L’OTTOCENTO          VISITA GUIDATA >> analisi d’opera Paul Gauguin Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? LA STORIA Gauguin dipinge quest’opera a Tahiti, al rientro da un viaggio a Parigi. L’artista si trova in uno stato d’animo di angoscia e prostrazione profonde, dovute a questioni professionali e a gravi problemi familiari. 1897-1898 olio su tela 139x374,6 cm Boston, Datazione  Tecnica  Dimensioni  Collocazione  Museum of Fine Arts IL SOGGETTO L’opera rappresenta , che viene descritto con dovizia di particolari. Il pittore stesso sostiene, in una lettera indirizzata a un amico, di “aver messo nel dipinto tutta la sua energia”. È anche per questo motivo che il dipinto viene considerato il testamento artistico e spirituale di Gauguin: raffigura la sua personale visione del mondo e la ricerca delle risposte ai grandi interrogativi della vita che compaiono nel titolo. il ciclo della vita L’opera racconta Il dipinto, realizzato su tela di sacco grezza e nodosa, si sviluppa in senso orizzontale e, secondo le indicazioni di Gauguin, va letto . L’opera è ambientata in un paesaggio naturale tipicamente polinesiano, da molti paragonato all’Eden, in cui tutti gli elementi naturali, privi di corporeità, sono disposti in uno spazio bidimensionale. da destra verso sinistra  Asset ID: 333 ( )  sta-vidrac-da-dove-veniamo-chi-si350.mp4 1 Agli angoli superiori si vedono che, sempre secondo l’artista, evocano i fondi dorati degli antichi affreschi: in quella di sinistra compare il titolo del dipinto, in quella di destra la firma. due macchie gialle 2 Partendo da si incontra un gruppo di figure che rappresenta la : un cane vigila attento su tutta la scena, che mostra un bambino profondamente addormentato vegliato da tre giovani donne sedute, due delle quali rivolte verso l’osservatore e l’ultima di spalle. destra nascita 3 sono rappresentate le attività di sostentamento (la raccolta della frutta, la cura dei figli) che caratterizzano l’ : una giovane sta cogliendo un frutto, lo stesso che mangia il bambino seduto vicino a lei, con accanto due gatti e una capra. Più spostate verso lo sfondo, due figure femminili camminano in ombra, profondamente immerse in una conversazione: rappresentano i misteri e le difficoltà della vita. Un’altra donna accoccolata e rappresentata di spalle volge loro lo sguardo. Al centro età matura 4 Dietro la capra si trova un polinesiano su un piedistallo, simbolo di religiosità, mentre alla sua stanno una giovane donna semidistesa e un’ accovacciata, dipinta con un colore bruno, che tiene la testa tra le mani, quasi ad attendere la propria fine con rassegnazione; di fronte a lei un grande rappresenta, secondo Gauguin, l’“inutilità delle parole”. idolo sinistra anziana uccello bianco I sono usati simbolicamente per trasfigurare la realtà; a prevalere nello sfondo sono i blu e i verdi nelle loro varie tonalità che creano forti con gli arancioni e i gialli dei corpi. La mancanza di effetti chiaroscurali conferisce all’opera una calma dimensione ideale. colori forti e decisi contrasti cromatici