L’ECONOMIA DEL MONDO Le ricchezze della terra e del mare Tutte le attività economiche a cui si dedicano gli uomini si dividono in tre grandi settori: il primario, il secondario e il terziario. Il , di cui ci occuperemo in queste pagine, è relativo allo sfruttamento delle . Comprende le attività minerarie, l’agricoltura, l’allevamento, la pesca e lo sfruttamento dei boschi e delle foreste (silvicoltura). settore primario risorse naturali LE RISORSE MINERARIE ED ENERGETICHE Le risorse minerarie sono le e i che si trovano nella crosta terrestre e che l’uomo usa come per ogni genere di lavorazione industriale, dalla preparazione del cemento e dei mattoni per la costruzione di edifici, fino alla realizzazione dei più sofisticati apparecchi tecnologici che sfruttano le proprietà di metalli e minerali rari. Si estraggono dal sottosuolo anche molte risorse energetiche che l’uomo brucia per produrre energia e calore. Sono i : carbone, petrolio e , che non erano presenti nella crosta terrestre al momento della nascita della Terra, ma si sono formati in seguito a processi di decomposizione di organismi vegetali e animali, nel corso di milioni di anni. I combustibili fossili sono importantissimi per tutte le attività umane: basti pensare che il 35% dell’energia prodotta nel mondo deriva dal petrolio. Un’altra risorsa energetica che si estrae dal sottosuolo è l’ , il minerale radioattivo usato per alimentare le centrali nucleari. rocce metalli materie prime combustibili fossili gas naturale uranio I combustibili fossili geo tweet Neodimio, scandio e ittrio sono alcuni dei 17 elementi chimici detti “ ” perché presenti in quantità ridotta nella crosta terrestre. Fino a qualche decennio fa non avevano alcun impiego, mentre oggi sono molto ricercati perché usati per la produzione di come computer e telefonini. I maggiori giacimenti di terre rare si trovano in Cina. terre rare apparecchi tecnologici Risorse rinnovabili e non rinnovabili L’uso delle risorse minerarie ed energetiche presenta alcuni problemi. Al contrario di quelle sfruttate dall’agricoltura (come i terreni fertili), dall’allevamento e dalla pesca (il patrimonio ittico presente nei mari), che si riproducono naturalmente (sempre che non si ecceda nel loro sfruttamento) e sono quindi considerate rinnovabili, quelle minerarie ed energetiche sono , poiché sono presenti sulla Terra in quantità fissa e limitata. Alcune di esse potrebbero esaurirsi a seguito di un impiego massiccio e prolungato nel tempo. risorse non rinnovabili CLIL An oil platform is a large structure in the sea that is equipped to extract and process oil. In many cases, the platform also has facilities for housing the workforce. >> pagina 67 I combustibili fossili, inoltre, sono molto e contribuiscono all’ e al ; la prospettiva, nel lungo periodo, è dunque quella di sostituirli con risorse energetiche non inquinanti e soprattutto rinnovabili, come l’ , l’ (generata dal vento) o quella (generata dal movimento dell’acqua). Infine, le risorse minerarie ed energetiche sulla superficie terrestre: alcune regioni possiedono una concentrazione maggiore di giacimenti (cioè depositi naturali economicamente sfruttabili) rispetto ad altre. Questa differenza ha sempre avuto una grande importanza nella storia delle civiltà: per il controllo delle risorse minerarie ed energetiche si sono combattute e ancora si combattono guerre, e la loro presenza può influire sul grado di sviluppo di una regione e sulla vita quotidiana dei suoi abitanti. inquinanti effetto serra riscaldamento globale energia solare energia eolica idroelettrica non sono distribuite uniformemente Le fonti rinnovabili Asset ID: 53 ( ) geo-vidlez-le-risorse-rinnovabili70.mp4 L’IMPORTANZA DELL’AGRICOLTURA Anche se genera meno del 5% della ricchezza prodotta ogni anno nel mondo, l’agricoltura è un’attività fondamentale perché è il principale mezzo per e sfamare così la popolazione dell’intero pianeta. I sono appena il 10% delle terre emerse e la loro distribuzione, come accade per le risorse minerarie, non è omogenea: si concentrano nell’emisfero settentrionale, in particolare lungo la . È in questa regione che si produce la maggior parte del cibo consumato dalla popolazione mondiale. La scarsa disponibilità di terreni coltivabili e l’ , causato dalla crescita della popolazione degli ultimi decenni, costituiscono due delle principali sfide che l’umanità dovrà affrontare in futuro. Una parziale soluzione, permessa dal progresso delle tecniche agricole, è stata finora l’aumento delle , cioè le quantità di raccolto in rapporto alla grandezza dei terreni coltivati. produrre cibo suoli adatti all’agricoltura fascia temperata boreale aumento della domanda di cibo rese Agricoltura estensiva e agricoltura intensiva L’agricoltura moderna si divide in due categorie, a seconda delle tecniche utilizzate: agricoltura estensiva e agricoltura intensiva. L’ è diffusa nei Paesi sviluppati che hanno ampia disponibilità di terreni fertili, come , e Russia. Si pratica su appezzamenti molto grandi e, grazie alla meccanizzazione, impiega relativamente poche persone. Le rese non sono altissime, poiché la produttività del terreno non è spinta ai suoi limiti. Le coltivazioni prevalenti sono quelle di , soprattutto mais e frumento, che insieme al riso sono tra le specie più coltivate al mondo e costituiscono la base della dieta per la maggior parte della popolazione del pianeta. agricoltura estensiva Stati Uniti Canada cereali Nei Paesi dove i terreni fertili hanno un’estensione minore (come quelli dell’Europa Centro-Occidentale), si pratica invece l’ , che è caratterizzata dall’ampio uso di mezzi meccanici e sostanze chimiche (fertilizzanti e antiparassitari). Le rese sono alte, ma anche l’impiego di personale, dal momento che le colture e i terreni richiedono una cura costante. Con i metodi intensivi si producono principalmente e . agricoltura intensiva ortaggi frutta L’agricoltura dei Paesi sviluppati Agricoltura estensiva in Russia. >> pagina 68 Agricoltura di sussistenza e agricoltura di piantagione Nei Paesi meno sviluppati l’agricoltura è praticata invece ancora con , spesso grazie alla sola forza di uomini o animali. In questi Paesi la percentuale di popolazione impiegata nell’agricoltura è elevata, ma si pratica perlopiù un’ , destinata cioè soltanto a sfamare i contadini e i loro familiari. Le rese sono basse, i terreni poco fertili e la proprietà terriera molto frammentata (un singolo contadino coltiva un piccolo appezzamento). Solo nelle annate migliori può essere venduta una minima parte del raccolto, soprattutto e , mentre non è possibile immagazzinare scorte. In questi stessi Paesi è diffusa però anche un’agricoltura completamente diversa, la cosiddetta , i cui prodotti sono destinati principalmente all’ verso i Paesi più sviluppati. È condotta su terreni molto vasti di proprietà di grandi società, spesso straniere, che impiegano numerosi lavoratori locali come braccianti, quasi sempre in cambio di salari bassissimi. Le coltivazioni più praticate sono quelle da cui si ricavano beni molto richiesti nei Paesi sviluppati, come . tecniche e mezzi arretrati agricoltura di sussistenza cereali ortaggi agricoltura di piantagione esportazione zucchero, caffè, tè, cacao, tabacco, frutta tropicale L’agricoltura dei Paesi sottosviluppati LAVORO CON LE IMMAGINI Leggi il testo, poi completa la didascalia di questa immagine relativa al settore primario, specificando la tipologia dell’attività rappresentata. Agricoltura di .......................................... : coltivazione di agave in Messico. L’ALLEVAMENTO Come l’agricoltura, anche l’allevamento può essere classificato in estensivo, intensivo e di sussistenza. L’ si pratica nei Paesi in cui aree molto estese possono essere destinate al pascolo degli animali: enormi mandrie, formate anche da centinaia o migliaia di animali (soprattutto bovini), sono allevate all’aperto su vasti appezzamenti (spesso di proprietà di multinazionali o di latifondisti), come quelli delle grandi pianure degli Stati Uniti, della Pampa argentina o dell’Outback australiano. L’ , tipico dei Paesi europei e di parte dell’Asia, è invece praticato su estensioni molto più ridotte, spesso al chiuso. In questa tipologia di allevamento tutte le fasi di vita dell’animale, dalla nascita alla macellazione, sono parti di un processo industriale che vede impiegate moderne tecnologie. L’allevamento “in batteria” del pollame è un tipico esempio di allevamento intensivo. L’ è infine praticato nei Paesi più arretrati, dove pochi capi sono allevati per il consumo diretto da parte di coloro che se ne occupano. allevamento estensivo allevamento intensivo allevamento di sussistenza L’allevamento ha legami molto stretti tanto con l’agricoltura quanto con l’industria: infatti gran parte delle coltivazioni è impiegata per la produzione di mangimi destinati agli animali, mentre i prodotti dell’allevamento (carne, latte, uova, lana, pellami) sono trasformati dalle industrie di vari settori. LAVORO CON LE IMMAGINI Leggi il testo, poi completa la didascalia di questa immagine relativa al settore primario, specificando la tipologia dell’attività rappresentata. Allevamento ........................................ del pollame. >> pagina 69 LA PESCA La pesca è praticata sia in sia nelle (fiumi e laghi). Oggi dà lavoro a oltre 500 milioni di persone in tutto il pianeta e per far fronte alla crescente domanda, negli ultimi decenni, la quantità di pesce e di altre specie ittiche pescate annualmente è aumentata tantissimo, fino a superare 90 milioni di tonnellate. La pesca praticata con metodi tradizionali è ancora diffusa soprattutto nei Paesi meno sviluppati, mentre in acque internazionali operano i , vere e proprie “industrie galleggianti”, in cui il pescato viene lavorato e inscatolato in pochissimo tempo. L’aumento della pesca ha però portato a un delle risorse dei mari, e molte specie sono ormai a rischio estinzione. Per evitare il peggio, le organizzazioni internazionali hanno imposto alla quantità di pesce che ciascun Paese può pescare in un anno. Un’altra parziale soluzione a questo problema è rappresentata dall’ , cioè l’allevamento di pesce e altre specie ittiche. Negli ultimi decenni questa attività ha avuto una grande espansione, raggiungendo una produzione annuale di oltre 60 milioni di tonnellate. mare acque interne grandi pescherecci eccessivo sfruttamento limiti acquacoltura Pesca industriale e acquacoltura LAVORO CON LE IMMAGINI Leggi il testo, poi completa la didascalia di questa immagine relativa al settore primario, specificando la tipologia dell’attività rappresentata. .......................................... in acque internazionali. Guarda le mappe delle risorse naturali della Terra: www.mapsofworld.com/thematic-maps/natural-resources-maps GUIDA ALLO STUDIO FISSO I CONCETTI Quali problemi comporta l’utilizzo di combustibili fossili per la produzione di energia? 1 Dove si pratica in prevalenza l’agricoltura estensiva? E quella di piantagione? 2 Quali animali possono essere allevati “in batteria”? 3 Che cos’è l’acquacoltura? 4 MEMORIZZO LE PAROLE CHIAVE Risorse minerarie Combustibili fossili Risorse rinnovabili Estensivo Intensivo Sussistenza Acquacoltura • • • • • • •