L’OTTOCENTO William Turner Il pittore William Turner (Londra 1775-Chelsea 1851) si forma studiando il disegno, la geometria, la prospettiva. A partire da questo bagaglio tecnico di alto livello, elabora rapidamente uno stile del tutto originale grazie al suo personale interesse per la e lo , soggetti principali delle sue opere, e ai numerosi viaggi che lo portano nelle maggiori città europee, dove ammira i capolavori dei grandi maestri. natura spazio urbano CONCETTO CHIAVE I di Turner non hanno contorni definiti, ma sono di e . paesaggi sfumature luce colori Una pittura di luce e colori Nella rappresentazione della natura, Turner alterna dipinti in cui raffigura eventi drammatici come mari in tempesta o bufere di neve, a opere che celebrano la serenità e la pace della campagna. Le architetture dei suoi scenari di città perdono la loro concretezza nella luce che le avvolge: i e le linee degli edifici si trasformano in macchie di colore, che trasmettono sensazioni altalenanti, a volte di felicità e armonia, a volte di vivacità frenetica, a volte di terrore nei confronti delle forze della natura. Nel dipinto ( ), per esempio, una diventa la protagonista della tela. Scompaiono il disegno e il soggetto, ossia la raffigurazione dettagliata di un paesaggio riconoscibile: restano che rendono l’atmosfera di nebbia, vento e bufera, un istante prima che si scateni la tempesta. contorni si sfaldano Il Tamigi sotto il ponte di Waterloo 1 tempesta chiazze intricate di colore , 1830-1835, olio su tela, 113x145 cm. Londra, . 1 Il Tamigi sotto il ponte di Waterloo Tate Britain I riflessi di Venezia L’artista ha dedicato moltissimi disegni e dipinti a Venezia, rapito dalla dimensione originalissima di questa città, sospesa fra acqua e cielo. Nel dipinto intitolato ( ), l’obiettivo principale di Turner è rendere con efficacia sulla tela i fra le pietre e i canali della città. Gli edifici simbolo di Venezia, qui raffigurata dal canale della Giudecca verso la località di Fusina, sulla terraferma, sono appena riconoscibili, come apparizioni fantasmagoriche in un’atmosfera chiara e luminosa, dove la laguna e il cielo sono quasi una cosa sola. La pennellata disgrega le forme, le dissolve perché l’intento di Turner non è quello di descrivere minuziosamente il paesaggio, ma di restituire sulla tela le sue sensazioni e impressioni. San Benedetto, verso Fusina 2 giochi di luce , 1843, olio su tela, 62,2x92,7 cm. Londra, Tate Britain. 2 San Benedetto, verso Fusina