romanico ... Il Duomo di Modena IN VISITA A DOVE SIAMO? La chiesa cattedrale di Modena si trova nel centro della città emiliana. È dedicata al santo patrono della città, Geminiano, ed è una straordinaria opera di tra un architetto, e uno scultore, collaboraz io ne Lanfranco, Wiligelmo.  Asset ID: 18 ( )  sta-audlet-il-duomo-di-modena60.mp3 Audiolettura CHE COSA SAPPIAMO? Nel 1099 i cittadini di Modena danno inizio a una raccolta di fondi per la costruzione della nuova cattedrale: in questo modo la chiesa sarà davvero l’ . Sono loro – secondo quanto ci racconta un manoscritto dell’epoca – ad affidare il progetto all’ . Di Lanfranco, che forse era originario di Como, sappiamo molto poco, ma un’iscrizione che si trova nell’abside del duomo ci ricorda quanto la sua opera di architetto era stata apprezzata, visto che viene chiamato «famoso per ingegno, dotto e abile». espress io ne di tutta la comunità architetto Lanfranco Nel sono portate all’interno della chiesa le reliquie del santo patrono, Geminiano, e questo ci fa pensare che in quella data la chiesa fosse sicuramente quasi ultimata. 1106 Completata l’architettura, tra la fine dell’XI secolo e gli inizi di quello successivo lavora per la cattedrale lo . Anche di lui sappiamo molto poco (era forse di origine nordica, come sembrerebbe indicare il nome), ma anche lui è celebrato, come Lanfranco, da un’ che si trova sulla facciata e che ne esalta la bravura come scultore: «Di quanto onore tu sia degno fra gli scultori, Wiligelmo, risulta ora chiaro grazie alla tua scultura». scultore Wiligelmo iscriz io ne Lanfranco (architetto) e Wiligelmo (scultore)   dal 1099   Modena   CHE COSA VEDIAMO? La Cattedrale di Modena è realizzata in , un materiale locale e facile da reperire, con l’inserimento di parti di marmo. Si tratta di , provenienti da alcune sepolture romane; come accade in molte cattedrali italiane, per esempio a Pisa, usare marmi antichi in un edificio romanico significava, per la comunità, sottolineare il legame con l’antichità. p ie tra marmi antichi Lanfranco progettò la chiesa creando corrispondenze tra le diverse parti dell’edificio, con elementi dell’architettura esterna che richiamano elementi dell’interno. L’architettura. All’esterno, la : ha infatti una parte centrale più alta che corrisponde, all’interno, allo spazio della navata centrale, più alta delle navate laterali. Anche il motivo delle percorribili è presente sia all’esterno, lungo tutto il perimetro della chiesa, sia all’interno, nei , le gallerie che si affacciano sulla navata. Le serie di gallerie interne ed esterne sono identiche: formate da un grande arco all’interno del quale se ne trovano tre più piccoli. facc ia ta è “a sal ie nti” logge matron ei I fianchi e l’abside L’elemento unificatore di tutta l’architettura esterna e interna è la successione di archi formati da tre archetti più piccoli. La navata e i matronei Anche all’interno ricorre, nei matronei, il motivo di un grande arco che ne inquadra tre di dimensioni minori.  >> pagina 152  Osserva la facciata: che cosa vedi? All’esterno, sulla facciata, si trovano le quattro orizzontali scolpite da Wiligelmo, con la rappresentazione delle , cioè la creazione del mondo e di Adamo ed Eva, la cacciata dal Paradiso terrestre e le storie, sempre dall’Antico Testamento, di Noè e del diluvio universale. Le Stor ie della Genesi di Wiligelmo. lastre Stor ie della Genesi Lo stile di Wiligelmo è . Nella scena della , il massiccio corpo dell’uomo sembra come svegliarsi da un sonno e prendere vita. Nella scena del , Adamo ed Eva stanno mangiando il frutto dell’albero proibito, quello della conoscenza del bene e del male; Adamo ha un’espressione insieme ingorda e preoccupata come se, proprio in quel momento, si fosse reso conto di aver commesso un peccato. Appena assaggiano il frutto, sia lui sia Eva si accorgono di essere nudi e, vergognandosi, si coprono i con una foglia di fico. immed ia to e di facile comprens io ne Cr ea z io ne di Adamo Peccato originale corpi massicci Nei rilievi di Wiligelmo i personaggi sono sempre di grandi dimensioni e occupano il posto d’onore nelle scene: non ci sono paesaggi tranne l’albero, funzionale alla storia, o il masso dove dorme Adamo, ma solo una successione di Si tratta di una scelta interessante perché è come se Wiligelmo volesse copiare l’architettura reale della Cattedrale di Modena, lungo la quale corrono, come abbiamo visto, logge formate da un arco più grande che inquadra tre archetti più piccoli. archetti. Nella facciata è presente un’ , sorretta dai rilievi dei due profeti Enoch ed Elia a indicare l’ che l’opera donerà allo scultore: «Di quanto onore tu sia degno fra gli scultori, Wiligelmo, risulta ora chiaro grazie alla tua scultura». iscrizione immortalità Il nome di Wiligelmo. e Creazione di Adamo, di Eva Peccato originale Nelle Storie della Genesi le figure, massicce e chiare, si muovono in uno spazio molto semplice, quasi del tutto privo di elementi naturali. Adamo si sta letteralmente abbuffando, con la bocca spalancata, ma la sua ci fa capire che, nel momento esatto in cui ha mangiato il frutto, ha capito di aver commesso un peccato gravissimo. espressione   Lettura d’opera – (Wiligelmo) Genesi confronta Le figure di Nicholaus, a Verona, sono molto simili, ugualmente massicce e realistiche, ma i corpi si dispongono in modo più elegante e simmetrico accanto all’albero. Nicholaus,  , 1139, pietra. Verona, Chiesa di San Zeno Maggiore. Il peccato originale Alla fine della visita ho imparato che... Per il Duomo di Modena lavorano due grandi artisti romanici: Lanfranco è l’architetto e Wiligelmo è lo scultore dei bassorilievi della facciata.