ASIA ASIA CENTRALE L’Asia Centrale comprende un gruppo di , tra la vasta regione russa della Siberia a nord, l’Estremo Oriente a est e le popolose regioni del Medio Oriente e del Subcontinente Indiano affacciate su mari e oceani a sud. Si possono distinguere tre diverse aree: a occidente la parte montuosa della regione del Caucaso, compresa fra Mar Nero e Mar Caspio, dove si trovano , e ; al centro e a nord le vaste steppe e gli aridi altopiani che costituiscono gran parte del , dell’ e del Turkmenistan; a meridione e a oriente gli intricati nodi montuosi che costituiscono gli Stati dell’ , del e del . Paesi situati all’interno del continente Georgia Armenia Azerbaigian Kazakistan Uzbekistan Afghanistan Tagikistan Kirghizistan IL TERRITORIO E IL CLIMA Le montagne dominano il paesaggio Nella regione divisa tra Afghanistan, Tagikistan e Kirghizistan si trovano i rilievi più alti dell’Asia Centrale. Le contano molte cime di oltre 5000 m e raggiungono l’altitudine di 7495 m con il . Più a ovest, tra Mar Caspio e Mar Nero, si innalza la catena del , sul confine tra Asia ed Europa: divisa tra Russia, Georgia, Armenia e Azerbaigian, culmina nel Monte Elbrus (5642 m). catene del Pamir, Alaj, Tian Shan, Hindukush Picco Ismail Samani Caucaso Atlante a p. 21 Asia Centrale: carta interattiva LAVORO CON LE IMMAGINI Completa le didascalie con le informazioni sulla catena dell’Hindukush e sul Mar Caspio che trovi nel testo. L’Hindukush comprende molte cime .................................................... . Il Mar Caspio è in realtà ...................................................... . Steppe sconfinate e occupano gran parte del Turkmenistan, dell’Uzbekistan e soprattutto del Kazakistan, che infatti ha una densità di popolazione molto scarsa. Una vasta regione di questo Paese porta il significativo nome di , mentre alcune zone dell’Uzbekistan sono rese inospitali da fortissimi sbalzi di temperatura, che vanno da un minimo di –29 °C nei mesi invernali a un massimo di +45 °C in quelli estivi. Steppe aride, deserti sassosi argillosi Steppa della Fame Accampamento di yurte, le tradizionali tende di pelle, nella steppa dell’Uzbekistan. Mari interni e lunghi fiumi Il Mar Nero lambisce la regione nel piccolo tratto costiero della Georgia. Molto più lungo è lo sviluppo costiero sul cosiddetto , in realtà il più grande lago del mondo. Un altro esteso bacino era fino a pochi anni fa l’ , che però è stato quasi completamente prosciugato a causa dello sfruttamento indiscriminato a fini agricoli delle acque che lo alimentavano. Non mancano fiumi molto lunghi, come l’ , di cui il Kazakistan ospita il tratto finale. Mar Caspio Aral Ural Clima continentale con molte varianti In Kazakistan e nel Caucaso il clima più diffuso è quello , caratterizzato da estati torride e inverni molto freddi. Negli altri Paesi prevale nettamente il , con forti sbalzi di temperatura fra giorno e notte e fra estate e inverno. continentale secco clima continentale arido >> pagina 131 GEO PATRIMONIO Saryarka: la regina delle steppe La regione del Kazakistan centro-orientale, conosciuta come (“distesa gialla” in kazako), è considerata la regina delle steppe asiatiche, tanto che ampie porzioni di essa, comprese le Riserve naturali di Naurzum e Korgalzhyn, sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2008. Le sterminate distese erbose sono abitate da marmotte e lupi, oltre che dall’ , una specie a rischio di estinzione. La steppa è interrotta da vaste aree umide nelle quali transitano ogni anno oltre , molti dei quali appartenenti a specie rare. Nella riserva di Korgalzhyn, in particolare, sono stanziate numerose colonie di fenicotteri rosa, che costituiscono l’attrazione principale per i tanti appassionati di birdwatching che visitano il parco. Saryarka antilope saiga 15 milioni di uccelli migratori Per saperne di più: http://whc.unesco.org/en/list/1102 NEL CORSO DEL TEMPO IV SEC. a.C. Macedoni, Romani, Persiani, Indiani e diversi si contendono e si succedono nel controllo dell’Asia Centrale. popoli eurasiatici VII-VIII SEC. Espansione nella regione di vari califfati arabi e parziale delle popolazioni locali. islamizzazione XIX SEC. La zarista prima, e quella sovietica poi, si sostituiscono ai Turchi dell’ nel controllo di gran parte dell’Asia Centrale. Russia Impero ottomano 1915-1923 residenti nei territori posti sotto il controllo della Turchia. Sterminio degli armeni 1979-1989 che scatena la guerriglia interna guidata dai , formazioni armate islamiche. Occupazione sovietica dell’Afghanistan mujaheddin 1991 Dopo il , tutti gli Stati della regione tranne l’Afghanistan, già indipendente, si staccano dall’Unione Sovietica e diventano nazioni indipendenti. Sempre nel 1991 inizia un lungo periodo di conflitto tra la , che rivendica la piena indipendenza da Mosca, e la Russia. crollo del comunismo Repubblica Cecena 2001 Nuovo intervento militare americano e della NATO in Afghanistan, dal 1996 controllato dagli integralisti islamici (Geo Oggi pagina 136). talebani 2004 Nonostante la costituzione di una repubblica islamica presidenziale, in proseguono gli scontri militari fra truppe statunitensi, alleati della NATO e truppe governative afghane da un lato, e guerriglieri talebani dall’altro. Afghanistan 2008 Scontri militari tra l’esercito georgiano e quello russo nella regione dell’Ossezia che, appoggiata da Mosca, rivendica l’indipendenza dalla . Georgia 2014 Le truppe statunitensi e della NATO iniziano il . ritiro dall’Afghanistan LA POPOLAZIONE La regione conta oltre 100 milioni di abitanti su un territorio grande quanto l’intera Europa Occidentale. La raggiunge i 100 ab./km solo in Armenia e Azerbaigian, mentre è più bassa nei restanti Paesi (fra i 10 ab./km del Turkmenistan e i 61 ab./km dell’Uzbekistan), e risulta minima in Kazakistan che conta solo 6 ab./km . densità di popolazione 2 2 2 2 DENSITÀ DELLA POPOLAZIONE >> pagina 132 Pochi grandi centri Le grandi città sono poche. Solo le capitali rispettivamente dell’Afghanistan, , dell’Azerbaigian, , e dell’Uzbekistan, , arrivano a 2 milioni di abitanti, mentre quelle dell’Armenia, , e della Georgia, , contano poco più di 1 milione di abitanti. Anche l’ex capitale del Kazakistan, Almaty, supera il milione di abitanti. Kabul Baku Toshkent Erevan Tbilisi Una veduta di Astana, capitale del Kazakistan dal 1997. Caucasici, turco-mongoli e iraniani Gli abitanti dei Paesi caucasici discendono dalla fusione di popolazioni locali con . I tre gruppi nazionali (georgiani, armeni e azeri) sono molto differenti tra loro per lingua, cultura e tradizioni. Nel corso della storia i popoli caucasici hanno affrontato una lunga serie di conflitti e persecuzioni, come nel caso degli armeni, che subirono un vero e proprio genocidio per mano dei turchi nei primi decenni del XX secolo. Negli altri Stati prevale l’etnia che ha dato il nome al Paese: kazachi, turkmeni ecc., tutti di tranne i tagichi, di ceppo iraniano. etnie balcaniche e turco-iraniane origine turco-mongola Lingue e religioni: il retaggio sovietico Lingue e religioni sono state influenzate dal lungo periodo di inclusione nell’Unione Sovietica. Il è ovunque la e l’ateismo di Stato ha fatto sì che esistano forti minoranze di non credenti, anche nei Paesi ufficialmente musulmani. In Armenia e in Georgia prevale il , negli altri Paesi l’ . russo seconda lingua Cristianesimo ortodosso Islam sunnita >> pagina 133 L’ECONOMIA Le aree coltivabili sono ridotte, ma la scarsa popolosità della regione fa sì che l’agricoltura possa soddisfare il . La vera risorsa dei Paesi dell’Asia Centrale è costituita dalle , che rendono strategica la regione per gli equilibri economici e politici internazionali. fabbisogno interno fonti energetiche SFRUTTAMENTO DEL SUOLO Cereali e... cammelli Fra le prevalgono in genere i , le patate, gli ortaggi e la frutta. Nei diversi Stati si producono anche tabacco, tè, legname e soprattutto . Vasti territori inadatti alle coltivazioni sono lasciati a pascolo per l’allevamento di un gran numero di e . Si allevano anche , e yak. colture alimentari cereali cotone bovini, ovini caprini cammelli dromedari Petrolio e gas, importanti risorse Le risorse più importanti sono quelle energetiche: il è uno dei maggiori produttori ed esportatori mondiali di ; il e l’ lo sono per il . Negli ultimi anni sono stati costruiti, spesso con il contributo di multinazionali occidentali, oleodotti e gasdotti diretti sia verso il Mar Nero e il bacino del Mediterraneo sia verso la Cina. Kazakistan petrolio Turkmenistan Uzbekistan gas naturale geo tweet La “ ” è una voragine nel deserto del Karakum, in Turkmenistan. Fu causata da un incidente nel 1971, quando una perforazione per cercare petrolio fece crollare il terreno con fuoriuscite di gas naturale, che è stato incendiato per evitare danni ambientali peggiori. Da allora il gas brucia senza sosta. porta dell’inferno Industrie legate alle materie prime L’importanza dell’agricoltura, dell’allevamento e delle risorse minerarie ha comportato uno sviluppo industriale che vede ai primi posti le , , di lavorazione dei metalli e di raffinazione del petrolio. Sono presenti anche industrie meccaniche, chimiche, cementifere, tessili ed elettroniche. L’ fornisce prodotti pregiati soprattutto nel settore dei (in Afghanistan, Uzbekistan e Turkmenistan); in sono rinomate la produzione e la lavorazione di diamanti e gioielli. industrie alimentari estrattive artigianato tappeti Armenia Lancio di razzi, sonde e navicelle Fra le risorse economiche del figura il , controllato dalla Russia (che versa annualmente al Governo kazako una cifra per l’“affitto”), dal quale vengono lanciati razzi per la messa in orbita di satelliti, sonde per l’esplorazione spaziale e navicelle che trasportano gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. Kazakistan cosmodromo di Bajkonur GEO O G G I La “polveriera” del Caucaso Il Caucaso, regione tra Europa e Asia in cui si sono susseguite , ancora oggi è considerato una “polveriera” pronta a esplodere. A preoccupare sono per esempio le aspirazioni indipendentiste della repubblica russa del , dove è attivo un movimento fondamentalista islamico il cui obiettivo è unire tutti i musulmani della regione. Un altro punto caldo è il , una regione montuosa che appartiene all’Azerbaigian ma è abitata da una popolazione di etnia e lingua armena. Nel 1991, dopo anni di scontri, è stata proclamata la Repubblica del Nagorno Karabakh, non riconosciuta però dalla comunità internazionale. L’instabilità del Caucaso ha notevoli conseguenze economiche: vi passano infatti molti oleodotti e gasdotti che trasportano il petrolio e il gas naturale estratti nella regione. colonizzazioni e dominazioni Daghestan Nagorno Karabakh