IL GOTICO ...Duccio di Buoninsegna L’importanza della linea Come accade per molti artisti del Duecento, conosciamo pochi dettagli della vita di (1260 ca.-prima del 1319): sappiamo che nel 1285 gli viene commissionata una grande d’altare per una chiesa fiorentina e questo ci fa intuire che doveva essere un pittore già affermato nella sua patria, . Nella città toscana nel Duecento era ancora viva una ricca tradizione bizantina: Duccio è la prima personalità di spicco della pittura senese che, pur continuando a dipingere in modi vicini all’arte bizantina, crea un linguaggio nuovo, destinato a caratterizzare a lungo l’arte della sua città. Le sue opere si distinguono per gli accostamenti di , per la che delimita i contorni, per l’uso dell’ preziosamente decorato. Duccio di Buoninsegna pala Siena colori raffinati e brillanti linea elegante oro CONCETTO CHIAVE Con il fiorentino e il senese la pittura si allontana dalla tradizione bizantina. Cimabue Duccio Una Maestà per Siena Questa grande pala ( ), dipinta su entrambi i lati, era destinata all’altare maggiore del Duomo di Siena per celebrare la Vergine e i santi protettori della città in occasione di una vittoria militare. L’opera presenta una struttura simile alla di Cimabue: una Madonna in trono circondata da angeli e santi. La composizione però è molto diversa: l’attenzione non è sulle masse e sui corpi, ma sulle linee eleganti dei contorni e sui delicati contrasti tra i colori che spiccano sul fondo oro. Le aureole e alcuni dei mantelli sono decorati con una preziosa , sorta di timbri a motivi geometrici e floreali. Il presenta, in , scene della vita e della Passione di Cristo: a differenza della composizione sul fronte, molto statica e solenne, qui le scene raccontano con la storia sacra, tra esterni e interni minuziosamente descritti. 1 Maestà lavorazione a punzoni retro 26 riquadri vivacità , 1308-1311, fronte e retro, tempera su tavola, 211x426 cm. Siena, Museo dell’Opera Metropolitana del Duomo. 1 Maestà Alla scena della , che rappresenta il momento culminante della Passione, è riservato uno spazio doppio rispetto agli altri episodi della facciata posteriore. L’isolamento delle croci contro lo sfondo dorato sottolinea la drammatica solitudine di Cristo. Crocifissione