L’ARTE ETRUSCA E ROMANA >> L'arte romana          VISITA GUIDATA >> analisi d’opera Arte romana Gli affreschi della Villa dei Misteri LA STORIA La Villa dei Misteri si trova al di fuori delle mura dell’antica città di . Sepolta da cenere e lapilli in seguito all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., è stata riportata alla luce durante gli scavi effettuati a partire dal 1909. Pompei I secolo a.C. affresco Pompei Datazione  Tecnica  Collocazione  IL SOGGETTO Il nome deriva dagli affreschi con cui è decorato il triclìnio: i soggetti delle pitture sono legati ai Misteri, rituali segreti in onore di Dioniso, dio del vino. L’opera racconta Le pareti affrescate del triclinio presentano alcune caratteristiche comuni: la è dipinta simulando uno zoccolo di marmo, com’era consuetudine nel Primo stile della pittura romana; gli sono caratterizzati dal colore rosso pompeiano intervallato da lesene dipinte; i sono raffigurati in dimensione reale e indossano tipici abiti del tempo; la presenta una decorazione tripartita, cioè divisa in tre parti: partendo dal basso, si riconoscono un motivo a greca, una fascia che riproduce le venature del marmo e un motivo floreale. parte inferiore sfondi personaggi parte superiore  Asset ID: 309 ( )  sta-vidrac-gli-affreschi-della-vi110.mp4 La scena più importante è purtroppo la più rovinata: vi è rappresentato che si abbandona ubriaco tra le braccia della sua compagna Arianna, seduta su un trono. Alla loro sinistra sono raffigurate alcune (donne del corteo dionisiaco) che suonano e danzano; alla loro destra, tre : un sileno anziano porge una coppa dalla quale beve un giovane satiro; un altro satiro posto dietro di loro solleva una maschera teatrale. Dioniso menadi divinità dei boschi 1 La parete attigua presenta due donne intente ad ascoltare un fanciullo che sta leggendo un papiro. Proseguendo, vediamo una con un’offerta e, volgendo lo sguardo all’osservatore, si avvicina a un gruppo di fanciulle. giovane che regge un vassoio 2 sono disposte attorno a un tavolo; una è raffigurata di spalle. Tutte sono impegnate a svolgere un , come si intuisce osservando gli oggetti sul tavolo: un vassoio in cui viene versata dell’acqua e un velo. Le fanciulle rituale 3 Proseguendo ancora troviamo , dio degli alberi e figlio di Pan, che in piedi suona la lira; alla sua sinistra, sedute su una roccia, si trovano due – la cui natura è rivelata dalle orecchie a punta – con due capretti. A chiudere la scena, una in direzione dei personaggi descritti: il suo movimento concitato è reso dal velo rigonfio. Sileno creature dei boschi donna corre   NEL MONDO ANTICO ESISTEVANO I LIBRI? No, non esistevano: si scriveva su carta ricavata dal papiro o su pergamena, ricavata dalla pelle di pecora o di capra. I fogli venivano arrotolati alle due estremità. I testi erano scritti su colonne disposte l’una accanto all’altra e si leggevano aprendo il rotolo verso destra.