IL QUATTROCENTO VISITA GUIDATA >> analisi d’opera Filippo Brunelleschi La cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze 1420-1436 Firenze, Santa Maria del Fiore Opera del Duomo di Firenze Datazione Collocazione Committenza LA STORIA Nel 1418 viene bandito un concorso pubblico per la realizzazione della cupola del , impresa sino a quel momento rimasta incompiuta a causa delle difficoltà tecniche che comportava. Il concorso in realtà non ha vincitori, ma Brunelleschi comincia a recarsi a Roma, cercando nei monumenti antichi soluzioni tecniche per innalzare una copertura così alta: studia in particolare il Pantheon, che presenta la più grande cupola mai realizzata in Occidente. Ottiene così l’incarico e nel 1436 la cupola viene finalmente conclusa. Duomo di Firenze , , 1416, marmo. Firenze, Duomo. Andrea di Lazzaro Cavalcanti Ritratto di Filippo Brunelleschi IL SOGGETTO La cupola domina tutto il paesaggio fiorentino ed è divenuta il simbolo non solo della città di Firenze ma del primo Rinascimento in generale, oltre che fonte di ispirazione per tutta l’architettura a venire. Con i suoi 114,5 metri di altezza, compresa, è tuttora la più grande cupola in muratura esistente al mondo. lanterna , particolare, prima metà del XV secolo, disegno. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale. Argano di Brunelleschi mosso da un cavallo L’opera racconta La cupola poggia su un tamburo a pianta ottagonale rivestito di marmi policromi che formano decorazioni geometriche. In ogni faccia dell’ottagono si apre una finestra circolare che ha la funzione di illuminare l’interno della chiesa. Asset ID: 315 ( ) sta-vidrac-la-cupola-di-santa-mar170.mp4 1 Esternamente la cupola è divisa da bianchi di marmo di Carrara in , detti anche per la loro forma. Ogni spicchio è rivestito da tegole di colore rosso: il contrasto cromatico fra il bianco e il rosso rende visibile la costruzione anche da molto lontano. Essa si chiude con la , e questa culmina infine con una grande sopra la quale è disposto un globo che sostiene una croce. costoloni otto spicchi vele lanterna guglia 2 Il progetto è rivoluzionario perché presenta una , costituita da due cupole, una interna più spessa, di sostegno, e una esterna più sottile, che alleggerisce il peso della struttura rendendola più stabile. Tra le due, è presente uno spazio praticabile che permette di raggiungere la lanterna. cupola a doppia calotta 3 La difficoltà incontrata da Brunelleschi, e da altri architetti prima di lui, consisteva nel realizzare un ponteggio tradizionale, alto quanto il tamburo, che fosse abbastanza stabile da sostenere sia la cupola in fase di realizzazione sia i materiali necessari per la sua costruzione. Fu così che egli progettò un che poggiavano direttamente, attraverso un gioco di incastri, sulla struttura stessa e che si potevano spostare mentre si procedeva con la costruzione. sistema di ponteggi mobili 4 La disposizione dei mattoni della cupola di sostegno, inoltre, assicura stabilità alla costruzione, perché ogni mattone scarica il proprio peso sul mattone sottostante, fino ad arrivare all’ultimo, che scarica il peso sulla base di appoggio, cioè sul tamburo. In questo modo la cupola si sorregge da sola a mano a mano che viene eretta. a spina di pesce