Unità 1 Il Gotico internazionale Le coordinate dell’arte La definizione di un nuovo linguaggio Con si indica la fase conclusiva del Gotico, ovvero un arco cronologico che va alla metà del Quattrocento. Si tratta di uno stile che presenta caratteristiche simili nei diversi , per il quale non è possibile segnare con precisione il termine conclusivo, e che si sviluppa principalmente negli . I termini e le espressioni impiegate per definire i fenomeni artistici di questo periodo sono molti a seconda dell’aspetto che si intende sottolineare: Gotico internazionale dal circa 1370 Paesi europei ambienti di corte con si suggerisce la sua derivazione dalla stagione del Gotico, da intendersi come fase finale di un’esperienza che sta esaurendo la sua vitalità in attesa di divenire altro; Tardogotico con si dà invece maggior risalto al contesto da cui si genera e attorno al quale si alimenta, ovvero la corte. A tale proposito è opportuno precisare che sarebbe un errore considerarlo esclusivamente legato a quell’ambiente: accanto all’aristocrazia è la borghesia mercantile che, emulando la prima, commissiona opere importanti per celebrare il successo raggiunto, la sua affermazione come soggetto attivo all’interno della società, determinante nella definizione degli equilibri politici. Gotico cortese L’espressione “Gotico internazionale” è oggi la più diffusa, poiché ne sottolinea il carattere egemonico, la di contenuti condivisa da una pluralità di centri in stretto contatto tra loro. È alla circolazione delle opere e degli stessi artisti che si deve la formazione di un , cui ovviamente fanno riscontro i rapporti politici, gli scambi commerciali, i contatti e gli intrecci dinastici delle corti stesse. sostanziale uniformità gusto comune L’Europa alla fine del XIV secolo. , , particolare, 1416-1426 ca., affresco. Saluzzo (Cuneo), Castello della Manta. Maestro del Castello della Manta I nove prodi e le nove eroine Le origini ad Avignone La corte di svolse un nella nascita del nuovo stile: la sede papale attrasse numerosi artisti che furono coinvolti nella decorazione di chiese ed eleganti palazzi, residenza dei pontefici. Qui era giunto, intorno al 1336, Simone Martini, interprete della cultura figurativa gotica più raffinata ed elegante, che ebbe larga fortuna ed eco nei successivi sviluppi del Gotico internazionale. Sul suo esempio proseguì la il viterbese Matteo Giovannetti (morto a Roma nel 1369), considerato il precursore del Gotico internazionale: nella sua pittura il linguaggio senese si fonde con quello del Gotico di Francia, da cui deriva una pronunciata espressività e originali soluzioni compositive. In questo contesto internazionale, si va formando dunque un’arte che unisce influenze diverse e che, da un punto di vista formale, si caratterizza per l’accentuazione degli , la ricerca di e , il gusto per una dei particolari e, soprattutto in architettura, per una generale . Avignone ruolo fondamentale decorazione del Palazzo dei Papi elementi lineari eleganza preziosismi descrizione lenticolare sovrabbondanza decorativa , , 1352-1353, affresco. Avignone, Palazzo dei Papi, Sala dell’Udienza. Matteo Giovannetti Ezechiele e Geremia › pagina 9 IL TEMPO LE OPERE 1300 1344 Cantiere del Duomo di Praga 1346 Sotto Carlo IV Praga diventa un centro culturale e artistico di grande rilievo Decorazione ad affresco del Palazzo dei Papi di Avignone 1370 Inizio del Gotico internazionale 1377 La sede papale torna a Roma con papa Gregorio XI 1378 Scisma d’Occidente; tumulto dei Ciompi a Firenze; sale al trono Venceslao IV 1381 Guerra di Chioggia, Venezia sconfigge Genova e ottiene il monopolio dei commerci con l’Oriente 1386 Inizio del cantiere del Duomo di Milano 1387 A Verona alla dinastia scaligera si sostituisce quella dei Visconti 1390-1400 Gentile da Fabriano, Madonna col Bambino, San Nicola e Santa Caterina d’Alessandria e donatore 1395 Gian Galeazzo Visconti assume il titolo di duca di Milano, su concessione dell’imperatore Venceslao 1400 1403-1407 Maestro Venceslao, nella Torre Aquila di Trento Ciclo dei Mesi 1404 Venezia unifica il territorio veneto 1405-1412 Gentile da Fabriano, Polittico di Valle Romita 1416 I Savoia completano il processo di unificazione del Piemonte 1416-1426 Maestro del Castello della Manta, , Saluzzo I nove prodi e le nove eroine 1417 Con il concilio di Costanza e l’elezione di papa Martino V termina lo scisma d’Occidente 1421-1440 Ca’ d’Oro a Venezia 1423 Gentile da Fabriano, Adorazione dei Magi 1435 Cosimo de’ Medici è signore di Firenze 1436 Pisanello, affreschi nella Chiesa di Sant’Anastasia, Verona 1441 Alfonso V di Aragona conquista il Regno di Napoli Pisanello, Ritratto di Lionello d’Este 1450 Inizia la dinastia degli Sforza a Milano 1453 Termina la Guerra dei Cent’anni con la vittoria della Francia › pagina 10 Corti e stati regionali Nel corso del XIII e XIV secolo si erano progressivamente : in seguito alla morte di Federico II, l’influenza dell’impero era notevolmente diminuita, mentre la Chiesa era stata costretta ad accettare il forzoso trasferimento ad Avignone. Con il successivo (1377) voluto dal pontefice Gregorio XI, la situazione si aggravò ulteriormente: alla sua morte , uno romano e uno avignonese, evidente espressione di interessi politici diversi (il cosiddetto ), che si contrapposero per circa quarant’anni fino al (1417). In questo scenario di difficoltà e disgregazione emergono, quasi per reazione, le , come la Spagna, l’Inghilterra e la Francia, cui si affiancano le . In , la dinastia dei – nonostante l’impegno per contrastare le pretese inglesi sul trono francese nel corso della logorante Guerra dei Cent’anni (1337-1453) – si contraddistingue per il mecenatismo delle proprie corti: prima tra tutte Parigi, con Carlo V il Saggio (1363-1380), ma anche Bourges e Digione, residenze dei fratelli del re, che attirano numerosi artisti, soprattutto di area fiamminga, divenendo veri e propri centri di elaborazione e propagazione del nuovo linguaggio. Altro centro molto importante è che, grazie a Carlo IV di Lussemburgo (1316-1378) e al figlio Venceslao IV (1361-1419), diventa la vera capitale del Sacro romano impero germanico. In la situazione è estremamente varia: la cultura cortese si attesta in particolare nelle aree del Settentrione più vicine alla realtà europea, come in con il principato vescovile di Trento e Bressanone o in con i conti Savoia. Altrove si assiste al passaggio dall’ordinamento comunale alla signoria, come a con ed estende notevolmente il proprio dominio arrivando a minacciare la stessa . Qui, le lotte interne al patriziato cittadino porteranno al governo, nel 1435, Cosimo de’ Medici (1389-1464). Accanto ad altre importanti signorie del Centro e del Nord Italia, ci sono poi le Repubbliche marinare di e di , entrambe rette da un regime oligarchico, e i posti sotto le corone angioina e aragonese (nel 1441 e lo unisce a quello di Sicilia). A dispetto di tanta frammentarietà, i legami diretti o indiretti con le più potenti corti europee, la loro vicinanza geografica (come nel caso delle regioni di frontiera, quali il Trentino o il Piemonte) così come il desiderio di emularne i fasti e l’eleganza fanno sì che anche la Penisola svolga un ruolo attivo nella presente stagione artistica condividendo il gusto per e . i due poteri universali indeboliti rientro a Roma vennero nominati due papi scisma d’Occidente concilio di Costanza prime monarchie europee corti più piccole della Penisola italiana Francia Capetingi Praga Italia Trentino Piemonte Milano Gian Galeazzo Visconti che ottiene su concessione imperiale il titolo di duca Firenze Venezia Genova territori meridionali Alfonso V di Aragona conquista il Regno di Napoli soluzioni preziose ricercate Forma, funzioni e idee L’ , persa la sua antica funzione, politica e militare (con la formazione delle monarchie nazionali il potere e il governo sono nelle mani del sovrano), si trasforma lentamente in una nuova entità sociale, astratta e ideale, per la quale le tradizioni, la ritualità e il cerimoniale costituiscono l’elemento identitario. Chiusa in sé stessa, diventa di una realtà ormai mutata: il mondo medievale è andato disgregandosi, in tutta Europa scoppiano rivolte popolari e la ricca borghesia mercantile acquista sempre più rilievo. La corte è il luogo in cui conservare gelosamente le proprie , in cui marcare orgogliosamente la propria distanza dal ceto borghese e celebrare uno stile di vita ancora basato sull’etica cavalleresca e determinato da rigide regole di comportamento. L’arte è lo strumento per comunicare questa immagine e i valori in cui il ceto aristocratico si riconosce: l’ideale di e si esprime attraverso l’impiego di , di una , decorativa, e di un’eccezionale . Quest’ultima, in particolare, costituisce un elemento singolare che merita di essere analizzato: l’interesse per il reale, quello spiccato naturalismo che si era andato definendo nel corso del Trecento, si attesta ora sui , un’ che non dà concretezza al racconto ma intende impreziosire l’immagine che di fatto risulta estranea a ogni esperienza terrena, calata in una dimensione lontana e fiabesca, come lontano e fiabesco è ormai l’ideale aristocratico. La diffusione di cicli e opere a soggetto profano (come la raffigurazione dei mesi, dei protagonisti e degli episodi tratti dai romanzi medievali) influenza l’iconografia sacra che inizia a descrivere le sue figure come dame e cavalieri, e le sue Vergini come principesse, regine del cielo circondate dalla corte celeste. aristocrazia feudale anacronistica testimonianza tradizioni eleganza raffinatezza materiali ricchi e preziosi linea sinuosa minuzia descrittiva dettagli attenzione lenticolare (detto Stefano da Verona), , 1420 ca., tempera su tavola trasportata su tela. Verona, Museo di Castelvecchio. Stefano di Giovanni Madonna del roseto GUIDA ALLO STUDIO I concetti chiave : sono molti i termini impiegati per definire l’arte del periodo compreso tra il 1370 e la metà del Quattrocento e variano a seconda dell’aspetto che di quest’arte si intende sottolineare: Tardogotico la identifica come fase finale del Gotico; Gotico cortese dà risalto al contesto in cui si sviluppa e da cui si propaga; Gotico internazionale mette l’accento sulla sua estensione e sostanziale omogeneità di stile. Molteplicità di termini • • • : l’origine del Gotico internazionale può essere individuata in Avignone mentre la sua diffusione interessa, in misura diversa, i Paesi europei a partire dall’ultimo quarto del XIV secolo fino ai primi decenni del Quattrocento in Italia (altrove prosegue oltre la metà del secolo). Dove e quando : l’arte di questo periodo esprime gli ideali e i valori dell’aristocrazia feudale che orgogliosamente sembra voler ribadire la propria identità in un momento in cui le strutture sociali e politiche del Medioevo stanno profondamente cambiando. La committenza