L’Ottocento
Paesaggi dell’anima, tra colore e sogno.
Per John Constable e William Turner, artisti inglesi
vissuti nell’Ottocento, la luce è un elemento fondamentale, così come le nuvole che la filtrano e la colorano. La maggior parte dello spazio dei loro paesaggi
è occupata dal cielo, che ci appare sempre pieno di nuvole, reso splendidamente con i colori a olio o gli ac-
p 35 John Constable,
Wivenhoe Park, Essex, 1816,
olio su tela. Washington
DC, National Gallery
of Art.
vedi VOLUME B
William Turner
p. 385
querelli. L’orizzonte, di solito, è basso, come nei campi
lunghi delle inquadrature fotografiche.
L’eredità di Constable e di Turner si ritrova in tanti artisti del Novecento che li hanno amati e studiati
e hanno portato le loro sperimentazioni alle estreme
conseguenze.
u 36 Joseph Mallord William
Turner, Venezia, Tempesta
al tramonto, 1840-1850,
acquerello su carta. Cambridge,
The Fitzwilliam Museum.
Il colore che crea forme
Le opere di Mark Rothko (19031970) sembrano evolversi a partire
dai paesaggi di Turner smaterializzati. Eliminata ogni forma, la tela si
riempie di macchie cromatiche dalle
forme più svariate.
La distribuzione omogenea dei diversi colori fa scomparire qualunque
traccia di pennellata.
u 37 Mark Rothko,
Multiforme, 1948, olio su
tela. Canberra, National
Gallery of Australia.
158 UNITÀ 4 LABORATORI CREATIVI
vedi VOLUME B
Mark Rothko
p. 496
u 38 Mark Rothko,
Violetto, verde, rosso,
1951, olio su tela.
Collezione privata.