• umanesimo e rinascimento unità 3  l’epoca e le idee       Storia e società Nel i grandi poteri universali, l’ e la , . Quattrocento Impero Chiesa entrano definitivamente in crisi L’Impero d’Occidente L’ è un potere fortemente perché ormai si sempre di più le in Francia, Inghilterra e in Spagna. Le nuove nazioni controllano meglio i loro territori, riescono a far pagare le tasse e a mantenere degli eserciti stabili. Impero d’Occidente indebolito stanno affermando monarchie In questo quadro fa eccezione la che , che si erano rafforzate grazie all’invenzione e creazione delle banche e ai commerci nel Mediterraneo e con l’Oriente. penisola italiana rimane divisa in vari Stati più piccoli, le Signorie Nessuna delle Signorie italiane riesce però a prevalere sulle altre e a creare così uno Stato nazionale della grandezza degli altri Stati europei. Nonostante questo le (dominate da altrettante famiglie) sono e fanno a gara l’una con l’altra per avere le opere d’arte o letterarie più belle. tante corti italiane i più importanti centri culturali dell’epoca Tra queste spiccano: , in cui lavorarono i più grandi artisti dell’epoca; Firenze , capitale dell’editoria con Aldo Manuzio; Venezia , dove i re aragonesi proteggono i cenacoli umanisti; Napoli , con il suo papa umanista Pio II Piccolomini; Roma , la città di Ariosto e Boiardo. Ferrara In si affermano le , ma l’ rimane . Europa monarchie nazionali Italia divisa in tante Signorie Le corti italiane dove fiorirono Umanesimo e Rinascimento  >> pagina 57  La Chiesa Anche l’altro potere, il Papato, progressivamente soprattutto per lo stile di vita del clero che è sempre più legato allo sfarzo e al denaro. Questa perdita di fiducia porterà alla Riforma di Lutero del 1517 e alla . perde la fiducia del popolo fine dell’unità della Chiesa 1517 Riforma di Lutero, la Chiesa si divide. LA CULTURA L’Umanesimo e il Rinascimento In questo periodo soprattutto in Italia c’è un nuovo clima culturale. Si afferma l’ che . ▶  Umanesimo si fonda su una nuova fiducia nelle possibilità dell’uomo Gli umanisti non accettano più le verità rivelate della Chiesa ma vogliono come la geografia, l’astronomia, la medicina e la biologia, ma anche con discipline come la grammatica, la filosofia e la retorica. Al centro degli studi c’è l’ . conoscere il mondo attraverso scienze uomo considerato il centro dell’universo E questo spiega anche l’ che gli umanisti attribuivano all’ . importanza insegnamento umanesimo il termine deriva dall’espressione latina usata da Cicerone per indicare quelle discipline filosofiche e letterarie che servivano a educare l’uomo sul piano morale e intellettuale. studia umanitatis In questa prospettiva per il recupero e lo studio delle . Nasce quindi una nuova scienza, la , che serve a ricostruire i testi originali (spesso perduti) partendo dalle loro copie, a volte piene di errori. Già Petrarca aveva cominciato a recuperare i testi originali delle opere antiche e questo spiega l’enorme successo del poeta in questo periodo. aumenta l’interesse opere classiche nelle loro versioni originali ▶  filologia A partire si afferma un nuovo movimento culturale, il , caratterizzato appunto dal , dal rifiorire . dalla seconda metà del Quattrocento e fino alla metà del Cinquecento Rinascimento “rinascere” delle arti e delle lettere In questo clima culturale, in questi anni, lavorano come Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Michelangelo Buonarroti, Pico della Mirandola, Lorenzo Valla, Ludovico Ariosto e Niccolò Machiavelli. in Italia i più grandi artisti e intellettuali di tutta Europa La è la disciplina che vuole la . Infatti nell’antichità e nel Medioevo i testi venivano copiati a mano e i copisti facevano degli errori o dei cambiamenti che si trasmettevano da una copia all’altra. filologia ricostruire versione originale dei testi antichi  >> pagina 58  LA Lingua: NASCE L’ITALIANO la passione per la classicità porta gli studiosi a scrivere in latino. Inoltre, . Durante l’Umanesimo scrivendo in latino gli umanisti potevano farsi capire in tutta Europa Infatti, nei . Solo nella seconda metà del secolo si comincia a usare il volgare anche per i trattati filosofici e scientifici. primi anni del Quattrocento, il volgare è usato esclusivamente per le opere letterarie Più tardi, i letterati, fra cui Pietro Bembo, si chiedono quale lingua usare. Dopo un lungo dibattito, , ossia la lingua di Dante usata nel Trecento a Firenze. durante il Rinascimento viene scelto il fiorentino trecentesco In questo modo in Italia . Infatti, mentre il parlato cambia nel tempo, la lingua scritta rimarrà identica a quella del Trecento. la lingua scritta si differenzia da quella parlata Da questo momento . il fiorentino trecentesco comincia a chiamarsi “italiano” Il latino è la lingua in cui ricominciano gli scambi letterari fra gli umanisti dei diversi Stati. Il   è dunque  . latino lingua internazionale studio attivo I letterati scelgono di scrivere in   che da questo momento si chiamerà    >> pagina 59  I generi La prosa La prosa inizialmente viene usata soprattutto . Il recupero dei testi classici porta a riscoprire la Storia e la cultura dell’antichità greca e romana. I letterati del Quattrocento si sentono i continuatori di quella cultura e nasce l’idea che il Medioevo (i secoli compresi tra l’antichità e il Quattrocento) siano stati “secoli bui” di arretramento politico e culturale. nei testi che servono ad approfondire gli studi umanistici I generi più usati in prosa sono: il , in cui si analizza un tema in modo completo e dettagliato; trattato l’ , in cui, mentre si difendono i propri argomenti, si contestano quelli di qualcun altro. Sono quindi scritti polemici da cui spesso nascono dei veri e propri scontri, con scambi di accuse; invettiva l’ , è un discorso in cui si sostiene una tesi davanti a un pubblico; è più breve del trattato; orazione il , in cui il sapere viene trasmesso attraverso il dialogo tra due persone (sul modello classico di Platone). dialogo Tramite le e gli scritti (in latino) gli umanisti riprendono a scambiarsi idee e informazioni in tutta Europa. lettere Durante l’Umanesimo la è soprattutto . produzione in prosa non letteraria La poesia Nel e non si scrivono molte poesie. Si possono comunque individuare due tendenze: Quattrocento Cinquecento , poesie scritte in volgare che imitano il di Petrarca; Petrarchismo Canzoniere , poesie che riprendono la tradizione burlesca. Sono versi comici che criticano la società del tempo e sono in polemica con il Petrarchismo. anticlassicismo Nel avranno molto successo le e i . Cinquecento ▶  poesie bucoliche poemi cavallereschi poesie bucoliche  poesie ambientate nelle campagne e nella natura.  >> pagina 60  Il teatro Durante il Rinascimento si scrivono molte e . Nella tragedia si cerca di imitare, con scarso successo, le opere dei grandi autori greci. tragedie commedie Invece le sono spesso e hanno già le caratteristiche della futura . commedie scritte in dialetto Commedia dell’arte italiana La , che si afferma nel Cinquecento, non ha testi scritti ma degli attori e sulle maschere, quelle che ancora oggi conosciamo: Arlecchino, Pulcinella, Pantalone e tante altre. Commedia dell’arte si basa sull’improvvisazione VERIFICA Rispondi alle domande Secondo gli umanisti, la conoscenza del mondo si basa: 1. sugli insegnamenti della Bibbia e sulla fede. sulle scienze come la geografia, l’astronomia e la biologia. Perché i letterati umanisti scrivono in latino? 2.   Nel Cinquecento i letterati scelgono di scrivere le opere letterarie in: 3. fiorentino trecentesco. volgare umbro. Quale importante letterato è considerato un precursore dell’Umanesimo? 4. Dante. Petrarca. Quali sono le due principali tendenze della poesia del Quattrocento e del Cinquecento? 5.   Qual è la disciplina che ricostruisce la forma originaria dei testi antichi? 6.   Che cos’è una poesia bucolica? In quale secolo si afferma? 7.