I beni mobili
Gli oggetti che non sono vincolati allo spazio che li contiene
e che possono essere spostati.
Sono beni mobili tutti gli oggetti di interesse storico-artistico che vengono realizzati senza una precisa
destinazione: possiamo chiamare beni mobili i dipinti, le miniature, le sculture, i disegni, le incisioni, le
fotografie e le pellicole cinematografiche, le monete,
tutti gli arredi (mobili, cornici, arazzi, tappeti, specchi, lampadari...) di vario genere e materiale (argento, oro, bronzo, peltro, porcellana, maiolica, vetro, acciaio, materie plastiche...), i gioielli, l’abbigliamento, le
armi e le armature, gli strumenti musicali.
Sono mobili tutte quelle opere che possono essere spostate e collocate in luoghi diversi rispetto alla loro originaria destinazione. Ad esempio, è bene mobile un
dipinto realizzato per essere collocato sopra l’altare
di una chiesa, ma che per varie vicende oggi può trovarsi in una chiesa diversa oppure in un museo ( 4 ).
W 4 Raffaello, Lo
sposalizio della Vergine,
1504, olio su tavola.
Milano, Pinacoteca di
Brera.
ARREDI LITURGICI
Alla categoria dei beni mobili appartengono
gli arredi degli edifici di culto. Oltre ai dipinti
posti sugli altari (le cosiddette pale) e
alle sculture, l’arredo delle chiese comprende
un gran numero di oggetti necessari per
le funzioni liturgiche, spesso realizzati in
materiali preziosi e frutto di un artigianato
artistico: i calici ( 5 ), i crocifissi ( 6 ), gli
ostensori, le acquasantiere, i messali,
i reliquiari, i candelieri, i paramenti sacri dei
sacerdoti e le tovaglie per gli altari.
X 5 Calice dell’arcivescovo Crispo, XIV-XV sec.,
argento dorato e smalti. Messina, Duomo, Tesoro.
206 UNITÀ 7 I BENI CULTURALI
W 6 Donatello,
Crocifisso, 1406-1410,
legno policromo.
Firenze, Basilica di
Santa Croce.