romanico ... Il Duomo di Monreale IN VISITA A Dove Siamo? Il Duomo di Monreale si trova sulle , a poca distanza dalla capitale del regno normanno di Sicilia. Già prima della costruzione della grandiosa chiesa, Monreale era il luogo, dal clima fresco e in posizione dominante, dove i re normanni amavano trascorrere il loro tempo libero. colline a sud di Palermo Secondo una leggenda, in una notte del 1171 la , svelandogli il punto in cui era sepolto un tesoro e invitandolo a impiegarlo per la costruzione di una chiesa in suo onore. Vergine apparve a re Gugl ie lmo II d’Altavilla  Asset ID: 19 ( )  sta-audlet-il-duomo-di-monreale70.mp3 Audiolettura che cosa sappiamo? Il re normanno Guglielmo II fece costruire una grandiosa cattedrale a Monreale per ospitare dei membri . La costruzione iniziò nel 1172 e fu probabilmente completata entro il 1189; poco prima di questa data, nel 1186, viene montato il portale in bronzo di Bonanno. Nel 1297 la cattedrale fu ufficialmente consacrata dal vescovo. le tombe della s ua famigl ia 1172-1189   Guglielmo II Altavilla, re di Sicilia   Monreale (Palermo)   che cosa vediamo? La chiesa ha , che dovevano mostrare la potenza e la ricchezza della dinastia degli Altavilla. Lo stile dell’architettura e delle decorazioni testimonia inoltre l’apertura a del regno normanno di Sicilia, dove lavoravano artisti arabi, bizantini, veneziani e si importavano opere d’arte dalla lontana Pisa. L’esterno. dimens io ni grand io se differenti infl ue nze culturali La facciata è chiusa da due possenti torri e presenta – al di sopra di un portico aggiunto solo nel 1770 – una decorazione che prosegue in tutto l’edificio, fatta di : la forma degli archi e la disposizione degli intrecci ci fanno capire che ad eseguirla non furono artisti occidentali, ma arabi, i quali, anche dopo la conquista normanna, ancora vivevano e lavoravano nella zona. archi intrecc ia ti Gli archi intrecciati Gli archi intrecciati sono un elemento tipico delle decorazioni arabe e mediorientali. Il portico del Settecento in parte nasconde uno dei tesori di questa chiesa: nel 1185, infatti, lo scultore , originario di Pisa, fece arrivare via mare a Monreale una , che aveva eseguito e fuso in soli sei mesi. Bonanno aveva già realizzato il portale per la cattedrale della sua città, Pisa, e la sua bottega era così famosa che aveva contatti in tutta la Penisola. Il portale di Bonanno. Bonanno porta di bronzo Per Monreale produce una porta con quaranta scene del del . Eseguire i rilievi era molto complesso: Bonanno partiva infatti dalla ( p. 71), già usata da Greci e Romani, e poi, una volta prodotti i rilievi, li perfezionava a : con attrezzi di varie forme e misure, chiamati , l’artista lavorava il rovescio della formella, deformandola per ottenere le raffigurazioni volute. Ogni riquadro era fuso singolarmente e poi inserito in un’intelaiatura di legno. Vecch io e N uo vo Testamento tecnica della cera persa vedi sbalzo ceselli Il portale in bronzo La porta in bronzo di Bonanno si inserisce tra eleganti pilastri decorati con motivi vegetali.  >> pagina 162  Entra nella cattedrale: che cosa vedi? All’interno della chiesa, ricoprono la navata centrale, il transetto e l’abside. A eseguirli furono , provenienti cioè dall’Impero romano d’Oriente: i bizantini avevano controllato politicamente la Sicilia dal 535 fino all’invasione islamica nell’827 e la loro presenza a Monreale, come in altri luoghi della Sicilia normanna, testimonia che botteghe orientali continuarono a lavorare nell’isola nonostante i rivolgimenti politici. I mos ai ci. sfavillanti mos ai ci m ae stranze bizantine Oltre ad artisti bizantini lavorarono a Monreale anche , un altro luogo dove la tecnica del mosaico era molto sviluppata. I mosaici raffigurano storie dell’Antico e del Nuovo Testamento, come una Bibbia d’oro pronta a istruire i fedeli nella basilica. artisti di Venez ia Al centro dell’abside centrale si trova la colossale figura del Cristo benedicente: questo tipo di raffigurazione è nota, con un nome di origine greca, come , cioè signore del mondo. Cristo pantocratore La figura del Cristo, maestosa e solenne, contrasta con lo , immediatamente comprensibile, delle : nella un cherubino, dalle ali rosse, sta davanti alla porta sbarrata del Paradiso, a indicare fisicamente l’espulsione. Intanto un angelo spinge Adamo ed Eva allontanandoli: il primo uomo e la prima donna sono vestiti di pesanti pellicce, che sembrano suggerire la durezza della vita che li attenderà. stile più vivace scene della navata Cacc ia ta di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre Cristo pantocratore Cristo compare gigantesco nel grande mosaico dell’abside, su uno sfondo scintillante d’oro. Con la mano destra benedice, mentre con la sinistra regge il libro che contiene il suo messaggio. Anche se l’insieme è maestoso e solenne , il suo volto è molto naturalistico : ha la barba corta, i capelli fluenti, gli occhi dallo sguardo intenso. Veduta della navata centrale verso l’abside con il Cristo pantocratore. Cacciata dal Paradiso terrestre Le scene della navata hanno uno stille narrativo molto vivace, che doveva renderle immediatamente comprensibili a chi le osservava, rendendo facile ricordare le storie sacre. Per il pubblico più colto, alcune scritte latine accompagnavano la scena. Alla fine della visita ho imparato che... La Cattedrale di Monreale fonde tradizioni artistiche differenti (normanna, araba, bizantina e veneziana) ed è un edificio grandioso, simbolo del potere della casa reale normanna.