per riprendere il filo L’Europa e il mondo fra il XVII e il XVIII secolo    1. Gli scontri per l’egemonia in Europa    2. Le monarchie europee e la penisola italiana    3. L’espansionismo europeo 1. Gli scontri per l’egemonia in Europa Dopo la fine della lunga e sanguinosa Guerra dei Trent’anni ( - ), gli Asburgo del Sacro Romano Impero avevano ormai rinunciato a rafforzare il loro potere sul mondo tedesco ed erano stati costretti ad accettare il passaggio al protestantesimo di molte regioni. Il lungo regno di ( - ) fu quindi caratterizzato da un maggiore investimento sull’ e sul consolidamento della sua identità cattolica. L’imperatore regnava infatti su territori vasti, in cui dominavano i particolarismi e i privilegi locali: proprio per arginare queste tendenze, puntò molto sul ruolo della corte sottraendoli a soggetti che potevano mostrarsi lontani dal volere della corona. Il regno di Leopoldo I e gli equilibri interni 1618 48 Leopoldo I 1658 1705 area austriaca I legami con il ramo spagnolo della dinastia furono allentati, nell’intento di consolidare i possedimenti dell’Europa centrale. I casati dominanti acquisirono prestigio arricchendo i loro palazzi e puntando sulle , che ospitavano uffici, accademie e biblioteche. La Baviera si strinse intorno alla famiglia dei Wittelsbach, principi elettori del Sacro Romano Impero che valorizzarono la “Residenza” di e furono capaci di allargare la loro sfera di influenza su arcivescovati e ducati. La Sassonia trovò un punto di riferimento sempre più forte nei Wettin che trasformarono in un centro culturale di rilievo, favorendo anche nuove attività produttive. città capitali Monaco Dresda Il Ducato di Hannover conobbe un processo simile sotto Ernesto di Brunswick-Lüneburg ( - ), il quale diede un grosso aiuto militare a Leopoldo nelle situazioni di emergenza, ottenendo in cambio il titolo di elettore. Nessuno Stato, però, fu interessato da un’espansione paragonabile a quella del . Sotto la guida di al trono dal al , fu creato un esercito permanente, fu riorganizzato il prelievo delle imposte, venne reclutata una fitta schiera di funzionari provenienti dalla borghesia colta per controllare città e campagne, furono favoriti il commercio e la manifattura. 1629 98 Prussia-Brandeburgo Federico Guglielmo di Hohenzollern, 1640 1688 L’Impero ottomano e l’attacco a Vienna I confini orientali del Sacro Romano Impero erano minacciati dall’Impero ottomano, che copriva un’area cruciale sul piano geopolitico, stretto fra la crescente potenza russa – ormai arrivata fino al Mar Nero – e la Persia della dinastia safavide, e quindi sempre più proiettata verso i Balcani. Durante il regno di Mehemet IV ( - ) ci furono diversi episodi di insubordinazione, sia fra i ceti più elevati, sia fra i membri degli apparati militari. Una buona fetta di potere era stata trasferita nelle mani del    , un capo militare che gestiva gli affari di Stato e che poteva essere esautorato solo dal sultano in persona.  1642 93 ▶ gran visir Gli apparati centrali erano sempre meno capaci di esercitare una forte pressione fiscale ed erano in difficoltà di fronte ai poteri provinciali di notabili e burocrati che rivendicavano maggiori autonomie. I – corpo di fanteria dotato di importanti mansioni, fra cui la difesa del sultano – erano sempre più legati alle terre e alle ricchezze personali. Le autorità religiose (gli ), cominciarono a farsi portatori di una cultura conservatrice, opponendosi ai tentativi di riforma e alle nuove correnti di pensiero, facendo leva sul loro ruolo di sapienti ritenuti a conoscenza della volontà di Dio. giannizzeri ulema In questa situazione di instabilità si consumò , che vide impegnato un esercito di uomini e si concluse con una pesante disfat l’attacco a Vienna del 1683 [ 1]   140 000 ta per i turchi, aprendo un periodo di crisi e di isolamento culturale. L’episodio fu decisivo nella definizione degli equilibri fra gli Stati dell’Europa occidentale e l’intera area centrorientale del continente. Si schierarono infatti al fianco dell’Austria il re di Polonia Giovanni III Sobieski, diversi principi territoriali tedeschi nonché Stati italiani come la Repubblica di Venezia e il Granducato di Toscana. L’imperatore Leopoldo I riuscì a trarre vantaggi dall’affermazione del nuovo , dando inizio a una controffensiva che cominciò con l’occupazione dell’Ungheria per poi proseguire con un ampliamento territoriale che portò sotto il controllo degli Asburgo d’Austria anche la Transilvania e la Croazia (Pace di Carlowitz del ). fronte antiottomano 1699   gran visir Primo ministro plenipotenziario dell’Impero ottomano.  La liberazione di Vienna in un quadro anonimo del XVII secolo.                 [ 1]    La disfatta turca                                                           >> pagina 22  Il ripiegamento dell’Impero ottomano produsse effetti importanti anche sull’Africa. Trovandosi di fronte a una difficile espansione a nordovest, l’iniziativa commerciale e religiosa si intensificò lungo il corso del Nilo e in tutta la cintura territoriale che lambiva il Mar Rosso: l’area, pur non essendo completamente sottoposta al dominio del sultano si trovò di fronte a un rinnovato processo di islamizzazione, esplorando nuove possibilità di scambi con l’entroterra asiatico e l’India. Gli Stati barbareschi del Maghreb [ 2]    La fascia settentrionale del continente affacciata sul Mediterraneo approfittò invece del parziale affrancamento dalla    ottenuto negli anni Venti del Seicento e finì sotto il controllo sempre più stretto di dinastie locali che svilupparono intorno a città come Algeri, Tunisi, Tripoli degli , definiti dagli europei come . Questi ultimi costruivano la loro floridità economica sul commercio, ma soprattutto sulle e sul rapimento di naviganti provenienti dall’Europa cristiana, restituiti ai loro paesi d’origine in cambio di ricchi riscatti. Questo traffico di esseri umani mantenne intatta la sua floridità fino ai primi decenni del Settecento. ▶ Sublime Porta organismi statali autonomi “barbareschi” scorrerie dei pirati   Sublime Porta Per estensione sinonimo di governo ottomano, in particolare per quanto riguarda gli uffici incaricati di relazioni con l’estero.   [ 2]    L’Impero ottomano alla fine del XVII secolo