13 il romanico UN’ARTE CHE NASCE NEL NORD EUROPA La rinascita nelle città e nelle campagne  Intorno all’anno Mille si ha una ripresa economica. Il deciso aumento della produzione agricola determina un forte incremento demografico che porta al ripopolamento delle città e a una ripresa dei commerci.  In Italia comincia l’affermazione dei Comuni.  È un periodo di grande e produzione artistica. fioritura culturale I nuovi gusti artistici e le nuove esperienze culturali si diffondono insieme alla circolazione di uomini e merci. L’XI e il XII sono secoli di grandi tensioni fra impero e papato e l’espansione della potenza araba nel Mediterraneo porta ad altri conflitti (le ). Nel 1072, nell’Italia meridionale e in Sicilia, inizia la dominazione dei Normanni, che si sostituisce a quella araba. Crociate decorate con linguaggio figurativo vivace architetture massicce Il Romanico Il nome è coniato nell’Ottocento per esprimere una continuità con l’arte romana. L’arte romanica è compresa fra la e da una rilettura originale dell’ . Gli elementi costitutivi di questa arte sono sia strutturali che decorativi: fine del X e la fine del XII secolo nasce in Europa del Nord arte popolare romana tardoantica una , per sopportare il peso delle volte; muratura massiccia l’uso della (che sostituisce le coperture lignee); volta a crociera un legato soprattutto all’architettura, che si sviluppa in particolare sulle e nei .  linguaggio figurativo vivace facciate capitelli Le che oggi appaiono austere – , per l’uso di materiali diversi o di elementi dipinti. Grazie alla nuova circolazione di maestranze, queste caratteristiche si diffondono in tutta Europa. facciate degli edifici – in origine erano colorate Architettura romanica: il modello di Cluny L’affermarsi del nuovo stile romanico è collegato all’importante azione culturale svolta dall , casa madre dell’Ordine benedettino in Borgogna (Francia), che promuove una importante riforma (detta appunto cluniacense) destinata a influenzare l’intera Chiesa. ’ Abbazia di Cluny Per questo l’Abbazia di Cluny diventa anche un modello architettonico. Dell’edificio, che era il più vasto del mondo cristiano, oggi restano solo delle rovine. L’ venne costruita nel 927 e ampliata più volte. Con l’ultimo intervento dell’anno 1000 presentava 5 navate, doppio transetto, un (spazio riservato ai cantori) con (una sorta di corridoio che corre lungo l’abside) e intorno all’abside. Abbazia di Cluny coro deambulatorio cappelle radiali  › pagina 78  La chiesa romanica A partire dal X secolo, in Europa vengono rinnovate o ricostruite migliaia di chiese e monasteri. Nonostante la varietà degli stili, troviamo alcuni a tutte le chiese romaniche che si contraddistinguono per sorretta da grandi di sostegno . Inoltre gli ambienti hanno mura massicce con poche aperture e quindi risultano . tratti comuni un’architettura massiccia pilastri alternati a colonne scuri L’elemento fondamentale dell’architettura romanica è la che si ottiene intersecando due volte a botte. In questo modo la volta si divide in quattro porzioni, dette , che poggiano su pilastri o colonne. Lo spazio fra le colonne o i pilastri è detto . volta a crociera vele campata volta a crociera L’uso della volta consente inoltre uno sviluppo dell’ su più livelli con: interno in basso la (dal greco, “nascosta”), l’ambiente sotterraneo dove si custodiscono le reliquie del santo; cripta a livello rialzato (sopra la cripta) il , la zona intorno all’altare, in questo modo tutti i fedeli possono vedere lo svolgimento del rito; presbiterio più in alto il , una galleria che si affaccia sulla navata centrale. matroneo All’ dell’edificio c’è il , che copre la cupola. Si trova all’incrocio del transetto con la navata centrale e ha una struttura a prisma o a cilindro. Grazie al tiburio anche la sezione verticale dell’edificio ha la forma di una croce. esterno tiburio La si compone di diversi elementi e spesso prevede , scolpite durante la costruzione, tanto che l’architetto e lo scultore spesso sono la stessa persona o collaborano strettamente. facciata decorazioni scultoree Le più frequenti tipologie di facciata sono: a , che presenta due spioventi (cioè due lati inclinati); capanna a (o a capanna composita), che presenta più spioventi a differenti altezze. salienti Esiste anche una terza tipologia che si trova più spesso nel Nord Europa in cui la facciata è affiancata da torri, ed è detta per questo “a torri”. In tutte le tipologie può essere presente il , una sorta di . protiro piccolo portico decorato davanti al portale maggiore facciata a capanna facciata a salienti  › pagina 79  Architettura di pellegrinaggi Il che caratterizza questo periodo si esprime anche attraverso il fenomeno dei , cioè i viaggi nei luoghi sacri. fervore religioso pellegrinaggi Lungo le reti stradali che collegano le mete di pellegrinaggio (Roma, Gerusalemme, Santiago di Compostela ecc.), si sviluppa . un’architettura con caratteri propri La di in Spagna (1075-1221) mostra alcune fra le principali caratteristiche delle chiese di pellegrinaggio: Chiesa di San Giacomo (Santiago) Compostela la presenza lungo il perimetro dell’abside del , che prolunga le navate laterali. In questo modo il flusso continuo dei fedeli può avanzare in un percorso obbligato; deambulatorio le , con un vasto repertorio di mostri e demoni tipico dell’arte romanica, per mostrare ai fedeli le terribili conseguenze dei loro peccati. Questa sarà una caratteristica di molte chiese romaniche. decorazioni dei portali IL ROMANICO IN ITALIA SETTENTRIONALE La maggiore diffusione dell’architettura romanica in Italia avviene in Lombardia e in Emilia. Le caratteristiche architettoniche di queste aree sono le e gli presenti nella decorazione esterna (come ad esempio nella ). ▶  loggette archetti pensili Chiesa di San Michele a Pavia In l’esempio più rappresentativo è a Milano, costruita nel 1098 su una chiesa paleocristiana preesistente. Lombardia Sant’Ambrogio La facciata è a capanna con grandi . Ed è preceduta da un grande quadriportico che ha la stessa dimensione della chiesa, e che viene utilizzato come luogo di incontro per i cittadini. ▶  logge La navata centrale, come accade spesso nel Romanico italiano, è larga il doppio di quelle laterali, ed è suddivisa in quattro campate quadrate. Nelle volte a crociera , elemento di rinforzo strutturale della volta. compare per la prima volta la costolonatura Le costolonature sono realizzate con mattoni rossi che creano un forte contrasto cromatico con la muratura bianca. : piccola loggia spesso con funzione ornamentale.  loggetta : parte aperta dell’edificio, sostenuta da colonne o pilastri. loggia Chiesa di San Michele, XII sec., Pavia Particolare del tiburio con archetti pensili. Basilica di Sant’Ambrogio, facciata vista dal quadriportico e interno, Milano In la e il presentano gli elementi Emilia Cattedrale di Parma Duomo di Modena architettonici tipici del romanico padano. Oltre alle facciate a capanna e a salienti, troviamo: che traforano la superficie creando un gioco di luce; loggette , con colonne che poggiano su leoni scolpiti a tuttotondo; protiri (cioè con gli stipiti obliqui, convergenti verso l’interno). portali strombati Tutti questi elementi creano sulla parete e attenuano il passaggio dalla luce esterna all’ombra dell’interno. effetti di chiaroscuro Cattedrale di Parma, dal 1090 Duomo di Modena, 1099-1106  › pagina 80  LA SCULTURA IN ITALIA SETTENTRIONALE Nel Romanico la scultura è prevalentemente e ha un . Questo è evidente a Modena, nelle realizzate da Wiligelmo per la facciata del Duomo. La decorazione serve a trasmettere il messaggio della lotta del bene contro il male a coloro che, entrando in chiesa, percorrono simbolicamente la via verso la salvezza. funzionale alla decorazione architettonica valore didattico Lastre della Genesi La narrazione è concentrata esclusivamente sui personaggi, come puoi vedere nel rilievo della , dove l’unico riferimento al paesaggio è una pietra sotto Adamo. In questo modo la storia sacra si imprime più facilmente nella memoria dei fedeli. Creazione di Adamo ed Eva I rilievi mostrano un E negli archetti che fanno da cornice e nei panneggi c’è un richiamo al . linguaggio drammatico e immediato. modello classico Un altro protagonista della scultura romanica è , attivo a Parma fra il 1178 e il 1230. Benedetto Antelami Nella nel Duomo, l’artista si firma con la qualifica di , testimoniando una consapevolezza del proprio valore rara per l’epoca. L’opera risente del simbolismo medioevale perché la composizione della scena è divisa nettamente fra bene (personaggi a destra di Cristo) e male (quelli a sinistra). Deposizione di Cristo sculptor All’Antelami si devono anche l’architettura e le decorazioni del Battistero di Parma, dove si trova il ciclo ad altorilievo dei , che racconta le fatiche del lavoro e della vita umana. A lato vedi il , rappresentato da un contadino che vendemmia e da una figura più piccola con la bilancia, segno zodiacale del mese. Mesi e le stagioni Mese di Settembre , , Duomo di Modena Wiligelmo Creazione di Adamo ed Eva , , Duomo di Parma Benedetto Antelami Deposizione di Cristo , , Battistero di Parma Benedetto Antelami Mese di Settembre  › pagina 81  le CASE torri Nell’edilizia civile emerge la tipologia delle , in cui abita tutto il clan familiare. La loro altezza rappresenta la potenza della famiglia. case torri Nel corso delle lotte civili dei primi nuclei cittadini, queste torri venivano rase al suolo o abbassate per segnalare la sconfitta politica di una famiglia. La tipologia più antica è a base circolare, ripresa dalle fortificazioni romane; in seguito la base diventa quadrata, come nella a Bologna (fine XI secolo) che raggiunge quasi i 100 metri. Torre degli Asinelli VENEZIA, un caso a sé Un discorso a parte merita Venezia, città ricca e cosmopolita, che da sempre è attratta economicamente e culturalmente dal mondo bizantino. La , iniziata nel 1063, è infatti direttamente ispirata alle chiese bizantine, luminose e con una struttura leggera. è dunque una chiesa molto lontana dalle architetture romaniche, buie e con murature massicce. Basilica di San Marco L’ della Basilica ha un aspetto leggerissimo grazie: esterno alla facciata traforata da arcate e movimentata da un coronamento a pinnacoli (elementi decorativi a punta); alle colonne e ai pilastrini che avvolgono i pesanti sostegni delle cinque porte. L’ , a pianta a croce greca, presenta un susseguirsi di cupole come nelle chiese di Costantinopoli ed è completamente ricoperto da mosaici dorati, realizzati da maestranze bizantine. interno Su questa base bizantina l’edificio accoglie più tardi, nel XIII secolo, , nelle cupole a bulbo che racchiudono le cupole bizantine precedenti. influenze islamiche Basilica di San Marco, Venezia Nella Basilica di San Marco i mosaici più antichi sono presenti nel presbiterio e nella , al centro della navata. Lo stile delle figure è classico e monumentale nei corpi, male iconografie sono bizantine. Al della cupola c’è un cerchio stellato con Cristo e l’arcobaleno stilizzato, contornato da quattro angeli. Nel , separati da alberi, si alternano le figure degli apostoli, della Vergine e due angeli. Tra le vi sono 16 fanciulle danzanti che rappresentano le virtù e le beatitudini descritte nel Vangelo. Cupola dell’Ascensione centro cerchio sottostante finestrelle  › pagina 82  Il romanico toscano A l’architettura romanica fonde elementi del mondo classico e del tardoantico a elementi del romanico, dando vita a un nuovo linguaggio, semplice, geometrico e razionale: il . Firenze classicismo fiorentino Caratteristica espressione di questo gusto è il senso di eleganza grafica dato delle di marmi bianchi e verde scuro, che creano disegni geometrici, come quelli che si trovano nei due più famosi edifici del XII secolo: il Battistero e la Chiesa di San Miniato al Monte. ▶  tarsie Nella facciata a salienti della Chiesa di si ritrovano anche dei richiami a come la loggia alla base del timpano, che è disegnata dalle tarsie marmoree. Allo stesso modo, nel piano inferiore, gli archi ciechi (cioè murati) fingono la profondità di un nartece [portico, vedi pag. 70], sempre attraverso un effetto grafico. San Miniato al Monte elementi di tradizione lombarda Fra l’XI e il XIII secolo, a , in una vasta area fuori dall’abitato, sono riuniti in un unico spazio gli edifici che rappresentano tutti i momenti più significativi della vita del cristiano: dalla nascita (battistero), al passare del tempo (scandito dalle campane della torre), alla preghiera (duomo), alla morte (camposanto). Questi edifici sono caratterizzati dalla tipica del . Pisa bicromia marmorea romanico fiorentino Il mostra la commistione di elementi di varie culture ed epoche: Duomo di spoglio (capitelli, colonne, rilievi tolti dai monumenti romani); elementi romani come la cupola ellittica, le decorazioni dell’esterno a losanghe (a rombi), il grifo di bronzo che stava alla sommità della facciata; elementi di ispirazione islamica , come le loggette sulle facciate a salienti. elementi del romanico lombardo : tecnica di decorazione in legno o in pietra, che consiste nell’accostamento di ritagli di varie forme e colore. tarsia Chiesa di San Miniato al Monte, Firenze Da sinistra: battistero, camposanto, duomo e torre di Pisa, XI-XII sec. Allo scultore e architetto Bonanno Pisano si deve la porta bronzea del Duomo, chiamata . L’uso di rivestire le porte lignee con una lamina di bronzo trae origine dalle porte bizantine e si diffonde in epoca romanica, soprattutto al Sud. Porta di San Ranieri  › pagina 83  IL ROMANICO NEL MERIDIONE In Italia meridionale si crea un linguaggio che accoglie soprattutto in Puglia, Calabria e Sicilia. influssi dell’arte classica e influssi arabi e normanni La a Bari (1087-1197) presenta una pianta particolare: un immenso transetto, che non sporge dal corpo dell’edificio (perché è largo come la navata) e ingloba tre absidi che a loro volta non sporgono dal muro perimetrale. La chiesa, perciò, all’esterno si presenta rettangolare. Basilica di San Nicola Spicca per l’elegante slancio la a Trani (1159-1185). La cripta si estende per tutta la lunghezza della basilica, come è evidente anche dalla facciata dove le due rampe portano alla chiesa superiore. Basilica di San Nicola pellegrino Sulla facciata, oltre alle loggette lombarde, si ritrova il rosone tipico delle facciate romaniche. Palermo e il Romanico siciliano In Sicilia, nel 1072, il re normanno Roberto d’Altavilla (detto il Guiscardo) sottrae la città di Palermo agli Arabi. Inizia così la dominazione normanna, che durerà fino al 1195, quando la Sicilia passerà agli Svevi. In quest’epoca l’isola conosce una grande fioritura artistica grazie alla coesistenza pacifica di comunità arabe, cristiane ed ebraiche. Il è edificato da Guglielmo II per accogliere le tombe dei re normanni. L’ ha forti dati dall’uso di diverse pietre: il calcare chiaro, i laterizi rossi e la pietra lavica nera. Si ritrova, inoltre, l’ della facciata a torri e espresso soprattutto negli archi intrecciati. mosaici a fondo oro rivestono la navata centrale e nell’abside è rappresentato il (cioè “che comanda su tutto”). Duomo di Monreale esterno effetti cromatici elemento normanno lo stile arabeggiante L’interno è in stile bizantino: Cristo Pantocratore Duomo di Monreale, facciata e interno, 1172-1189, Monreale, Palermo L’iconografia bizantina del presenta il busto di Cristo che benedice con la mano destra. Pantocratore , 1150 ca., Duomo, Cefalù Mosaico  › pagina 84  LA SCULtURA NEL MERIDIONE Anche nell’Italia del Sud la scultura è strettamente legata all’architettura, per cui non esistono raffigurazioni a tutto tondo ma solo a bassorilievo e altorilievo. La scultura si concentra soprattutto nei capitelli, negli altari e negli arredi liturgici (ossia quegli elementi fondamentali per i servizi del culto). Un’importante testimonianza di questi arredi scolpiti è rappresentata dalla (trono) vescovile posta al centro dell’abside della . In quest’opera il trono è sorretto da elefanti ispirati ai bronzi islamici e i rilievi alla base del sedile rispecchiano il gusto romanico per la . Cattedra Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia raffigurazione di animali reali e fantastici Un’altra testimonianza, nella stessa cattedrale, è l’ (luogo sopraelevato dal quale si leggevano i Vangeli e gli altri testi sacri). Qui l’importanza dell’opera è testimoniata dalla presenza del nome dell’artista: Acceptus. Ambone , Cattedrale di San Sabino, Canosa di Puglia Cattedra , Cattedrale di San Sabino, Canosa di Puglia Ambone LA PITTURA ROMANICA Accanto a opere pittoriche di troviamo raffigurazioni che rompono la staticità bizantina e mostrano un . Fra i cicli meglio conservati ci sono quelli della Basilica di San Clemente a Roma. Gli affreschi, datati all’inizio del XII secolo, narrano le con uno stile veloce e spontaneo. Le scene mostrano un’impostazione spaziale complessa, con architetture che servono da sfondo alle figure. Lo stile degli affreschi ricorda il III stile pompeiano [vedi pag. 56]. stile bizantino maggior naturalismo Storie di Sant’Alessio e Clemente I personaggi mostrano gesti ed espressioni marcate; vicino alle figure compaiono delle frasi che sono fra le . Tutto questo rende immediata la comprensione della storia per l’osservatore. prime testimonianze scritte in volgare , Basilica di San Clemente, Roma Storie di Sant’Alessio e Clemente La miniatura In epoca romanica le (cioè le illustrazioni nei manoscritti) sono la forma più perfezionata di pittura e per questo hanno un ruolo fondamentale per la diffusione di immagini e stili. E non è un caso che siano noti i nomi di molti miniatori mentre restano ignoti i nomi dei pittori. miniature Lo stile delle miniature varia a seconda dello (il luogo di copiatura dei manoscritti all’interno dei monasteri). Il più celebre è quello dell’Abbazia di Montecassino, da cui proviene la del manoscritto dell’XI secolo, del monaco Rabano Mauro. scriptorium scriptorium Miniatura con segni zodiacali De universo La miniatura descrive la vita quotidiana e i corpi celesti con disegni dai colori vivaci.  › pagina 85