romanico L’architettura religiosa: la chiesa Un edificio solido, semplice, in cui la successione degli archi a tutto sesto guida lo sguardo del fedele dritto all’altare L’edificio più rappresentativo dell’arte romanica è la chiesa: nelle città in crescita si costruisce o ricostruisce la chiesa principale della comunità, chiamata (dal latino , la casa del Signore) o (perché vi si trova la , ossia il sedile del vescovo, la maggiore autorità cristiana sul territorio). d uo mo domus cattedrale cathedra Nelle varie zone dell’Europa le chiese possono essere molto differenti, soprattutto perché si utilizzano , in base alla disponibilità del luogo: i mattoni, la pietra o il marmo. Nonostante queste differenze, tuttavia, possiamo riconoscere , che compaiono molto simili nelle varie regioni in cui si diffonde lo stile romanico, dalla Francia all’Italia, alla Germania e alla Spagna. mater ia li diversi alcune caratteristiche comuni , XII secolo, capitello in pietra. Autun (Francia), Cattedrale di Saint-Lazare. 6. Giuda e i diavoli CERCA Scorri le pagine dell’unità e osserva i vari edifici. Riconosci quali sono i materiali tipici delle diverse aree geografiche? Tavola interattiva – La chiesa romanica Le caratteristiche della chiesa romanica Innanzitutto, le chiese romaniche hanno , di solito in pietra o in mattoni rivestiti di marmo, che danno agli edifici un . Un’altra caratteristica fondamentale è l’uso dell’ , ossia perfettamente semicircolare, già usato nell’architettura romana. L’arco a tutto sesto, spesso ripetuto in sequenza, crea uno : il fedele può abbracciare con lo sguardo l’intera chiesa. muri spessi e robusti aspetto solido arco a tutto sesto spaz io ch ia ro e ben definito Come già in epoca tardoantica, la chiesa romanica ha spesso la forma di una croce: in pianta, presenta una lunga per accogliere i fedeli e un braccio trasversale più corto, il , collocato all’altezza dell’altare, per il clero. Questo tipo di pianta, che è la più frequente per gli edifici religiosi occidentali, è detta a . Quando il transetto si trova a tre quarti del braccio lungo si parla di . navata transetto croce latina croce immissa A cambiare rispetto agli edifici tardoantichi è invece l’ , cioè lo sviluppo in verticale dell’edificio, che nella chiesa romanica presenta . Al di sopra della navata si trovava infatti il , la galleria dove le donne, secondo un’usanza dei primi tempi del Cristianesimo, seguivano le funzioni in una zona separata. In fondo alla navata una scala conduceva alla , un ambiente sotterraneo che spesso conteneva la tomba del martire o del santo a cui era dedicata la chiesa. Infine, l’altare si trovava spesso in una zona rialzata: il , cioè l’area, talvolta chiusa da una balaustra decorata, dove stavano le autorità religiose durante la celebrazione. alzato diversi piani matroneo cripta presbiter io I diversi tipi di facciata osserva Nella chiesa romanica la facciata si presenta con tre tipologie principali: , ossia con due soli spioventi; (o capanna composita, con il settore centrale più alto in corrispondenza della navata); infine, inquadrata da . a capanna a salienti alte torri La pianta a croce latina osserva La pianta più tipica delle chiese romaniche è la croce latina ( p. 119): assomiglia a una croce formata dall’incrocio tra un (la navata) e un (il transetto). vedi braccio lungo braccio più corto La chiesa romanica ricorda Ha un aspetto Fa grande uso dell’arco a tutto La pianta di solito è a croce e l’alzato è su più livelli Usa diversi materiali: pietra, mattoni, marmo