le tecniche La miniatura Nel Medioevo i volumi più importanti, chiamati , sono spesso decorati con una tecnica che si chiama . Il termine deriva dal nome del colore più usato per questo tipo di decorazioni, il , un pigmento rosso di origine metallica. Le miniature possono decorare semplici (e si chiamano ) o immagini più grandi che possono arrivare a occupare . codici miniatura min io iniz ia li di parola capilettera intere pagine , miniature dalla , XII secolo. Moulins (Francia), Bibliotheque Municipale. Storie della Genesi Bibbia di Souvigny Materiali e procedimenti Nella produzione di un codice miniato la prima operazione è la scrittura del testo. Gli amanuensi, cioè persone – in genere religiosi – abbastanza colte da saper scrivere con un’elegante grafia, organizzano la pagina, stabilendo la posizione dei margini e di eventuali immagini, e poi, con uno , tracciano le righe. stilo appuntito Una volta completato il processo di scrittura, usando uno stilo o una penna di volatile intinta, si passa a decorare le pagine: talvolta amanuense e , ossia colui che decora le pagine, erano due persone diverse, perché scrittura e miniatura richiedevano abilità molto differenti. miniatore Il miniatore dapprima traccia il disegno con la ( ), l’antenato della nostra matita, realizzata con un sottile filo di argento puro inserito in un’anima di legno; poi applica l’ ( ), che, come succedeva per la pittura su , era commercializzato in foglietti quadrati di sottilissimo spessore. Per ultimo procede con i ( ); i pigmenti, in polvere, dovevano essere mescolati con un “ ”, ossia con una sostanza che li tenesse insieme e li facesse aderire alla pagina: colla di pesce, gomma arabica, bianco d’uovo. punta d’argento 1 oro 2 tavola colori 3 legante 1 2 3 Un po’ di storia Nel Medioevo i principali centri di produzione di codici miniati sono le e i . abbaz ie monasteri L’uso di decorare i libri con grandi miniature rimane, per i committenti che possono permetterselo, fino a oltre l’invenzione della stampa, alla metà del XV secolo: solo nel XVI secolo, quando il libro comincia a diventare un oggetto via via meno costoso, scompaiono progressivamente anche le decorazioni manoscritte, troppo care rispetto alla stampa. , XII secolo. Bari, Tesoro della cattedrale. Exultet Le miniature decoravano anche gli , grandi rotoli di pergamena usati durante la messa che contenevano il canto pasquale “ ” (Esulti il coro degli angeli), insieme a immagini legate alle storie sacre. Le erano , così, mentre il sacerdote cantava l’inno, i fedeli, che in genere non sapevano né leggere né scrivere, potevano seguire il canto osservando le immagini che via via si srotolavano. Exultet Exsultet iam angelica turba caelorum immagini capovolte rispetto alla scrittura