LE TECNICHE SEZIONE 1 • IL NARRATORE unità 1 chi narra la storia? 1 Il testo narrativo è un testo che racconta una storia, cioè una successione di eventi. La storia viene raccontata dal o . narratore voce narrante Il narratore non va confuso con l’ che è la persona reale che ha scritto il libro. autore Il narratore è solo una “voce” inventata dall’autore per raccontare la storia. , definiti a seconda di alcune caratteristiche che si prendono in considerazione. Esistono vari tipi di narratore IL PATTO NARRATIVO Quando si inizia a leggere un libro, e il narratore comincia a raccontare la storia, il lettore, pur sapendo che quello che sta leggendo è frutto dell’invenzione dell’autore, decide di crederci lo stesso. È come se il per la durata della lettura. È il patto narrativo con cui il lettore “sospende” la sua incredulità, lasciandosi trasportare nel mondo immaginario creato dall’autore. lettore stipulasse un patto con l’autore Narratore interno e narratore esterno Chi legge un racconto può chiedersi chi è il narratore. È un personaggio della storia oppure no? È il protagonista o un personaggio secondario? Il narratore interno Si ha un narratore interno quando . Può essere il protagonista oppure un personaggio secondario. le vicende sono raccontate da un personaggio della storia Quando il narratore è interno il testo è scritto in prima persona . Il narratore esterno Si ha un narratore esterno quando . Il narratore riferisce i fatti ma non vi partecipa. le vicende non sono raccontate da un personaggio della storia In questo caso il testo è scritto . in terza persona >> pagina 6 Narratore onnisciente e non onnisciente Quante cose sa il narratore della storia, dei personaggi, della loro vita, dei loro pensieri e del loro futuro? Il narratore onnisciente Di solito il conosce , sa quello che accade e accadrà a tutti i personaggi, come pure i loro pensieri. narratore esterno ogni dettaglio della storia che racconta Per questo si parla di . narratore onnisciente, che sa tutto Il narratore non onnisciente Il al contrario può sapere che racconta la storia, non può conoscere i pensieri degli altri personaggi. È un . narratore interno solo quello che sa il personaggio narratore non onnisciente Talvolta anche il può essere , come per esempio nei romanzi polizieschi, dove se il narratore conoscesse i pensieri di tutti i personaggi si saprebbe subito chi è il colpevole. narratore esterno non onnisciente studio attivo Il è sempre: narratore interno onnisciente. non onnisciente. Parla sempre: in prima persona. in terza persona. Il è sempre: narratore esterno onnisciente. non onnisciente. Parla sempre: in prima persona. in terza persona. Narratore palese e narratore nascosto Quando leggiamo una storia, la maggior parte delle volte , in questo caso si parla di , perché tende a sparire dietro agli eventi che racconta. non ci accorgiamo della voce del narratore narratore nascosto Harry sollevò la bacchetta sopra la spalla, ma Malfoy aveva cominciato già al “due” e il suo incantesimo colpì Harry con inaudita violenza, come una formidabile padellata in testa. Altre volte invece il in maniera esplicita, in questo caso si parla di . narratore interviene narratore palese i lamenti, le accuse, insomma tutti i pasticci di quel colloquio. Don Abbondio ordinò a Perpetua di chiudere la porta, e di non aprire più per nessuna ragione. Risparmio al lettore Dirò solo che >> pagina 7 IL punto di vista 2 Il della narrazione. punto di vista è l’“occhio” attraverso cui si osservano gli eventi Notiamo la differenza tra queste tre frasi: . (il racconta la storia attraverso il .) Dopo il tramonto, vidi un ladro fuggire nel vicolo narratore interno suo punto di vista . Dopo il tramonto, un ladro fuggì nel vicolo (il racconta i fatti .) narratore esterno senza adottare il punto di vista di un personaggio . Dopo il tramonto, l’ispettore vide un ladro fuggire nel vicolo (in questo caso il : l’ispettore.) narratore esterno adotta il punto di vista di un personaggio preciso In questi esempi l’episodio è lo stesso, ma il punto di vista cambia. LE PAROLE DEI PERSONAGGI 3 Quella del narratore non è l’unica voce presente all’interno del libro: anche i personaggi parlano e le loro parole possono essere riportate in vari modi. Discorso diretto e discorso indiretto Le parole dei personaggi possono essere: in un . citate discorso diretto nei dialoghi « solo una mela», disse Pietro. Mangio «Non ti !», obiettò Giacomo. basterà «Invece mi !», assicurò Pietro. basterà dal narratore in un . raccontate discorso indiretto Pietro disse che solo una mela e Giacomo obiettò che non gli . avrebbe mangiato sarebbe bastato Pietro gli assicurò invece che gli . sarebbe bastato studio attivo Passando dal discorso diretto al discorso indiretto, il modo e il tempo dei verbi usati: rimangono uguali. cambiano. >> pagina 8 Forma legata e forma libera Inoltre le parole dei personaggi possono essere riportate: in , quando (disse, chiese, rispose, esclamò ecc.); forma legata si usano i verbi dichiarativi in , quando la battuta di dialogo viene presentata in modo improvviso e forma libera non vengono usati verbi dichiarativi. La porta si aprì di colpo. Paolo apparve con un mazzo di fiori. «Rieccomi a casa!» «È inutile che cerchi di rabbonirmi con un mazzo di fiori.» «Sono fiordalisi, hanno il colore dei tuoi occhi...» i pensieri dei personaggi 4 In un testo possono essere riferite non solo le parole ma anche i pensieri dei personaggi. Questo può avvenire in diversi modi. Soliloquio Nel soliloquio il personaggio parla tra sé e sé, oppure con un interlocutore immaginario. Fa un , che può avvenire a voce alta o soltanto mentalmente. Si usa soprattutto nelle opere teatrali. vero e proprio discorso Monologo interiore Il monologo interiore registra i pensieri del personaggio, ma come un discorso rivolto a qualcuno. Le . non è strutturato frasi sono riportate in maniera diretta e spontanea Flusso di coscienza Il flusso di coscienza è simile al monologo interiore ma i sono in , con associazioni e digressioni libere. Spesso in questi brani è . pensieri riportati modo caotico assente la punteggiatura >> pagina 9 esercizi 1. Leggi e rispondi Era bagnato fradicio e coperto di fango, aveva fame, freddo ed era lontano 50mila anniluce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra, e la gravità doppia di quella cui era abituato faceva di ogni movimento un’agonia di fatica. Era comodo per quelli dell’aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro super armi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Nelle righe sottolineate sono riportati i pensieri del: narratore. personaggio. Il narratore è: interno. esterno. non onnisciente. onnisciente. 2. Leggi e rispondi Cominciai a raccontare in francese chi eravamo e tutte le avventure che ci avevano condotto lì. L’uomo mi ascoltò ma sembrava non comprendere nulla di quello che dicevo. Chiesi allora a Conseil di ripetere il racconto in tedesco, ma anche questa volta l’uomo sembrò non capire e uscì. Mezz’ora dopo la porta si aprì e entrò un cameriere che ci diede degli abiti asciutti e posò sul tavolo un vassoio. Il narratore di questo brano è: . 3. Leggi e rispondi Bilbo si fermò. E andare oltre fu la cosa più coraggiosa che avesse mai fatto. Le cose tremende che accaddero in seguito furono niente al confronto: dopo una breve sosta riprese ad avanzare; e potete immaginarvi Bilbo che arriva alla fine del tunnel... In questo brano il narratore è: palese nascosto. onnisciente non onnisciente.