capitolo 6 L’Urss di Stalin e i fermenti in Cina, India e Giappone le parole della storiografia Holodomor Questa parola, che significa “morte per fame”, indica la carestia ucraina del 1932-33, in cui perirono oltre tre milioni e mezzo di persone (soprattutto contadini). Fino al 1989 negato dalle autorità sovietiche, questo cruciale evento fu trascurato e minimizzato anche dagli storici, che a lungo lo considerarono un effetto accidentale e secondario delle politiche staliniane di collettivizzazione delle campagne. Solo dalla metà degli anni Ottanta, con il varo delle nuove politiche di   (“trasparenza”) da parte di Michail Gorbačev, si cominciò a parlare della “carestia terroristica” che colpì il mondo rurale ucraino. Dagli anni Novanta, con la costituzione del nuovo Stato ucraino e con l’apertura degli archivi dell’ex Unione Sovietica, la questione della carestia si è imposta agli studi storici e ai dibattiti pubblici a livello internazionale e si è approfondita attraverso la comparazione con altre carestie, quelle contemporanee sovietiche in Asia centrale e quelle cinesi del 1959-60. Nonostante persistenti diatribe, si è fatta strada la convinzione che il deliberato uso della fame da parte di Stalin per sterminare i contadini ucraini si possa definire come un “genocidio sociale e nazionale”. glasnost