Verso le competenze VERIFICA La Roma imperiale: esercizi interattivi Conoscere il contesto ► 1. Completa la mappa concettuale inserendo al posto giusto i passaggi mancanti elencati sotto. aumento dell’imposizione fiscale diminuzione della manodopera schiavistica contrazione dei commerci crescente pressione dei popoli germanici ai confini • • • • Conoscere il lessico specifico ► 2. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. Il principato è la forma di governo instaurata da Ottaviano Augusto all’inizio dell’impero romano. a. V F Il prefetto del pretorio era il capo della guardia personale dell’imperatore, formata dai pretoriani. b. V F I liberti erano i sudditi dell’impero romano che si erano ribellati con la forza e avevano riacquistato la libertà. c. V F I tributi dell’erario erano utilizzati per finanziare le elargizioni pubbliche e le opere di propaganda. d. V F Gli erano i cittadini romani appartenenti alle classi sociali più povere. e. honestiores V F Analizzare e classificare ► 3. Associa ogni fenomeno al contesto corretto, inserendo la lettera corrispondente nei quadratini. Principato di Augusto Impero di Marco Aurelio Impero di Caracalla Impero di Tiberio Impero di Vespasiano Impero di Traiano Impero di Nerone Impero di Adriano Distruzione di Gerusalemme e deportazione degli abitanti. a. Incendio delle abitazioni nel centro di Roma. b. Massima estensione territoriale dell’impero romano. c. Arruolamento di soldati provenienti da tribù straniere. d. Costruzione del vallo difensivo nella Britannia settentrionale. e. Suddivisione delle province in senatorie e imperiali. f. Colpo di Stato del prefetto del pretorio Seiano. g. Estensione della cittadinanza a tutti gli abitanti delle province. h. › pagina 63 Mettere a confronto ► 4. Completa la tabella, confrontando le caratteristiche delle dinastie succedutesi alla guida dell’impero romano. Caratteristiche Giulio-Claudi Flavi Antonini Severi Tipo di successione a. Politica estera b. Rapporti con il senato c. Ricostruire cause e conseguenze ► 5. Completa il testo inserendo negli spazi vuoti i termini sotto elencati. sociali dirigente imperiale popolazione commerciali concorrenza mercato periferici pace agricola • • • • • • • • • • Nei primi secoli dell’impero romano la stabilità politica e la .......................... favorirono lo sviluppo degli scambi ............................. . Il Mediterraneo costituiva un unico grande ........................ , in cui i prodotti delle province affluivano a Roma per soddisfare le esigenze della ............................... e della classe ............................ . Questa situazione, a lungo andare, provocò una crisi economica nella penisola Italica, dove la produzione ............................. e artigianale subì la .................................. delle province, in grado di vendere le loro merci a prezzi più ridotti. A partire dal II secolo d.C., quindi, l’Italia perse il primato economico a vantaggio dei territori ........................... , in particolare della Spagna e della Gallia. Questa situazione influì anche sugli aspetti .......................... e politici; si assistette, infatti, alla progressiva ascesa degli abitanti delle province ai vertici dell’amministrazione ........................... . VERSO IL COMPITO DI REALTÀ Leggi il seguente testo, tratto da una lettera inviata dal governatore Plinio il Giovane all’imperatore Traiano agli inizi del II secolo d.C, poi rispondi alle domande. Mio signore, è per me una regola sottoporre al tuo giudizio tutte le questioni sulle quali nutro dei dubbi. […] Non ho mai partecipato a delle istruttorie sul conto dei cristiani: non so, perciò, quali pene e fino a che punto debbano essere inflitte o come si debba indagare. E non è stata piccola la mia incertezza sulla questione […] se sia punito il solo nome di cristiano, in mancanza di altre colpe, oppure se debbano essere puniti i delitti impliciti nel nome (si riferisce alle accuse correnti di infanticidio, incesto e adorazione di un dio dalla testa d’asino). […] Del resto essi dicevano che questa era la loro colpa o il loro errore, cioè che erano soliti radunarsi in un giorno fissato, prima dell’alba, e cantare alternativamente tra di loro un inno a Cristo, come a un dio, e impegnarsi con giuramento a non commettere misfatti, a non commettere furti, ruberie, adulteri, a non violare la parola data, a non negare la restituzione di quello che avevano avuto in deposito. Terminati questi riti, avevano l’abitudine di separarsi e di riunirsi ancora per prendere il cibo, un cibo, tuttavia, comune e innocente. Ma avevano smesso di fare questo dopo il mio editto, con il quale, secondo le istruzioni ricevute da te, avevo vietato le società segrete. Ho creduto perciò opportuno indagare su due schiave che erano dette ministre del culto, per sapere la verità, e usando anche la tortura. Ma non ho trovato altro che una superstizione meschina ed esagerata. Plinio il Giovane, , in A. La Penna-C. Moreschini, , Loescher, Torino 1969. Lettere Fontes antiqui Per quale scopo il governatore interpella l’imperatore Traiano? a. Quali aspetti della lettera ti inducono a pensare che in quel periodo i cristiani fossero vittime di pregiudizi? b.