L’ARTE ETRUSCA E ROMANA >> L'arte romana La città romana Nei territori via via conquistati, i Romani fondano nuove città, che spesso si sviluppano a partire da un – l’accampamento militare – conservandone la struttura. Circondati da mura, questi centri hanno in genere una pianta quadrata o rettangolare, tagliata da due strade principali, come le città etrusche: il , che corre da nord a sud, e il , che si sviluppa invece da est a ovest. Tutte le altre strade si dispongono parallele alle due vie principali, disegnando così un reticolo , che è ancora oggi riconoscibile in molti centri di origine romana, come Aosta, Torino o Firenze. All’incrocio del cardo e del decumano si apre il , la piazza principale della città, che è il centro culturale, commerciale e amministrativo intorno al quale sorgono gli edifici più importanti, come il tempio della divinità e la ; questa nasce come mercato coperto, ma in età imperiale viene usata come sede dei tribunali. Oltre alle case della gente più semplice, dette , e alle abitazioni dell’aristocrazia, chiamate , ci sono edifici dedicati alla pulizia e al “relax”, come le , o all’intrattenimento, come , e . castrum cardo decumano a scacchiera foro basilica insulae domus terme circhi teatri anfiteatri CONCETTO CHIAVE Dagli militari un , tranne Roma! accampamenti modello per le città Roma: l’eccezione Nel momento di maggior prestigio politico, nell’età imperiale, Roma è la più grande città del mondo antico: una vera e propria , che supera il milione di abitanti. Tuttavia, nei secoli la città è ( ), e la sua stessa conformazione naturale, con i colli attorno al fiume tortuoso, non ha facilitato uno sviluppo urbanistico secondo lo schema geometrico che i Romani usavano invece per gli accampamenti militari e per le città delle province. È per questo che anche oggi senza una pianta può essere difficile localizzare i suoi numerosi monumenti. Sorti nei posti strategici della città, questi grandiosi edifici pubblici, ciascuno legato al nome dell’imperatore che lo ha voluto, sono in parte ancora riconoscibili tra le maglie intricate della nostra capitale. metropoli cresciuta in modo disordinato 1  Disegno ricostruttivo della città di Roma in età imperiale. 1  >> pagina 97  I Fori di Roma Roma, a differenza delle altre città, non ha un unico foro, ma diversi fori sorti uno accanto all’altro a ridosso di quello originario: ciascuno di questi grandi spiazzi, ricchi di templi e monumenti, porta il nome dell’imperatore che ne ha ordinato la realizzazione. Il più spettacolare, e l’ultimo in ordine cronologico a essere costruito, è il ( ), realizzato da Apollodoro di Damasco, artefice anche dei ( ). Si tratta di una vasta piazza lunga oltre 100 metri, alla quale si accedeva da un arco monumentale. Come sfondo scenografico del piazzale si trovava la : a questo edificio si collegavano i doppi portici di due lati del Foro. Oltre la basilica c’erano due biblioteche, fra le quali svettava la Colonna Traiana (p. 108). Foro di Traiano 2 Mercati di Traiano 3 Basilica Ulpia  Disegno ricostruttivo del Foro di Traiano. 2 Mercati di Traiano, inizi del II secolo d.C. Roma. 3