IL SETTECENTO          VISITA GUIDATA >> analisi d’opera La Cappella Sansevero 1590, 1700 Giovanni Francesco e Raimondo di Sangro Datazione  Collocazione  Napoli Committenza  LA STORIA La cappella viene fatta costruire nel 1590 da Giovanni Francesco di Sangro con il duplice scopo di ospitare le spoglie dei propri familiari e di celebrarne il prestigio. Nel 1700 il principe Raimondo di Sangro decide di rivederne il progetto, in vista di un ampliamento. IL SOGGETTO Raimondo di Sangro non è solo il committente, ma anche l’ideatore dell’intero ciclo decorativo della cappella. Le decorazioni pittoriche e scultoree e i temi rappresentati esprimono appieno, attraverso un complesso , gli e del committente. sistema di simboli interessi scientifici culturali L’opera racconta La Cappella Sansevero è caratterizzata da un soffitto a volta completamente in modo da dare l’idea di uno spazio illusorio e appare riccamente decorata, come tipico del Rococò; presenta una pianta rettangolare costituita da un’unica navata, ai lati della quale sono collocati archi a tutto sesto, scanditi da grandi statue, che immettono nelle piccole cappelle laterali, dove si trovano le tombe. affrescato  Asset ID: 326 ( )  sta-vidrac-la-cappella-sansevero280.mp4 1 Al centro della , la statua del precede il maestoso . La pavimentazione in origine era costituita da un disegno geometrico tanto articolato da farla sembrare un labirinto, di cui oggi purtroppo rimane solo una piccola traccia. navata Cristo velato altare 2 Le numerose sculture che si trovano all’interno della cappella, tutte di altissimo livello formale e contenutistico, sono opera di diversi artisti. Per esempio la statua allegorica del , scolpita da Francesco Queirolo, raffigura un uomo in piedi che, con l’aiuto di un angelo, tenta di districarsi da una rete che lo avvolge quasi completamente. Liberandosi dalle maglie che lo intrappolano, potrà giungere alla libertà e, simbolicamente, alla verità. Disinganno    >> pagina 313  IL CRISTO VELATO Il capolavoro scultoreo della cappella è il , uno tra gli esempi più alti della scultura di ogni tempo, realizzato nel 1753 da , un giovane artista napoletano. Il corpo di Cristo, con la testa leggermente piegata verso destra e sostenuta da due alti cuscini, è adagiato su un morbido materasso, poggiato a sua volta su un basamento dalla forma irregolare. Il volto scarno e il corpo magro, nel quale affiorano le ossa del costato, sono i segni evidenti della sofferenza provata. Cristo è coperto da un sudario, che ne riveste completamente il corpo senza cancellarne le forme; il telo è infatti un , realizzato con tecnica sapiente, tanto che noi non “sentiamo” la pesante freddezza del marmo ma “tocchiamo” con lo sguardo la morbida trasparenza della stoffa sottile. Ai piedi di Cristo è collocata la corona di spine, simbolo della Passione. Cristo velato Giuseppe Sammartino capolavoro di abilità scultorea , , 1753, marmo, 70x180cm. Napoli, Museo Cappella Sansevero. Giuseppe Sammartino Cristo velato