L’OTTOCENTO          VISITA GUIDATA >> analisi d’opera Claude Monet La Cattedrale di Rouen, effetto mattina 1894 olio su tela 106,1x73,9 cm Boston, Datazione  Tecnica  Dimensioni  Collocazione  Museum of Fine Arts LA STORIA L’opera appartiene a una , realizzate tra il 1892 e il 1894, che mostrano altrettante versioni della Cattedrale di Rouen, colta in diverse ore del giorno e in diverse stagioni. Attraverso la raffigurazione ripetuta dello stesso soggetto, Monet vuol mostrare come la percezione e l’impressione che se ne ha siano diverse a seconda del momento, cioè al . Per realizzare questo progetto, il pittore affitta una stanza con un balconcino che guarda la facciata della chiesa. serie di 31 tele variare delle condizioni della luce , 1892, olio su tela, 100,2x65,4 cm. Parigi, Musée d’Orsay. La Cattedrale di Rouen, tempo grigio IL SOGGETTO Protagonista della tela è Notre-Dame di Rouen, una delle più antiche cattedrali del Gotico francese. Monet sceglie questa chiesa come soggetto perché i numerosi elementi architettonici – torri, pinnacoli, archi rampanti – che si staccano dalla facciata creano infiniti giochi di ombreggiature e risultano quindi interessanti per studiare le variazioni di luce sugli oggetti. , 1893, olio su tela, 107x73 cm. Parigi, Musée d’Orsay. La Cattedrale di Rouen in pieno sole L’opera racconta Nella sua serie, Monet ritrae la cattedrale sempre dallo stesso punto di vista, leggermente angolato, mentre le inquadrature proposte sono due: una ravvicinata, che si concentra sul portale, e l’altra più distante, come quella qui riprodotta, che inquadra lo e di una delle due torri. scorcio della facciata  Asset ID: 331 ( )  sta-vidrac-la-cattedrale-di-rouen330.mp4 1 Accanto alla torre, si scorgono i affacciate sulla piazza, elemento usato da Monet per permetterci di comprendere le maestose dimensioni dell’edificio. La cattedrale, avvolta in una luce azzurrognola, è immersa nella : questo non ci permette di coglierne i particolari, ma ci fa intuire sulla destra le grandi strombature del , che appare come una chiara macchia indistinta. tetti delle case foschia del mattino portale 2 Sopra di esso, la luce disegna la con le sue decorazioni e, immediatamente dietro, il , un cerchio buio, carico d’ombra, non certo brillante e ricco di colori come apparirebbe se lo vedessimo in piena luce. cuspide centrale rosone 3 Ancora più in alto, si intuiscono le , che si inseriscono, attraverso le pennellate veloci che caratterizzano tutto il dipinto, nel resto della facciata. nicchie con le statue 4 l’alta sembra schiarirsi e perdere consistenza a mano a mano che sale verso il cielo, nella luce dorata del primo mattino. Non si distinguono le molteplici decorazioni scultoree che abbelliscono l’alta guglia. Il colore viene steso per piccole pennellate veloci e le ombre sono rese attraverso toni scuri senza l’utilizzo del nero. Sulla sinistra torre Il dipinto, avvolto in un’atmosfera quasi materica, ci vuole mostrare l’impressione della che gradualmente prende forma e si definisce attraverso la luce azzurrognola del mattino, appena rischiarata dai piccoli tocchi gialli della luce del sole. “nascita” della cattedrale