IL PRIMO NOVECENTO Amedeo Modigliani Il pittore e scultore (Livorno 1884-Parigi 1920) lascia l’Italia nel 1906 per stabilirsi a Parigi, nel quartiere di Montmartre, dove comincia a frequentare l’effervescente mondo artistico parigino, senza tuttavia aderire a nessuno dei movimenti delle avanguardie. Nonostante questa sorta di distacco, nella sua arte si riconoscono sia influenze di artisti del suo tempo, in particolare di Cézanne, sia richiami all’arte primitiva e nera. Amedeo Modigliani CONCETTO CHIAVE I volti e i , gli e i colori piatti di Modigliani. colli allungati occhi senza pupille Uno stile inconfondibile La pittura di Modigliani è caratterizzata da uno stile molto riconoscibile, che si esprime pienamente nel ritratto della sua compagna Jeanne ( ): la figura ha una , evidente soprattutto nel collo e nelle mani; gli sono , ma privi di pupille; una marcata nera segna e contiene le forme; i sono , con pochi effetti di chiaroscuro. L’artista crea così immagini a due dimensioni, semplici, quasi fuori dal tempo, vicine all’essenzialità dell’arte primitiva africana che il pittore osserva nei musei parigini. 1 forma allungata occhi a mandorla linea di contorno colori piatti , 1918, olio su tela, 101x65,7 cm. Pasadena (Stati Uniti), Norton Simon Museum. 1 Jeanne Hébuterne seduta con il braccio sulla spalliera Gli , dipinti di azzurro, conferiscono al dipinto un effetto evocativo, come se la figura fosse assorta nei propri pensieri, avvolta in una dimensione sospesa. occhi Il ritratto di un amico Modigliani ha avuto una vita breve e sfortunata, segnata dalla malattia e dalla povertà: solo dopo la morte la sua pittura è stata amata per la sua originalità ed eleganza. Tra i pochissimi ad apprezzarlo in vita è stato il collezionista Paul Guillaume, che Modigliani ritrae seduto e vestito di nero ( ). La posizione è innaturale, con la figura inclinata sulla sedia, la mano sullo schienale. Il volto è delineato per pochissimi tratti essenziali: l’uomo sembra avere un solo occhio, quello con cui guarda il mondo esterno, mentre l’altro, che pare spento verso la realtà, è l’ , con cui Guillaume guarda in se stesso. Alle spalle dell’uomo ci sono il suo nome e la data del quadro, al di sotto della mano destra c’è invece la firma del pittore: la e la , come la linea nera di contorno, diventano elementi grafici essenziali del dipinto. 2 occhio interiore calligrafia scrittura , 1916, olio su tela, 81x54 cm. Milano, Museo del Novecento. 2 Ritratto di Paul Guillaume