IL CINQUECENTO L’ E LA del Cinquecento ARTE STORIA Nel corso del Cinquecento le grandi potenze europee sono impegnate in che hanno come obiettivo l’espansione territoriale e la sottomissione di altri Paesi, prima fra tutti l’Italia, all’epoca suddivisa in tanti piccoli Stati e Ducati. Il territorio italiano diventa così luogo di scontri: l’episodio più grave è il del 1527 da parte delle truppe dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, che devastano la città. continue guerre Sacco di Roma L’arte della Controriforma Agli inizi del secolo comincia a diffondersi un atteggiamento di critica nei confronti della corruzione e del potere politico del clero cattolico: il tedesco rende pubbliche le proprie Tesi contro la Chiesa di Roma in nome di un ritorno a una religiosità più intima e pura. Nasce così la protestante. La Chiesa risponde con la : dal 1545, a seguito del , si impegna a contrastare l’immoralità dei suoi membri, ma definisce anche indirizzi in ambito artistico e culturale. Stabilisce elenchi di libri proibiti, chiede che le immagini siano semplici e coinvolgenti, vieta di rappresentare i corpi nudi. Martin Lutero Riforma Controriforma Concilio di Trento Nuovi orizzonti, nuovi soggetti Dopo la scoperta dell’America si moltiplicano i viaggi di esplorazione, che portano a circumnavigare il globo e a scoprire nuove terre, come il Messico e il Perù. In Europa giungono animali, piante e oggetti fino ad allora sconosciuti. Lo scienziato polacco dimostra poi che la Terra non è al centro dell’universo, scardinando una certezza che durava da secoli. Ogni valore è in crisi, ma le conoscenze avanzano, anche a causa di questi mutamenti. Copernico I grandi maestri del secolo Nel Cinquecento l’Italia è ancora la grande protagonista della scena culturale europea. L’arte del Rinascimento raggiunge in questo secolo i massimi livelli, dando vita a forme sempre più armoniche, monumentali e grandiose, grazie anche ai tre più grandi maestri della storia dell’arte: , e . Essi, ognuno con uno stile personale, autonomo e inconfondibile, eserciteranno una profonda influenza sugli artisti a loro contemporanei e su quelli dei secoli a venire. Leonardo Michelangelo Raffaello , , 1490 ca., penna e matita su carta. Venezia, Gallerie dell’Accademia. Leonardo da Vinci Uomo vitruviano  >> pagina 233  Architettura e scultura: si riparte dai modelli classici In tutte le corti d’Italia e d’Europa l’architettura ha un grande sviluppo: si continuano a studiare i sistemi costruttivi degli edifici antichi e si propongono innovazioni tecniche e stilistiche. è al centro di questo fermento: è qui che vengono edificate grandi chiese, con ampie volte e cupole, prima fra tutte la , simbolo della cristianità nel mondo. Compaiono molti edifici a pianta centrale, sormontati da una cupola, sul modello dell’antico Pantheon. Le piazze si arricchiscono di fontane ornate di imponenti sculture, che “dialogano” con gli spazi urbani. Vengono edificati numerosi palazzi nelle più importanti città e si diffonde l’abitudine di costruire grandi , immerse nella quiete della campagna. Si presta grande attenzione ai , con fontane e statue. Lo studio dell’antichità classica rimane un punto di riferimento anche nella scultura: le statue che le ricerche della riportano in luce divengono un modello per tutta la produzione artistica. Gli scultori rendono con ricchezza di particolari il corpo umano e la muscolatura. Roma Basilica di San Pietro ville suburbane giardini nascente archeologia , , 1513-1515 ca., marmo. Roma, Chiesa di San Pietro in Vincoli, Tomba di Giulio II. Michelangelo Mosè La pittura, tra disegno e colore Nel Cinquecento si delineano due scuole di pittura: quella fiorentina e quella veneta. I danno corpo alle figure attraverso il , cioè tramite la linea che marca il contorno; i Giorgione e Tiziano, seguiti poi dai più giovani Veronese e Tintoretto, danno vita a una scuola basata sul , secondo la lezione di Giovanni Bellini, creando effetti di profondità e di tridimensionalità attraverso la “pittura tonale”. pittori fiorentini disegno maestri veneti colore , , 1537-1540 ca., olio su tavola trasferito su tela. Parigi, Museo del Louvre. Rosso Fiorentino Pietà Gli artifici del Manierismo Nella seconda metà del Cinquecento gli artisti reinterpretano la “maniera perfetta” dei tre grandi del secolo nell’ambito di una tendenza detta . Questo stile, nato in un clima di incertezza politica, culturale e religiosa, non aspira più agli ideali di armonia del primo Rinascimento, ma esprime una tensione drammatica: usa colori accesi, pose contorte e non naturali, che sfidano la gravità, forme allungate dei corpi ed espressioni esasperate. Manierismo L’Europa a metà del Cinquecento Fissa i concetti Che cosa si intende con i termini Riforma e Controriforma? Chi sono i tre grandi maestri del Cinquecento? Per quali elementi si differenziano le due scuole di pittura nate nel Cinquecento? Quali sono le caratteristiche del Manierismo?