SPECIALE GEO O G G I Le sfide dell’economia e dello sviluppo umano Lo e l’ della popolazione che si sono verificati a livello mondiale negli ultimi secoli sono stati notevoli, ma ancora oggi quasi e non ha accesso a risorse basilari come l’acqua o le cure mediche. La grande crescita economica dei Paesi più avanzati dell’Occidente (cioè l’area che comprende gli Stati sviluppati dell’Europa e dell’America Settentrionale) ha contribuito in molti casi ad e le disuguaglianze sociali tra Paesi ricchi e Paesi poveri, questi ultimi spesso identificati con gli Stati del Sud del mondo. Le prospettive per il prossimo futuro sembrano però indicare un cambiamento, con il declino delle “vecchie” potenze economiche e l’ascesa di . sviluppo economico aumento del benessere un miliardo di persone vive in condizioni di grave povertà aumentare il divario economico nuove “potenze emergenti” L’ascesa dei BRICS Secondo molti studiosi, il XXI secolo sarà l’epoca della “rivincita” dell’Est e del Sud del mondo dopo secoli di dominio economico dell’Occidente. Protagonisti di questa riscossa sarebbero i , le nuove potenze emergenti, così chiamate dalle iniziali dei loro nomi: ( , San Paolo), , , e . Questi Paesi hanno vissuto dopo il Duemila una straordinaria crescita economica; la Cina, per esempio, potrebbe diventare la prima potenza mondiale entro il 2030, superando gli Stati Uniti. La risorsa principale dei BRICS è la demografia: si tratta di che hanno sperimentato, e alcuni di loro stanno ancora vivendo, una grande crescita della popolazione. Questo significa che, a eccezione della Russia (che ha un regime demografico simile e quello dei Paesi europei), i BRICS possono contare su una forza lavoro giovane, in via di specializzazione e pronta a essere impiegata nell’industria e nel terziario. Un altro vantaggio dei BRICS è l’ : il Brasile, per esempio, ha notevoli risorse agricole e forestali, la Russia possiede ricchissime risorse energetiche, mentre il Sudafrica è il primo produttore ed esportatore mondiale di oro e diamanti. Negli ultimi anni, soprattutto a causa della crisi economica iniziata nel 2008, si è registrato tuttavia un e i tassi di crescita economica dei BRICS sono molto diminuiti, anche se superano ancora di parecchi punti quelli delle “vecchie” potenze. BRICS Brasile nella foto Russia India Cina Sudafrica Paesi molto popolosi abbondanza di materie prime rallentamento La grande crisi del 2008 Oggi molti Paesi devono fare i conti con le conseguenze della crisi economica e finanziaria iniziata nel 2008. Partita dagli Stati Uniti, la crisi ha “contagiato” gran parte dei Paesi sviluppati, che sono entrati in , cioè hanno visto il loro PIL diminuire rispetto agli anni precedenti, con un , un e un . Gran parte della popolazione si è ritrovata più povera; numerose banche e multinazionali finanziarie sono fallite e non hanno potuto restituire il denaro ricevuto dagli investitori, costringendo i Governi a intervenire per sostenere le compagnie in difficoltà. A loro volta, alcuni Paesi hanno rischiato la bancarotta perché troppo indebitati. Ora la situazione sembra in ripresa, ma ci vorrà molto tempo perché l’economia mondiale torni ai livelli precedenti la crisi. recessione calo dei consumi rallentamento delle attività produttive aumento della disoccupazione Una nuova rotta per il commercio navale si è aperta dopo che il riscaldamento globale ha sciolto i ghiacci che impedivano il passaggio a nordovest tra Atlantico e Pacifico. pagina 281. (1) ▶ IL PASSAGGIO A NORD-OVEST I servizi sociali garantiti dallo Stato, come l’assistenza sanitaria gratuita, sono al centro di un’accesa polemica negli Stati Uniti. pagina 286. (2) ▶ UNO STATO “LEGGERO” Nel 2016 sono stati completati i lavori per l’ampliamento del Canale di Panamá, che promette di dare impulso all’economia della regione e di incrementare i commerci mondiali. pagina 310. (3) ▶ IL CANALE DI PANAMÁ L’estrazione e l’esportazione del petrolio, l’“oro nero”, sono due nodi fondamentali dell’economia mondiale e dei rapporti economici tra gli Stati. pagina 126. (4) ▶ LA POLITICA DEL PETROLIO Nel 2015 è stato inaugurato il raddoppio del Canale di Suez, che dovrebbe favorire la ripresa dell’economia egiziana. pagina 223. (5) ▶ IL CANALE DI SUEZ La città di Bangalore è il cuore del boom tecnologico indiano. pagina 149. (6) ▶ BANGALORE CAPITALE DELLA TECNOLOGIA L’Etiopia e altri Paesi del Corno d’Africa sono soggetti a siccità e carestie, che condannano alla fame milioni di persone. pagina 250. (7) ▶ UNA REGIONE AFFAMATA In Nigeria e in altri Paesi africani lo straordinario sviluppo della telefonia mobile costituisce un vantaggio per l’economia di intere comunità. pagina 246. (8) ▶ SVILUPPO A PORTATA DI TELEFONINO Le preziose risorse minerarie dell’Africa Meridionale e Centrale sono spesso causa dello sfruttamento della popolazione locale. pagina 257. (9) ▶ ORO E DIAMANTI “SPORCHI” Nonostante i progressi nella lotta all’AIDS, questa malattia è ancora la prima causa di morte in molti Paesi dell’Africa Meridionale. pagina 266. (9) ▶ L’EMERGENZA AIDS Nei primi anni Duemila, l’Argentina ha affrontato una grave crisi economica e recentemente la situazione finanziaria del Paese è di nuovo peggiorata. pagina 339. (10) ▶ LA CRISI ARGENTINA E I “TANGO BOND” In Brasile milioni di persone vivono ancora nelle , i quartieri degradati in cui regnano povertà e criminalità. pagina 326. (11) favelas ▶ IL DISAGIO DELLE FAVELAS Nel 2016 uno scoop giornalistico ha rivelato i nomi di potenti compagnie e personaggi facoltosi che nascondono il proprio denaro nei “paradisi fiscali” dell’America Centrale. pagina 301. (12) ▶ PARADISI TROPICALI… E PARADISI FISCALI