva di luoghi, ambienti e personaggi. Il narratore è onnisciente e mantiene un punto di vista esterno. In Francia inaugurano la nuova corrente Stendhal e Honoré de Balzac. Si può collegare al genere anche Victor Hugo, autore più romantico. In Inghilterra nella prima metà dell Ottocento si diffonde soprattutto il romanzo storico, di cui il massimo esempio è Ivanhoe di Walter Scott (1820); la fortuna del genere realistico-sociale è invece legata alle opere di Charles Dickens. Anche in Russia fiorisce una letteratura realistico-sociale di pregio grazie al lavoro di Nikolaj Gogol , Ivan Turgenev e Lev Tolstoj. A parte Manzoni, in Italia il romanzo realista si afferma solo intorno alla metà del XIX secolo. il filone storico a imporsi, con le opere di Tommaso Grossi e Massimo d Azeglio, ma soprattutto Ippolito Nievo. Come nella poesia, hanno fortuna i romanzi a tema risorgimentale, cioè la memorialistica, testimonianze scritte in prima persona dai patrioti, per esempio, Silvio Pellico, Luigi Settembrini e Giuseppe Cesare Abba. Un opera fuori dal coro è il romanzo psicologico Fede e bellezza di Niccolò Tommaseo. LEV TOLSTOJ Sin dagli esordi letterari appaiono nell opera di Tolstoj (1828-1910) gli aspetti cardine della sua produzione: l intimo legame tra l animo umano e la natura, il valore del lavoro fisico, il monologo interiore e l effetto di straniamento, cioè la descrizione della realtà non nel suo insieme ma attraverso scene spezzate che portano all incomprensione della realtà. Guerra e pace (1869) racconta dell importanza della comunità contro la concezione di una vita individualista; Anna Karenina (1877) analizza la crisi della famiglia nella società moderna. STENDHAL Nel 1800 Stendhal (1783-1842) arriva in Italia e ne rimane folgorato, tanto da considerare poi Milano la sua patria d adozione. I suoi romanzi sono affreschi sociali improntati su un acuta analisi dell amore e della società. Nel Rosso e il nero (1830) raggiunge una notevole capacità di introspezione; nella Certosa di Parma (1839) le avventure del protagonista danno vita a profondi processi simbolici. IPPOLITO NIEVO La vita di Nievo (1831-1861) si divide tra impegno politico (partecipa a diversi moti risorgimentali) e attività letteraria. Nel 1859 si arruola nei Cacciatori delle Alpi al seguito di Garibaldi e poi fa parte dei Mille. La sua opera più importante, Le confessioni d un italiano (1857-1858), è un romanzo storico con forti accenti autobiografici ed è percorso da profondo patriottismo. HONOR DE BALZAC Balzac (1799-1850) ordina tutta la sua produzione (96 romanzi, tra i quali Papà Goriot ed Eugénie Grandet) sotto il titolo La commedia umana. I romanzi sono raffigurazioni delle classi borghesi e popolari, sezionate con freddo realismo. Ogni romanzo è autonomo ma collegato agli altri, poiché si ripresentano alcuni personaggi. L opera di Balzac colpisce per la solidità della costruzione e la potenza dell immaginazione. SILVIO PELLICO Un intesa attività letteraria (svolta negli ambienti culturali della Milano di inizio secolo) e la partecipazione politica agli eventi che segnano il Risorgimento scandiscono la vita di Silvio Pellico (1789-1854). In quanto affiliato alla Carboneria, nel 1820 viene incarcerato per dieci anni nella fortezza dello Spielberg. Nel 1832 pubblica Le mie prigioni, il racconto autobiografico della sua prigionia. Oltre gli accenti patriottici, che ne hanno decretato la fortuna, Pellico rimarca nella sua opera l importanza del conforto della fede. VICTOR HUGO Hugo (1802-1885) è considerato il massimo esponente del Romanticismo francese. Le sue opere sono una sapiente miscela di sublime e grottesco, bello e brutto, realtà e fantasia. In Notre-Dame di Parigi (1831), attraverso le sventure del deforme Quasimodo e della bella Esmeralda, Hugo mette in luce la mostruosità dell ordine sociale; I miserabili (1862), dall intreccio poliziesco, è un potente affresco sociale che tratta delle problematiche delle classi subalterne. NICCOL TOMMASEO Cattolico liberale e autore romantico, Tommaseo (1802-1874) dedica parte del suo studio alla questione della lingua, proponendo la combinazione tra il toscano parlato e quello della tradizione letteraria. La sua opera più rappresentativa è il romanzo psicologico Fede e bellezza (1840), fondato sul contrasto tra passione e purezza, carne e spirito. 451