IL QUATTROCENTO          VISITA GUIDATA >> analisi d’opera Masaccio Il tributo LA STORIA L’opera viene commissionata da Felice Brancacci, uno dei più potenti mercanti e uomini politici fiorentini del Quattrocento, per la cappella di famiglia, collocata all’interno della . Chiesa di Santa Maria del Carmine 1425 ca. affresco Firenze, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci Felice Brancacci Datazione  Tecnica  Collocazione  Committenza  IL SOGGETTO fa parte di un ciclo di affreschi che hanno come soggetto la vita di san Pietro. Raffigura l’episodio del Vangelo di Matteo in cui Gesù suggerisce a Pietro di andare a pescare: nella bocca del pesce che cattura, l’apostolo trova una moneta da consegnare al gabelliere per pagare la tassa richiesta all’ingresso della città di Cafarnao. Il tributo L’opera racconta La scena è ambientata all’interno di un dove compaiono la terra brulla e gli alberi spogli, mentre sullo sfondo nubi minacciose fanno da cornice ad alte montagne. Il tutto è inserito in un il cui punto di fuga coincide con il volto di Gesù. La profondità dello spazio è sottolineata anche dal sapiente uso del colore: le montagne diventano più chiare a mano a mano che si allontanano dalla nostra vista e il ricrea la consistenza plastica delle nuvole, cioè riesce a ricrearne la tridimensionalità in modo illusionistico. La luce che proviene da destra, dalla finestra della cappella, crea ombre lunghe che si proiettano sulla sinistra. I sono rappresentati, grazie all’uso della prospettiva, in un unico riquadro senza che l’opera risulti frammentata. paesaggio realistico quadro prospettico chiaroscuro tre momenti in cui si svolge la scena  Asset ID: 317 ( )  sta-vidrac-il-tributo-masaccio190.mp4 1 del dipinto, in primo piano, si trova , intorno al quale sono disposti a semicerchio i dodici apostoli. Di fronte a lui, in primissimo piano e di spalle, apre la mano sinistra con il palmo all’insù in segno di richiesta di denaro mentre con la destra mostra la porta di ingresso alla città. Gesù, a sua volta, indica a il lago di Tiberiade. La centralità dei personaggi è messa in evidenza dalla cromia degli abiti, i cui panneggi fanno risaltare le pose e i volumi dei corpi. Al centro Gesù il gabelliere Pietro 2 Un secondo momento della storia si svolge nella parte del dipinto, dove, in secondo piano, accanto al lago increspato da piccole onde, , con la veste sollevata e il mantello poggiato a terra, apre la bocca del pesce per prendere la moneta. sinistra Pietro inginocchiato 3 La terza scena è collocata nella parte del dipinto, dove, in primissimo piano, il tributo al gabelliere. Alle spalle dell’uomo sono collocati i tre gradini che immettono nella città. destra Pietro paga