L’ARTE ETRUSCA E ROMANA L’ E LA di Etruschi e Romani ARTE STORIA Il mondo etrusco: l’arte dei vivi e dei morti Gli Etruschi sono la più importante popolazione insediata in Italia a partire dal IX secolo a.C. Provenienti forse dall’odierna Turchia, si stanziano nella zona compresa tra la Toscana, l’Umbria e il Lazio – chiamata dai Romani Etruria – e arrivano a espandersi, nel periodo di maggiore prosperità, fino alla Pianura Padana e alla Campania. Le città etrusche, molto simili alle , sono tra loro indipendenti, ma si riconoscono appartenenti a un unico popolo per lingua, cultura e religione. Abili artigiani, gli Etruschi sono protagonisti di un’eccezionale , soprattutto per quanto riguarda la pittura e la scultura (in bronzo, ceramica e terracotta), come testimoniano i numerosi reperti giunti fino a noi. Gli Etruschi sono e credono nella vita oltre la morte: ciò spiega la cura con cui sono costruite le necropoli, ossia le “città dei morti”, e con cui vengono decorate e affrescate le tombe. La conquista romana, a partire dal III secolo a.C., pone fine all’autonomia delle città etrusche e ne cancella progressivamente la cultura, che diviene sempre più simile a quella di Roma. póleis fioritura artistica politeisti , , 530 a.C., pittura murale. Tarquinia (Viterbo). Arte etrusca Piangenti alla porta dell’Ade I Romani, dalla monarchia all’impero Roma viene fondata, secondo la tradizione, nell’VIII secolo a.C. sulle rive del fiume Tevere. La storia romana si divide in tre periodi fondamentali: la monarchia, la repubblica e l’impero. Durante la Roma è governata da re, alcuni dei quali di origine etrusca; a partire dal 509 a.C. viene trasformata in , una forma di governo che prevede la divisione dei poteri tra più persone. In questo periodo i Romani espandono il loro dominio e conquistano i territori intorno al Mediterraneo; le ingenti ricchezze che ne derivano diventano la causa scatenante di una serie di lotte interne. Dopo anni di guerre civili, nel 27 a.C. Ottaviano Augusto pone fine agli scontri interni, portando la pace in tutto il territorio romano e concentrando tutto il potere nelle sue mani. Nasce così l’ . Nel periodo imperiale i territori conquistati, che vanno dalla Gallia alla Britannia, dalla Spagna all’Africa settentrionale, dalla Germania fino al mar Nero, vengono suddivisi in province per essere meglio controllati e governati. Nel 395 d.C., a causa di una grave crisi politica, l’impero viene diviso in due parti, quello d’Oriente e quello d’Occidente: quest’ultimo termina nel 476 d.C., quando l’imperatore Romolo Augusto viene deposto dal barbaro Odoacre. monarchia repubblica impero , Arco di Costantino, 315 d.C. Roma. Arte romana >> pagina 85 Roma e l’eredità greca ed etrusca I Romani hanno spesso ammirato la cultura dei popoli conquistati e ne hanno saputo trarre numerosi spunti, rielaborandoli poi in modo autonomo. Hanno per esempio assimilato molti aspetti della cultura etrusca e di quella greca. Da quest’ultima hanno ereditato le divinità, la filosofia, la medicina, la scienza e in particolare l’arte. È grazie alle realizzate da scultori romani che oggi possiamo ammirare tante statue greche andate perdute. copie di opere , , da un modello del 27 a.C. ca. Città del Vaticano, Musei Vaticani. Arte romana Augusto di Prima Porta L’arte romana al servizio della città Anche se accordano grande importanza alle arti e alla cultura, i Romani non perdono mai di vista lo : la grandezza della loro civiltà si deve soprattutto alle opere di pubblica utilità. Essi infatti, dovendo organizzare e controllare un vastissimo territorio, costruiscono strade, ponti, acquedotti, fognature ed edifici per lo svago e il benessere della cittadinanza, come terme, templi, anfiteatri; non solo a Roma, ma in tutti i territori dell’impero, dove fondano numerose città. L’arte romana è anche uno della potenza di Roma: per ricordare e onorare le vittorie dell’esercito e dei suoi condottieri, vengono eretti in tutte le province archi di trionfo, statue equestri e alte colonne istoriate, cioè scolpite con sequenze di scene che raccontano un evento, una battaglia, una guerra. Ovunque il narra al popolo, nel dettaglio, le imprese militari di Roma. In età imperiale, i ritratti ufficiali degli imperatori divengono un vero e proprio strumento di propaganda politica. Poco conosciamo della pittura, andata quasi completamente perduta. Preziose testimonianze giunte fino a noi sono gli affreschi che decoravano le pareti delle , le abitazioni dei cittadini più ricchi e potenti. spirito pratico strumento celebrativo e di propaganda rilievo storico domus L’espansione romana dal III al I secolo a.C. Fissa i concetti In quali ambiti eccelle l’arte etrusca? Quali sono i tre periodi che scandiscono la storia romana? Che atteggiamento avevano i Romani nei confronti della cultura dei popoli sottomessi? Che cosa significa che l’arte romana è al servizio della città? In quali opere si vede con chiarezza l’intento celebrativo dell’arte romana?