OCEANIA L’isola di Maupiti, nella Polinesia Francese. 8.531.951 km 38.108.798 4 ab./km 26 (14 indipendenti, 12 territori di nazioni di altri continenti) Superficie: 2 Abitanti: Densità: 2 Numero di Stati: Oceania: carta fisica interattiva Oceania: carta politica interattiva L’Oceania è ed è anche l’ultimo (escluso l’Antartide) a essere stato esplorato dagli europei. Le terre emerse, che costituiscono una piccola parte dell’intera area, hanno una superficie complessiva di 8.531.951 km . Si estende su una vasta area dell’Oceano Pacifico ed è situata in gran parte nell’ . Il carattere principale dell’ è pienamente riassunto nel nome che le è stato attribuito. L’ è infatti il principale elemento geografico del continente, che divide e unisce allo stesso tempo le migliaia di isole che vi sono disseminate. Attraverso l’oceano è avvenuto il popolamento di questa regione, iniziato circa 50.000 anni fa con lo sbarco sulle coste australiane di popolazioni provenienti dall’Asia. Per molti abitanti del continente, l’oceano è ancora oggi la principale via di comunicazione e il primo mezzo di sostentamento. il continente meno esteso 2 emisfero australe Oceania Oceano Pacifico geo record : Nuova Guinea, 785.000 km . L’isola più vasta 2 : Monte Wilhelm, 4509 m. Il monte più alto : Murray-Darling, 3490 km. Il fiume più lungo : Eyre, 9583 km . Il lago più grande 2 : –22,2 °C in Australia. La temperatura minima : 50,7 °C in Australia. La temperatura massima IL TERRITORIO E IL CLIMA Una sola, antica massa continentale L’unica vera massa continentale dell’Oceania è l’ , che costituisce il 90% delle terre emerse del continente. Il suo territorio, dalle origini geologiche antichissime (un tempo era unito all’Antartide), è stato modellato nel corso di milioni di anni: l’opera dell’erosione l’ha reso un e in buona parte . I rilievi più importanti sono quelli della ( ), che corre lungo la costa orientale per quasi tutta la sua lunghezza. Australia tavolato piatto desertico Gran Catena Divisoria Great Dividing Range Poche grandi isole e tantissimi arcipelaghi L’Oceania comprende anche alcune grandi isole: a est la , formata da due isole principali; a nord la , il cui settore occidentale è convenzionalmente compreso nel continente asiatico; a sud-est la , territorio di uno Stato federato con l’Australia. I tre principali raggruppamenti in cui rientrano le altre migliaia di isole dell’Oceania sono la , che include i gruppi insulari situati a est delle Filippine; la , che comprende quelli allineati lungo l’asse costituito dalla Nuova Guinea e dalle Figi; la , che raggruppa le isole della sezione orientale del Pacifico. Gli arcipelaghi più importanti sono invece le Isole e , le prime tre nel gruppo melanesiano, l’ultima in quello polinesiano. Dell’Oceania fanno parte anche isole politicamente legate a Stati americani ed europei, tra le quali (Cile), e (Francia), (Regno Unito), e (Stati Uniti). Nuova Zelanda Nuova Guinea Tasmania Micronesia Melanesia Polinesia Salomone, Figi, Vanuatu Samoa Pasqua Nuova Caledonia Polinesia Francese Pitcairn Guam, Hawaii, Marianne Settentrionali Samoa Americane >> pagina 352 GEO PATRIMONIO Nan Madol, le memorie di un antico passato Gli ingredienti per un romanzo di avventura ci sono tutti: i resti di una misteriosa città di pietra nera, nascosti per secoli nella giungla impenetrabile di una remota isola del Pacifico. E in effetti sull’isola di Pohnpei, negli Stati Federati di Micronesia, hanno ispirato molti scrittori di storie fantastiche e dell’orrore. Sorta in una laguna corallina su un gruppo di circondati da canali, Nan Madol era una specie di “Venezia del Pacifico”, nonché la capitale della , che regnò sull’isola di Pohnpei dal 1100 al 1628. Nan Madol aveva all’epoca meno di 1000 abitanti, e si pensa che sia stata costruita in quella posizione per separare i suoi residenti, probabilmente i capi e la “nobiltà” dell’isola, dal resto della popolazione. Le grandi mura che circondano il complesso, fatte di , servivano quindi per marcare la separazione tra le classi sociali e per difendere la casta dominante da possibili rivolte. Nel 2016 le rovine di Nan Madol sono state dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. le rovine di Nan Madol 99 isolotti artificiali dinastia Saudeleur enormi blocchi di pietra vulcanica Per saperne di più: http://whc.unesco.org/en/list/1503 Alte montagne di origine vulcanica Se l’Australia ha origini antichissime, altre terre del continente sono nate molto più recentemente in seguito a fenomeni vulcanici: oltre alle Hawaii (che appartengono politicamente agli Stati Uniti) sono di anche la Nuova Guinea e la Nuova Zelanda. La Nuova Guinea è attraversata da una catena ininterrotta di montagne che culmina a ovest, nel settore asiatico, nel Monte Jaya (5030 m), e a est nel (4509 m), la cima più elevata del continente Oceania. Anche la Nuova Zelanda ha un territorio prevalentemente montuoso. Salvo poche aree pianeggianti costiere, l’ è interamente occupata dalle Alpi Neozelandesi, che ospitano vette superiori ai 3000 m. L’ presenta invece un territorio nel complesso meno elevato e accidentato, ma accoglie nel mezzo un massiccio montuoso che comprende diversi vulcani ancora attivi, tra cui il (2797 m). origine vulcanica Monte Wilhelm Isola del Sud Isola del Nord Ruapehu RICERCO E RIFLETTO Insieme a un compagno fai una ricerca sulle più recenti eruzioni vulcaniche che si sono verificate in Oceania e prova a spiegare perché questi fenomeni sono frequenti sulle isole e non in Australia. Il Lago Tekapo e le Alpi Neozelandesi, nell’Isola del Sud. >> pagina 353 Oceano e latitudine influenzano il clima Il clima è fortemente condizionato dall’Oceano Pacifico, con le sue e i suoi . Fa ancora una volta eccezione l’Australia: la sua grande massa territoriale fa sì che l’entroterra sia caratterizzato da un , caldo e arido. Altrove, dove si risente dell’influsso del mare, il clima è molto vicino all’Equatore: qui le precipitazioni sono consistenti e distribuite lungo tutto l’arco dell’anno. Allontanandosi invece dall’Equatore, le temperature restano piuttosto elevate ma le precipitazioni divengono stagionali e diminuiscono di intensità. Sulle coste meridionali australiane, in Tasmania e in Nuova Zelanda prevalgono i . correnti sistemi di circolazione dell’aria clima continentale caldo e umido climi temperati I CLIMI DEL CONTINENTE NEL CORSO DEL TEMPO 50.000-40.000 a.C. L’Australia è raggiunta da una popolazione originaria dell’Asia. 4000-1000 a.C. Popolazioni dell’Asia Sud-Orientale si spingono per migliaia di chilometri nell’Oceano Pacifico colonizzando molte isole. 1521 Il portoghese raggiunge le Isole Marianne. Ferdinando Magellano 1606 L’olandese avvista la costa australiana. Willem Janszoon 1642 L’olandese raggiunge la Tasmania, la Nuova Zelanda e le Figi. Abel Tasman XVIII SECOLO In seguito alle esplorazioni di (1771-1779), la Gran Bretagna fonda colonie penali in Australia. James Cook 1841 La Nuova Zelanda diventa . Nel corso dell’Ottocento anche francesi e statunitensi prendono possesso di vari arcipelaghi del Pacifico meridionale. colonia britannica 1901 L’Australia diventa uno Stato indipendente. 1931 Anche la Nuova Zelanda diventa uno Stato indipendente. 1942-1945 Durante la Seconda Guerra Mondiale la regione è teatro di tra la flotta statunitense e quella giapponese. grandi battaglie 1945-OGGI Molti Paesi della regione, come Papua Nuova Guinea nel 1975, ottengono l’ . indipendenza Gli avventurosi viaggi del Capitano Cook >> pagina 354 GEO STORIA Gli ultimi cannibali Fin dalla Preistoria popolazioni di ogni parte del mondo hanno praticato il cannibalismo, cioè l’usanza di mangiare carne umana, detta più propriamente (dal greco “cibarsi di uomini”). Si trattava quasi sempre di un : non si mangiava carne umana per sfamarsi, ma si consumavano i resti dei nemici uccisi per acquisirne le abilità guerresche, o quelli dei defunti per assimilarne lo spirito e trasmetterlo ai propri discendenti. La maggior parte dei gruppi umani non pratica più il cannibalismo da secoli, e anche quelli che lo hanno fatto fino a tempi recenti, soprattutto in Africa Centrale, Sudamerica e Oceania, lo hanno abbandonato una volta che sono entrati in contatto con il resto della civiltà. Ma c’è un gruppo che si pensa pratichi ancora, in determinate circostanze, il cannibalismo. Sono i , una popolazione di circa che vive al confine tra Indonesia e Papua Nuova Guinea, e che fino agli anni Settanta del Novecento non aveva avuto contatti con altre popolazioni. antropofagia cannibalismo di tipo rituale Korowai 3000 individui Per saperne di più: www.linkiesta.it/it/article/2015/10/21/la-tribu-dei-korowaigli-ultimi-cannibali-del-pianeta/27872/ LA POPOLAZIONE Un susseguirsi di ondate migratorie L’Oceania fu interessata nel corso di decine di migliaia di anni da una serie di differenti . Si ritiene che circa l’Australia sia stata raggiunta dalla popolazione (proveniente dall’Asia) oggi definita . A circa risale l’inizio della colonizzazione della , che si estese poi alla Micronesia e alla più lontana Polinesia, dando origine a una straordinaria mescolanza di etnie, lingue, religioni e organizzazioni. migrazioni 50.000 anni fa aborigena 4000 anni fa Melanesia L’arrivo dei coloni europei La popolazione dell’Oceania è cambiata profondamente nell’Ottocento con il massiccio insediamento di , che provocò una vera e propria , vittime sia dei conflitti per la difesa delle terre sia delle nuove malattie introdotte dagli europei, contro le quali non avevano anticorpi. Questo avvenne soprattutto in Australia e in Nuova Zelanda, dove la stragrande maggioranza della popolazione è oggi di e . La rappresenta attualmente il della popolazione australiana e parla diversi dialetti; più cospicua è invece in Nuova Zelanda la comunità (14%). Entrambi gli Stati riconoscono oggi i diritti delle due minoranze e tutelano le loro culture (Geo Storia pagina 367). coloni anglosassoni decimazione delle popolazioni native origine europea, cristiana anglofona minoranza aborigena 2,5% maori Il mosaico etnico delle isole Le altre isole del continente sono abitate da popoli di origine asiatica: si distinguono tra e . Le circa 500 lingue diffuse in quest’area (tra cui il maori, l’hawaiano, il figiano, il samoa no) fanno parte del gruppo orientale della . Molto diffusi sono anche i , idiomi locali risultato di una mescolanza di elementi delle parlate locali e di lingue straniere (l’inglese soprattutto, ma anche il francese, il tedesco e lo spagnolo). In Papua Nuova Guinea un influenzato dal tedesco ha subìto una notevole evoluzione diventando una vera e propria lingua, detta o . Le religioni tradizionali di tipo sono state affiancate, e a volte del tutto soppiantate, da quelle importate dagli europei. melanesiani, micronesiani polinesiani famiglia linguistica maleo-polinesiana pidgin pidgin tok pisin neomelanesiano animistico cristiane LE LINGUE IN OCEANIA >> pagina 355 Il continente meno popolato Se si esclude l’Antartide, l’Oceania è il continente meno popolato. Conta infatti solo di abitanti, dei quali circa 27 milioni vivono tra Australia e Nuova Zelanda, concentrati in gran parte nelle città. La popolazione di Papua Nuova Guinea ammonta a quasi 7 milioni di abitanti, perlopiù sparsi in villaggi rurali. Nel resto del continente è di poco superiore ai 2 milioni di abitanti, metà dei quali vive in centri urbani. La densità media è di . 38 milioni 4 ab./km 2 geo tweet Chi pensa che il sia uno sport recente nato negli USA non ha mai letto il diario di viaggio del naturalista Joseph Banks, che fece il giro del mondo al seguito del celebre capitano James Cook. Banks racconta con meraviglia che nel 1769 vide gli abitanti dell’isola di Tahiti fare spettacolari evoluzioni, “cavalcando” le onde in equilibrio su rudimentali tavole di legno. surf L’ECONOMIA Dal punto di vista economico, c’è una profonda differenza tra la situazione di e e quella delle restanti nazioni. Nei primi casi si tratta di , che basano la loro economia su attività diversificate e ben organizzate, sostenute da adeguate infrastrutture. L’Australia, che dispone di notevoli , è l’unico Paese del continente a poter contare su un vero e proprio sistema industriale. L’economia neozelandese è prevalentemente basata su e di . Molto diverso il panorama nel resto del continente, dove mancano le condizioni per uno sviluppo industriale e l’ , la e gli rappresentano le maggiori fonti di reddito. In diverse isole negli ultimi decenni si è sviluppato il , in particolare nelle Hawaii e nelle Figi, grazie anche all’estensione del trasporto aereo sia interno sia intercontinentale. Le dell’Oceania, nell’ultimo ventennio, si sono orientate principalmente verso il Sud-Est asiatico, da cui provengono anche grandi risorse di forza lavoro. Australia Nuova Zelanda Paesi sviluppati risorse minerarie risorse agricole allevamento agricoltura pesca aiuti economici internazionali turismo relazioni economiche Strutture turistiche su una spiaggia delle Hawaii. ESPLORAZIONE ATTIVA Individua e localizza gli elementi geografici fondamentali del continente alle pagine 52-53 dell’Atlante.