L’ARTE CONTEMPORANEA Lucio Fontana Nella sua lunga carriera l’artista (Rosario 1899-Comabbio, Varese 1968), nato in Argentina da una famiglia italiana, utilizza numerose tecniche, mostrando un’originalissima creatività. Dopo una formazione tradizionale all’Accademia di Brera a Milano, già dai primi anni Trenta aderisce all’Astrattismo. La sua opera assume un risalto internazionale dopo la fine della Seconda guerra mondiale, grazie all’elaborazione di una , teorizzata in un importante testo dal titolo (1947). Secondo l’artista, l’arte non deve essere confinata ai limiti della tela o della materia, ma deve allargare il suo orizzonte e il suo “spazio”, grazie a nuove forme e tecniche espressive. Nelle sue opere Fontana cerca così di dare corpo a questi concetti complessi, associando lo spazio al . Lucio Fontana nuova concezione dello spazio Movimento spaziale concetto di infinito CONCETTO CHIAVE Fontana la superficie delle tele per rappresentare lo . taglia spazio infinito Le ferite sulle tele Questa poetica artistica si realizza con chiarezza in una serie di quadri che hanno tutti lo stesso titolo: ( ). Sulla superficie delle tele, dipinte in modo uniforme con colori forti, Fontana realizza . Con il passare degli anni, le tele diventano superfici pure e monocrome, e i segni si fanno sempre più netti e precisi. Tagliare e forare la tela è per l’artista un modo per far fluire lo spazio attraverso il quadro, che nella concezione di Fontana cessa quindi di essere una semplice superficie bidimensionale, limitata nel tempo e nello spazio, per dilatarsi verso il mondo circostante e l’infinito. Con queste “ferite”, l’artista “cattura” e nel momento in cui passa attraverso gli squarci. Per rafforzare tale sensazione, Fontana mette dietro il taglio o il foro una garza nera, così da oscurare l’eventuale parete a cui il quadro è appeso. Concetto spaziale 1 tagli e fori rende visibile lo spazio infinito , 1959. Collezione privata. 1 Concetto spaziale Il ritratto di New York in fogli di rame Con il procedere della sua carriera, Fontana mescola i materiali e approda a , in cui si intrecciano pittura e scultura: nel trittico . ( ) accosta tre fogli di rame, graffiati intenzionalmente e attraversati da lunghi squarci verticali. Il risultato è una raffigurazione totalmente astratta, che usa solo il materiale e il gesto artistico come forma di espressione, ma la verticalità della raffigurazione fa riferimento a ciò a cui allude il titolo: gli alti grattacieli di New York. forme miste Concetto spaziale New York 10 2 , 1962, rame con lacerazioni e graffi, 94x234 cm. Milano, . 2 Concetto spaziale. New York 10 Fondazione Lucio Fontana