Il colore
Dal fenomeno ottico all’uso nell’arte per suscitare emozioni.
Il colore è una percezione visiva, cioè
una sensazione che il nostro cervello
avverte quando gli occhi guardano un
oggetto colpito dalla luce. Per “spiegare” i colori, quindi, dobbiamo prima capire che cos’è la luce.
La luce solare, che ci appare come bianca e uniforme, è in realtà la somma di
onde che si muovono nello spazio.
Un esperimento compiuto per la prima
volta nel 1665 da Isaac Newton ha mostrato che, facendo passare la luce attraverso un prisma di cristallo, essa si
“scompone” nei vari colori che la costituiscono: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto ( 29 ).
Questi sono chiamati colori dello spettro solare; sono gli stessi, disposti nella medesima sequenza, che si trovano
nell’arcobaleno ( 30 ).
p 29
Quando la luce solare illumina un oggetto, alcune delle onde che la compongono vengono assorbite e scompaiono,
mentre altre vengono riflesse dalla superficie ( 31 ). Soltanto le onde riflesse
raggiungono i nostri occhi e, attraverso
essi, il nostro cervello. È proprio il cervello che “traduce” le onde luminose in
colori differenti: in base alla lunghezza
dell’onda luminosa riflessa dall’oggetto, vediamo un colore anziché un altro.
IL COLORE DELLA LUCE
I raggi luminosi ci appaiono colorati solo quando si
scompongono: questo accade quando in cielo compare
l’arcobaleno; esso nasce dalla scomposizione della luce
solare che attraversa l’acqua sospesa nell’atmosfera dopo
un temporale. La scomposizione della luce può essere creata
artificialmente facendo passare la luce in un prisma di cristallo.
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