L’Italia antica L’Ombra della sera e la rappresentazione tridimensionale. Gli artigiani etruschi erano famosi nell’antichità per le grandi capacità manifatturiere. Le loro opere, spesso essenziali e misteriose come l’Ombra della sera ( 10 ), continuano a esercitare il loro fascino da secoli e hanno ispirato grandi artisti. Osserva le opere di Alberto Giacometti e Fausto Melotti, due artisti che, a metà del Novecento, ripropongono le stesse proporzioni, i colori e i materiali dei bronzetti etruschi e ne mettono in risalto caratteristiche già molto moderne. Ritratti innaturali Le opere lineari ed “essenziali” di Alberto Giacometti (1901-1966) ricordano davvero molto i bronzetti etruschi nella forma e nelle proporzioni. C’è però una differenza importante: la superficie delle figure non è liscia, ma conserva le impronte delle dita con cui l’artista ha modellato il gesso prima di realizzare la fusione in bronzo. Le dimensioni delle opere di Giacometti, poi, sono in genere superiori a quelle delle piccole statue etrusche: l’Ombra della sera è una delle più alte e non supera i 57 cm, mentre L’uomo che cammina ( 11 ) e la Donna di Venezia IX ( 12 ) superano di gran lunga il metro di altezza. Ne L’uomo che cammina, inoltre, nota il dinamismo della grande figura filiforme con la gamba spostata in avanti, nell’atto di compiere un passo, e osserva i grandi piedi che la tengono in equilibrio sul terreno, mentre l’inclinazione in avanti del busto rende l’idea dello sforzo necessario allo spostamento, sottolineato anche dalle braccia che seguono la stessa inclinazione. X 11 Alberto Giacometti, L’uomo che cammina, 1959, bronzo. Collezione privata. 148 UNITÀ 4 LABORATORI CREATIVI vedi VOLUME B Alberto Giacometti p. 501 W 10 Ombra della sera, III sec. a.C., bronzo. Volterra, Museo Guarnacci. T 12 Alberto Giacometti, Donna di Venezia IX, 1955-1956, bronzo. Londra, Tate Gallery.