L’ARTE GRECA >> L’arte ellenistica L’Ellenismo Nel IV secolo a.C. la Grecia entra a far parte dell’impero di Alessandro Magno e viene in contatto con le tradizioni del mondo mediterraneo e asiatico; da questo incontro nasce una nuova cultura, più “internazionale”: l’Ellenismo. La , ormai unificate sotto l’imperatore Alessandro, porta a un diffuso che si riflette anche nelle arti. Agli artisti non interessa più rappresentare la prestanza fisica, l’armonia e la bellezza delle forme: prevale la volontà di mostrare gli aspetti psicologici più intimi dell’essere umano, dando spazio all’ , spesso malinconici o drammatici. Un altro aspetto dell’arte di questo periodo è il cosiddetto “ ”, ossia lo sforzo continuo da parte degli artisti di dimostrare una grande bravura tecnica nel realizzare composizioni complesse. crisi politica delle città-stato pessimismo espressione di emozioni e sentimenti virtuosismo CONCETTO CHIAVE La resa dei e il sono le cifre stilistiche dell’arte ellenistica. sentimenti virtuosismo La Vittoria ad ali spiegate La scultura della Nike di ( ) è un perfetto esempio di virtuosismo: le vesti di marmo della dea Nike (la Vittoria), mosse dal vento, sembrano vere, così come le piume delle ali gonfiate dall’aria. Entrambi questi elementi vogliono rendere l’effetto di una donna appena arrivata in volo sulla prua di una nave. Il sembra aderire alle forme della dea, come se fosse schiacciato contro il corpo dal volo rapido. Le grandi ali aperte in volo, così come il passo ampio, sottolineato dalle lunghe gambe, danno alla statua un evidente , come se l’artista fosse riuscito a immortalare nel marmo un preciso istante. Samotracia 1 tessuto del vestito senso di movimento , 190 a.C. ca., marmo e calcare, h 245 cm. Parigi, Museo del Louvre. 1 Nike di Samotracia Dèi contro giganti sull’altare di Pergamo Sintetizzano bene l’arte del periodo anche i rilievi che decoravano un grande altare fatto costruire nel II secolo a.C. dal re di Pergamo (antica città dell’attuale Turchia), e dedicato a Zeus e ad Atena ( ). L’altare – oggi conservato in un – sorgeva su una grande base di marmo a gradini, al centro di un portico colonnato; vi si arrivava salendo un immenso scalone. L’alto zoccolo al di sotto dell’altare vero e proprio è decorato con un lungo 120 metri, sul quale è raffigurata una , ossia una violenta lotta tra dèi e giganti. L’artista rende con vivacità le diverse emozioni dei giganti sconfitti e insieme dimostra una grande abilità nello scolpire il marmo e nel rappresentare molte figure intrecciate tra loro nella lotta. 2 museo di Berlino fregio a rilievo Gigantomachia , 190-160 a.C., marmo e calcare, dimensioni originarie 36,4x34,2 m. Berlino, Musei Statali, Pergamonmuseum. 2 Altare di Pergamo