L’ARTE TARDOANTICA          VISITA GUIDATA >> analisi d’opera Arte bizantina Mausoleo di Galla Placidia LA STORIA Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio I, resse l’impero all’inizio del V secolo mentre il figlio Valentiniano III era ancora minorenne. L’imperatrice fece costruire questo edificio per contenere le sue spoglie e quelle dei suoi familiari; tuttavia morì a Roma nel 450 e fu forse sepolta nel presso San Pietro in Vaticano. mausoleo 425-430 ca. Galla Placidia Datazione  Collocazione  Ravenna Committenza  L’opera racconta Il somiglia a una piccola chiesa di altezza modesta. È composto da due corpi che si intersecano perpendicolarmente creando una (cioè con i due bracci uguali); al centro, in posizione sopraelevata, sorge una contenente la cupola che non è visibile esternamente. mausoleo pianta quasi a croce greca struttura cubica  Asset ID: 310 ( )  sta-vidrac-mausoleo-di-galla-plac120.mp4 1 L’ è rivestito in e si presenta molto semplice, quasi spoglio. La sua non lascia minimamente immaginare l’immensa bellezza che la tomba racchiude al suo interno: è come se essa fosse uno scrigno in cui è conservato un grande tesoro che viene scoperto appena varcata la soglia. esterno mattoni a vista sobrietà 2 Entrando si rimane colpiti anzitutto perché ci si trova di fronte a uno spazio completamente rivestito di , che raffigurano personaggi ed episodi delle Sacre Scritture. Lo stupore deriva anche dal fatto che la geometria della struttura architettonica non corrisponde a quella esterna: i quattro bracci della croce greca sono coperti internamente da volte a botte e da una cupola nella parte centrale più alta. Le che precedono le lunette sono decorate con motivi floreali, geometrici e astratti, realizzati con tessere di numerosi colori (rossi, arancioni, gialli, azzurri, verdi e così via) disposte in modo da creare sfumature; lo sfondo blu scuro dà grande risalto al cromatismo variegato. mosaici colorati e scintillanti volte a botte 3 La simula un su cui spiccano le stelle, che aumentano di dimensione a mano a mano che si allontanano dalla croce d’oro posta nel centro. Ai quattro angoli si trovano i simboli degli evangelisti. cupola cielo blu intenso    >> pagina 125  LA LUNETTA DEL BUON PASTORE In una delle viene raffigurata la scena del Buon Pastore, ambientata in uno spazio aperto: qui lo studio della tridimensionalità è dato sia dalla superficie rocciosa , sia dalle differenti altezze delle rocce collocate su piani diversi. Sulle rocce sono disposte le pecore che, seppur rappresentate in posizioni e direzioni varie, volgono tutte lo sguardo a Gesù, il loro Pastore. Cristo, al centro , è seduto su una roccia a gradini. La figura non è disposta frontalmente; il suo sguardo e la sua attenzione sono rivolti a tutto il suo gregge, ovvero alla comunità dei suoi fedeli. L’aureola dorata che circonda il capo di Gesù, conferendogli una dimensione divina, sembra confondersi con l’alta croce in cui egli trova sostegno. Nell’immagine vi è una predominanza di , le cui sfumature rendono le figure più plastiche e contribuiscono a dare profondità spaziale a tutta la scena. lunette in primissimo piano in primo piano colori chiari