capitolo 5 La Rivoluzione francese le parole della storiografia Spazio pubblico Già alla fine del Settecento, quando la Rivoluzione era ancora in corso, si svilupparono dibattiti sui grandi cambiamenti che stavano avendo luogo in Francia e in altre aree d’Europa. Da allora le ricerche si sono moltiplicate ininterrottamente e hanno messo in evidenza, di volta in volta, diversi aspetti della questione. Ci si è interrogati sul ruolo delle popolazioni urbane e rurali, su quello della borghesia e della nobiltà. Ci si è chiesti se il processo rivoluzionario segnò davvero l’apertura di una nuova era o portò a compimento, più semplicemente, alcuni sviluppi già iniziati sotto la monarchia assoluta dei Borbone. Alcuni studiosi hanno accentuato il concetto di partecipazione, sottolineando la presa di coscienza collettiva della nascita di uno spazio pubblico in cui diventava possibile (per tutti e non solo per alcune fasce della società come quelle borghesi) sperimentare nuove forme di impegno e formulare orientamenti politici destinati a durare nel tempo. Lo storico francese Michel Vovelle ha sottolineato, a questo proposito, come la Rivoluzione abbia innescato una “scoperta della politica” capace di coinvolgere realtà cittadine e rurali, colti e illetterati, ricchi e poveri.